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Flavio Briatore a Tv Talk risponde a TvBlog: “Investire nella tv? Preferisco farla”

Ospite del programma di Rai 3, il Boss di The Apprentice parla della sua esperienza tv. Ma di diventare imprenditore tv non ha nessuna intenzione.

pubblicato 15 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 08:11

Non nascondo che fa un po’ effetto vedere Flavio Briatore nello studio di Tv Talk a ragionare con Iacona del ruolo degli imprenditori nei talk show tv e dei ‘boss’ nelle nuove forme di reality, da The Apprentice a Boss in Incognito. E anche la domanda scelta da Cinzia Bancone tra quelle proposte dai lettori di Tv Blog gioca sul ruolo di ‘intrattenitore’/’imprenditore’. A Briatore è stata posta la la domanda – o almeno una parte di essa – di queermama: “Ha mai pensato di investire nel panorama televisivo?“.

La risposta di Briatore è nel suo stile, secca e decisa:

“No, nel modo più assoluto. Diventerebbe un altro lavoro. La mia espereinza con Sky è fantastica perché ti rendi conto di quanta gente ci sia dietro un talent come il nostro. Chi vede la tv normalmente non si rende conto di quanto lavoro ci sia dietro: solo per The Apprentice ci sono una sessantina di persone…”.

Insomma, non conviene?

“E’ meglio stare dall’altra parte…”.

E a proposito di ‘parti’, la presenza di Briatore, con Iacona in collegamento, è stata anche l’occasione per parlare dell’exploit degli imprenditori in tv. Il racconto televisivo sembra ormai non poter fare a meno degli imprenditori, intesi sia come oggetti e soggetti della narrazione e come ormai inevitabili opinionisti. “Briatore, ma 10 anni fa venivano da lei a chiederle un’opinione?” domanda Bernardini:

“Dieci anni fa facevo Formula 1 e venivano da me a chiedere come si vince. Mi chiedevano le mie opinioni. Poi magari uno può essere opinionista a casa sua…”

Ok, Briatore, non era proprio questo il senso della domanda di Bernardini, ma c’è una cosa che Flavio fa capire con chiarezza:

“Imprenditori e operai sono ormai sulla stessa barca”.

Briatore poi svela che era dai tempi della Formula 1 che Santoro lo invitava in trasmissione, ma non c’era mai voluto andare:

“Poi Santoro è cambiato ed è cambiato anche il mio lavoro: ora mi occupo delle mie aziende e dei miei investimenti e la trasmissione mi pare sia più democratica. A parte Vaur… non so come si chiami, quello che mi attacca sempre, rosso in faccia…”.

In fin dei conti quest’anno ha fatto un paio di apparizioni da Santoro, non pensa di essere un presenzialista dei talk show:

“Io vado come italiano che ha un’esperienza diversa, di un italiano che non vive in Italia da 30 anni e che quindi vede l’Italia in un modo diverso a portare la propria visione. Credo che sia importante anche sapere cosa succede altrove: abbiamo ministri che non sono mai usciti dall’Italia, ministri del Turismo che non hanno mai preso un aereo… E’ importante raccontare loro che in Inghilterra apri una start-up in una settimana, mentre qui devi riempire 500 documenti. Poi se non ti ascoltano”.

 

Ma con Briatore per la prima volta nello studio di Tv Talk non si può che parlare di The Apprentice, tanto più che al suo fianco appare anche Nils Hartmann, direttore produzioni originali Sky, che racconta di essere stato conquistato subito dai modi di Flavio. E così si ricorda che tra i tanti che gli hanno chiesto di fare il Boss, Briatore ha ceduto solo a Sky, che del resto conosce soprattutto perché la segue nella ‘sua’ Londra. Il Boss del resto rimembra che il format gli era stato già proposto da Tf1 ai tempi della Renault, quindi era arrivata un’altra rete italiana, infine è arrivata Sky, che ha avuto ‘tardi’ la proposta di Fremantle per un’edizione italiana. Hartman ci tiene a sottolineare che non è stata certo Sky a far passare dieci anni tra la prima edizione USA e quella italiana, ecco.

Questi programmi sono un fantistico ufficio stampa per ‘voi’ imprenditori“, nota Pucciarelli, e Briatore non si nasconde:

“In The Apprentice ‘faccio’ Flavio Briatore. Non ho mai avuto un copione, nessuno sa chi uscirà quando entro nella board room. Sicuramente questo programma è un investimento d’immagine. Sicuramente aiuta…”.

Farà piacere sapere che il Boss si ‘coccola’ il vincitore della scorsa edizione, Francesco Menegazzo, che proprio da poco ha rinnovato il contratto per altri tre anni. Con il suo impegno in Kenya (“senza Natale, senza Capodanno, senza cena di famiglia” spinge il Boss) ha conquistato Briatore.

Ma torniamo alla tv: Briatore non sembra per niente propenso a seguire le orme di Gordon Ramsay e a inaugurare un “Aziende da incubo“. Non fa che ribadire che il suo impegno tv a The Apprentice è legato al fatto che nel programma non fa che ‘ripetere’ quel che normalmente fa con i suoi collaboratori e anche con più veemenza di quella che pur gli viene contestata. Lui fa Briatore e basta, nella vita e in tv. con buona pace di chi vorrebbe cambiarlo. Per ora ha altro a cui pensare…