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Tv Blog al Telefilm Festival – Conferenza Stampa Italia 1

Continuiamo con il report del Telefilm Festival. Oggi è stata la volta della conferenza stampa di Italia 1 con la partecipazione straordinaria di Jennifer Morrison (Cameron in Dr. House).La mattina è iniziata con la presenza di Piercarlo Guglielmi, dell’ufficio programmazione palinsesti di Italia 1 che ha illustrato successi e ha fornito anticipazioni sulla programmazione della

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12 Maggio 2007 00:09

Continuiamo con il report del Telefilm Festival. Oggi è stata la volta della conferenza stampa di Italia 1 con la partecipazione straordinaria di Jennifer Morrison (Cameron in Dr. House).

La mattina è iniziata con la presenza di Piercarlo Guglielmi, dell’ufficio programmazione palinsesti di Italia 1 che ha illustrato successi e ha fornito anticipazioni sulla programmazione della rete.
Il suo cappello introduttivo tende a ricordare con orgoglio l’attuale pacchetto di serie cult in possesso della rete.

“Quattro delle serie di maggior successo in questo momento in America sono o saranno trasmesse da Italia 1, ovvero Dr. House, Grey’s Anatomy, C.S.I. e Heroes. Anche Ugly Betty fa parte di questa classifica importante e si posiziona al dodicesimo posto confermando la presenza di serie di assoluto richiamo.
Una situazione eccezionale, Dr. House in testa, che per quanto riguarda i nostri risultati si può definire un vero campione di ascolti con una media del 17% e 4 milioni e mezzo di ascolto medio molto vicino ai cinque milioni.

La strategia dei telefilm di Italia 1 percorre due strade, quella della tradizione con la riscoperta della mattina cult che ci ha dato ottimi risultati fino al ritorno di Walker Texas Ranger nell’access prime time, e quella della sperimentazione che è da sempre nel dna della rete, sia in termini di palinsesto che di prodotto.
Per quanto riguarda la sperimentazione di palinsesto mi riferisco all’uso della modalità dello split delle serie nella serata Doc che abbiamo attuato con House e Grey’s Anatomy e che ci ha consentito di trasmettere un solo episodio a settimana. Trasmettere un solo episodio ha due vantaggi: intanto l’essere il più vicino possibile alla programmazione statunitense e poi restare in onda per più di 20 settimane e non di sole 10-11 aumentando la fidelizzazione del pubblico.
Inoltre ieri abbiamo lanciato la serata Crime, con gli episodi classici di C.S.I. affiancati da Killer Instinct e The Inside e i risultati sono stati estremamente positivi per entrambi.

Piercarlo Guglielmi Tra le serie da segnalare mi preme parlare di Ugly Betty, tratta da una novela colombiana che ha avuto grande successo in patria; questa è la versione USA che ha debuttato nel settembre 2006 e termina la sua prima stagione il 17 maggio. Noi cominciamo il giorno dopo, questo a dimostrare lo sforzo che Italia 1 ha compiuto per poter essere il più vicino alla programmazione degli Stati Uniti.
Ugly Betty ha avuto un grande successo di critica e di pubblico con due Golden Globe, uno come migliore serie comedy e l’altro come migliore attrice protagonista, e come dicevo ha avuto un ottimo riscontro di audience in quanto è stata programmata in una serata di forte concorrenza arrivando a superare anche CBS con i vari C.S.I. con oltre 16 milioni di telespettatori americani.
Ha dietro le quinte un nome importante come Salma Hayek e la costumista di Sex & The City che mentre in quella serie doveva rendere più bella possibile Sarah Jessica Parker, qui deve se possibile imbruttire sempre di più la brava America Ferrera.

Betty Suarez (America Ferrera) Vorrei soffermarmi sul motivo che ci ha spinto ad acquistare Ugly Betty.
Abbiamo visto il prodotto agli Screenings lo scorso anno e ci siamo subito appassionati notando degli elementi che ritenevamo fossero rappresentanti della linea editoriale di Italia 1.
Il primo elemento è il tema della bellezza: la rete è sempre stata presente su questo tema, basti pensare ad altri generi televisivi come Il Brutto Anatroccolo o Bisturi, ma anche Nip/Tuck, attraverso cui abbiamo iniziato ad evidenziare il lato più oscuro della bellezza. Betty non vuole cambiare, non vuole migliorare il suo look, non vuole variare i suoi canoni di bellezza. Per lei esistono differenti modi per essere belli, ognuno deve sottolineare e portare avanti la propria idea. Una bellezza non stereotipata.

Il secondo tema è quello del talento. Veniamo da una società che si basa sulla competizione, meritocratica. Betty non rinnega tutto ciò ma ritiene che sia ora che si incominci a premiare non solo l’aspetto fisico ma anche chi ha del talento. E’ evidente che un tale argomento ha generato in America un fenomeno di costume con aperture di blog e forum che trattano l’argomento con varie sfaccettature.

Il terzo elemento presente nella serie è l’American Dream in senso positivo. Betty ha il suo sogno americano ma per lei non è importante guadagnare milioni di dollari, bensì coltivarlo è realizzarlo lottando per ottenerlo. Ognuno deve lottare senza dover rinnegare i valori in cui crede. In tutto questo un ruolo importante ce l’ha la famiglia di Betty, formata da immigrati tra cui il padre un clandestino malato di cuore che genererà parecchie situazioni a cui il telespettatore di Italia 1 si immedesimerà.”

Prende la parola il direttore del Telefilm Festival e chiede a Guglielmi, oltre a Ugly Betty, se possa fornirci anticipazioni circa nuovi acquisti effettuati che vedremo prossimamente.

Heroes “Un altro titolo importante di enorme successo negli USA è Heroes, di cui parleremo nei prossimi mesi, e abbiamo anche acquistato nuove serie come Standoff, Rules of Engagement e Wildfire. In questo momento però la nostra attenzione va su Ugly Betty, anche se non abbiamo eclatanti aspettative. Se dovessero arrivare bene, ma a noi andrebbe bene il 10-11% con due milioni e mezzo di media prima di tutto perchè andiamo verso la bella stagione e diminuisce di conseguenza il pubblico poi perchè si tratta di una commedia con una protagonista bruttina che si scosta dai canoni abituali delle serie in onda fino ad oggi.”

Dopo questa lunga spiegazione, è il momento di alcune domande del pubblico a cui Guglielmi ha risposto, talvolta sviando un pò l’argomento.

1. Che cosa ha spinto Italia 1 a rimettere The O.C. in seconda serata in un orario in cui lo zoccolo duro ovvero i ragazzini non c’è?
“O.C. non garantisce più la messa in onda in prime time per il calo di ascolti subiti. Abbiamo avuto alcune richieste da parte del pubblico che faceva fatica a seguirlo tutti i giorni. Ne è nata l’esigenza di creare un appuntamento unico settimanale, lo stesso dei prodotti di prima serata, e abbiamo di conseguenza cercato uno slot disponibile che potesse garantire la continuità con le puntate dell’access. Si è puntato sul lunedì dalle 23 in poi con la trasmissione dei rimanenti episodi della terza stagione. Crediamo che a quell’ora molti telespettatori siano ancora svegli per seguire la loro serie preferita.”

2. Italia 1 ha alcune serie che si sono perse nei meandri dei magazzini. Quando torneranno?
“Torneranno questa estate delle serie molto attese come Six Feet Under, Angel e Will & Grace. E’ previsto anche il ritorno di Una Mamma per Amica con la settima stagione in autunno.”

3. Ieri si è fatto un gran parlare di Battlestar Galactica. Non pensate possa essere il caso di acquistarla?
“Per il momento Italia 1 ha abbandonato la fantascienza però faremo un pensiero generale sulla possibilità e anzi ringraziamo per la segnalazione che terremo in considerazione.”

4. Quanto le petizioni, le proteste dei fans influiscono sui palinsesti televisivi, alla luce del ritorno di Walker Texas Ranger da nessuno richiesto e O.C. maltrattato?
“Hanno una valenza, vengono valutate e tenute in considerazione ma non sempre si riesce ad accontentare tutti. Quando accontenti uno, scontenti gli altri pertanto pensiamo di dover necessariamente seguire la nostra linea editoriale cercando di dare credito al maggior numero di telespettatori che è il nostro pane quotidiano”.

La mattinata è proseguita con l’arrivo di Jennifer Morrison a cui è stata dedicata una buona parte della conferenza stampa e di cui tratteremo prossimamente con un post ad hoc.

Italia 1