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Che Tempo che Fa, 12 gennaio 2014: tutte le interviste e la lettera della Littizzetto a Bersani (video)

Il vicepresidente del Consiglio torna da Fazio per la prima volta in veste di Segretario del Nuovo Centro Destra.

pubblicato 12 Gennaio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 09:43

 

Puntata più densa del solito questa appena conclusasi di Che Tempo che Fa, che torna a regime dopo la pausa natalizia. Si è partiti con Luca Mercalli che ha fatto il punto sul riscaldamento globale e sulla lentezza con cui i paesi sembrano avviarsi a una gestione smart delle risorse limitate del pianeta.
Quindi spazio a una conversazione atipica tra David Grossman e Antonio Moresco sulla scrittura, sulla letteratura, sulla politica e sulla narrazione, di cui vi proponiamo il video, seguito da un nuovo incontro tra Fazio e Alfano.

Si cerca di parlare di tutto, da Renzi a Berlusconi, dalle tasse alla legge elettorale per arrivare sul finale sul difficile discorso sulle unioni civili, che Alfano teme possano nascondere un trabocchetto per arrivare al matrimonio e alle adozioni gay, cui dice no insieme allo Ius Soli in senso ‘assoluto’. Un botta e risposta serrato, ma corretto e ‘disteso’, ben diverso dai duelli con Brunetta, oggetto anche di una battuta di Fazio cui Alfano ride di gusto.

Spazio quindi a una Littizzetto ringalluzzita dalle ferie, che scrive una letterina di auguri a Pierluigi Bersani, si rivolge a Renzi e termina con la solita notizia farlocca.

Musica con Antonello Venditti, che conquista un collegamento live con il concerto dell’8 marzo a Roma per il suo compleanno, quindi una Buonanotte di Gramellini ostica come un cazzotto nello stomaco. La ‘storia nera di Stamina’ raccontata da La Stampa va letta e ascoltata. Punto.

E noi vi diamo appuntamento alla prossima settimana.

Che Tempo che Fa, foto del 12 gennaio 2014

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Che Tempo che Fa, 12 gennaio 2014: Gramellini e ‘la storia nera’ di Stamina

22.38 Finché i politici non toglieranno le mani dal pubblico l’Italia sarà soggetta a fenomeni di questo tipo, sintetizza Gramellini. Solo da noi Stamina poteva attecchire, commenta Gramellini. Una buonanotte da incubi.

22.33 Dopo due battute su Alfano, si passa a un’inchiesta de La Stampa sul metodo Stamina, creato da un ex proprietario di Call Center, Davide Vannoni. E il ritratto dell’inchiesta (che potete leggere qui) è a dir poco impietosa (sgambetto a PresaDiretta di domani? No, Gramellini invita a vederlo).

22.29 Dopo la pubblicità si chiude con La Buonanotte di Gramellini.

Che Tempo che Fa, 12 gennaio 2014: Antonello Venditti


22.22 E Fazio propone al volo un collegamento con Venditti live a Roma l’8 marzo. E poi ultimo pezzo, “Bomba o non bomba”.

22.18 E Venditti canta “Sora Rosa”. “Questa canzone in tv non si poteva cantare” ricorda Venditti prima di intonarla. L’ha scritta nel 1963, quando aveva 14 anni. Perfetta per tutte le stagioni…

“A Sora Rosa me ne vado via,
ciò er core a pezzi pe’lla vergogna,
de questa terra che nu mm’aiuta mai
de questa gente che te sputa n’faccia,
che nun’ha mai preso na farce in mano,
che se distingue pe na cravatta”.

22.12 “Peggio di come è andata non può andare”. “Se non avessi fatto il cantautore? Non so. forse il campione di tennistavolo”.


22.07 “Ritorno al futuro (nome del suo prossimo show) per reinterpretare il futuro che non abbiamo avuto”: come spiegare in due parole la delusione annichilente della generazione anni ’60-’70. Ma il suo non è rimpianto.

22.05 Non sapevo che fosse stato condannato sul finire degli anni ’70 per Vilipendio della religione per aver scritto in una canzone “‘Mazza, Gesù Cri’ quanto sei fico!”. Sei mesi gli dettero. “Lucianina sarebbe in galera da tempo” dice Fazio.

22.04 Festeggerà il suo compleanno con una doppia data a Roma, 8 e 9 marzo.

22.04 “Sono famoso per scordarmi le mie canzoni. Perché vorrei sempre cambiare qualcosa”.


21.56 Dopo la pubblicità Antonello Venditti, che inizia il suo ‘miniconcerto’ con “Sara” (svegliati, è primaveraa). E quando lo vedo al pianoforte penso in automatico a Guzzanti e a “Grande Raccordo Anulare”.

Che Tempo che Fa, 12 gennaio 2014: Luciana Littizzetto scrive a Bersani

21.51 Notizia farlocca: l’artista Casey Jenkins che fa la maglia con un gomitolo infilato nella jolanda. Ecco qua. “Non so se è arte, ma è comodo. Se la regali, però, non è che puoi dire “L’ho fatto col cuore..”. “L’importante è che non sia lana acrilica perché sennò uscendo fa le scintille”. “Io mi chiedo: ma possibile che qualsiasi caz*ata debba essere considerata arte? Forse lei voleva solo poter dire: ‘Guarda che sciarpa figa!”.
La pausa ha fatto bene alla Littizzetto.

21.49 L’ultima di Razzi, “quello che quando parla muore un libro della Biblioteca Nazionale” ha detto che il dittatore coreano “è un moderato”. “Ecco! Ma io non ce l’ho con lui, ma con quelli che l’hanno votato!”. Dalle torto.

21.47 Canne: “La politica si è divisa in due: quelli che si oppongono, come Alfano, e quelli che ne fanno uso già da tempo”. A favore Vendola e la Lega: “Ma perché è verde? Ma sentendo certe affermazioni di Calderoli io qualche dubbio…”.

21.45 Spazio al battibecco Renzi-Fassina: “Matteo, non puoi dirci che sei uno che fa battute. Per vent’anni abbiamo avuto uno che faceva battute, pernacchie, corna, barzellette, quindi fai passare una ventina d’anni prima di farne un’altra. Ma poi questo che si dimette per questo. AD averlo saputo prima…

21.44 “Hai avuto un’idea per Sanremo prima bella, mi sa che io e te quest’anno ci divertiamo. Noi almeno…” dice Fazio. Me la son persa?

21.43 Spazio anche per il lancio dal palco di Morgan: “Si è buttato giù a merd@ d’uccello…”.

21.41 Si parla anche del black-out di Cortina: “L’anno scorso la Finanza, quest’anno il black-out, l’anno prossimo la diarrea?”. Poi sfilata di battute (inutili) sul fondoschiena della Merkel.

21.38 Dopo qualche battuta sul dimagrimento di Fazio si passa a Conti a Capodanno: “L’hai visto? Sembrava Obama, per quanto era abbronzato. Sembrava il fratello della Kyenge. Dicono che abbia i pannelli solari sulle scarpe”.

21.35 Dalla lettera della Littizzetto a Pierluigi Bersani: “Dai Piergigi tirati su. Siamo sicuri che presto tornerai e se come unico effetto non dovessi più fare metafore a noi non ci dispiace…”.

21.33 E dopo la pubblicità Luciana Littizzetto. La sua entrata però l’ha già fatta.

Che Tempo che Fa, 12 gennaio 2014: Angelino Alfano

21.29 Salutandosi, Fazio insiste sulle unioni civili, ma Angelino non molla su matrimoni e adozioni. E qquando entra la Littizzetto mette a posto tutto: “Angelino, guarda che i matrimoni gay tra un po’ li fa Papa Francesco!”.

21.28 Ius Soli: “Non vogliamo che l’Italia diventi una grande sala parto per avere la Cittadinanza. Ma dobbiamo capire se sia davvero un’emergenza nazionale e si debba discutere di questo nel prossimi 12 mesi. E tra quelli che si sono cuciti la bocca uno era uno spacciatore, un altro un Imam discusso e un altro ha distrutto le auto del vicinato” .

21.26 Cannabis: si torna a parlare di legalizzazione. “Non penso sia un argomento utile ed è anche per questo che ci sono posizioni di destra e di sinistra. E che Fini se le sia fatte non vuol dire nulle. Quando sento questi discorsi dico “Meno male che al Governo ci siamo noi eprché se ci fosse la Sinstra ‘sinistra’ tutte queste cose verrebbero fatte”.

21.23 Unioni civili. “Se si dovrà intervenire sul codice civile per irrobustire i diritti sono pronto. E i matrimoni civili sono già garantiti. Ma se poi allarghi ad altre unioni, allora parli di Matrimonio Gay. Noi siamo molto chiari: sui matrimoni gay e adozioni gay siamo pronti a uscire dal governo. Ma quando si parla di ‘unioni civili’ bisogna capire cosa si intende con queste paroline. Ma aggiungo, con tutti i problemi che abbiamo dobbiam parlare di frontiere e di matrimoni gay?”. Scatta applauso. “Personalmente penso che i diritti delle persone siano la cosa più importanti” ribatte Fazio. Boato in studio.

21.21 Capitolo Tasse: tolte? Messe? Angelino dice che sono state tolte e lo dimostra il fatto che i Comuni sono arrabbiati… (“Sì, la tassa sulla casa è stata tolta per un anno, ma ra torna” aggiunge Fazio). Insomma, i nomi cambiano, gli esattori anche, ma gli italiani pagano. L’Iva?” Volevano aumentarla di più, ma l’abbiamo alzata solo di un punto”. Grazie.

21.20 Noi appariamo una start-up di successo con il 7% del consenso. Noi siamo la forza di Centrodestra al Governo e sappiamo che il Centrodestra ha un elettorato amolissimo, ma non mi faccia fare previsioni di crescita.

21.18 Qualsiasi sia la legge che si sceglierà, penso che debba prevdere le coalizioni. IN Italia esistono tre poli, quello della Contestazione, quello della Rottamazione e quello della Ricostruzione e vorremmo fosse fondato sul metodo delle Primarie per stabilire il candidato premier della Coalizione. La futura Coalizione del Centrodestra, per poter vincere, ha bisogno di una ventata innovativa, che per noi è data dalle Primarie.

21.17 Berlusconi le ha detto che vuole candidarsi in Italia per le Europee, e ha anche proposte da Malta e Romania.
Auguro a lui che possa affermare la libertà di candidarsi. Ma non dobbiamo decidere noi, ma i giudici.
21.16 Legge elettorale, è la volta buona? E’ la prima volta che i leader dei principali partiti la vogliono cambiarla. Stiamo lavorando per avere più consenso possibile.

21.14 Per Alfano il Job Act di Renzi non è altro che una forma di contratto unico di tradizione sindacale. Per Alfano la vera garanzia per il lavoratore è la ‘competenza’: da qui il rafforzamento del tirocinio, così l’impresa si cresce il lavoratore e non ha interesse a lasciarlo andare. Altro strumento, la partecipazione agli utili.

21.10 Bene, cosa risponde Angelino. Che lo Stato si riserva il diritto al controllo, non al permesso. Lui ne fa una questione di fiducia. L’idea è questa: lo Stato decide di fidarsi del cittadino, il cittadino si sente responsabilizzato e quindi non viola le leggi. In un mondo possibile.
Fazio nota che nei Paesi in cui questo avviene la punizione in caso di ‘reato’ è spietata: “Nessun condono più, dunque”. Angelino garantisce linea dura.

21.08 Non è un rischio abbattere i controlli per tre anni?, chiede Fazio. “Se avessi potuto scegliere una domanda a piacere avrei scelto questa. E non ci siamo messi d’accordo”.
“Figurarsi se concordo le domande. Io le concordo solo con Brunetta” risponde Fazio. E Angelino si fa una grassa risata.

21.08 Proposta per le imprese: “Per tre anni, 2015-16-17, burocrazia zero per chi investe”.

21.05 “Letta e Renzi facciamo quel che vogliono, ma senza coinvolgere il Paese e il Governo. Non credo che si andrà a votare, a meno che non si crei una situazione di stallo per cui sia meglio andare a votare. Entro la fine del mese bisogna fare il Contratto elettorale con gli Italiani”. Famiglia, lavoro, impresa e burocrazia sono le parole chiave di Alfano e del suo partito.

21.03 “Dopo 4 anni per un’irregolarità formale si scopre che in Piemonte non ha vinto chi ha vinto manifesta un problema della giustizia”: Fazio cambia subito discorso. Ma per il Piemonte ancora non c’è una decisione definitiva da parte del Consiglio di Stato. Tutti gli atti fatti finora sono legittimi.

21.00 “Nunzia Di Girolamo è bravissima. Ma nel paese del Vaffaday ci si sconvolge per un vaffa registrato in una situazione privata. Se ci fosse un avviso di reato capirei le sue osservazioni, ma qui siamo alle prese con una conversazione registrata…”. Alfano non entra nella questione politica: “Spero che non si tratti di un modo per gettare fumo su altro”. E le rinnova la fiducia.

20.59 “Tre ruoli e e tanti argomenti…”: basta questo per far partire Alfano che dice subito “Ma un solo stipendio”. E Fazio subito: “Ma essendo io l’uomo più ricco d’italia, come si sa, sono favorevole agli stipendi alti, anche per i politici. Basta che siano onesti…”. E via con lo show.

20.56 Dopo la pubblicità Angelino Alfano.

Che Tempo che Fa, 12 gennaio 2014: David Grossman e Antonio Moresco

20.55 Un incontro sicuramente raro per la tv. E improponibile al di fuori di Che Tempo che Fa. Notevole.


20.44 Atto della scrittura è un atto politico? Risponde Grossman: “Io penso che l’autore abbia solo un obbligo, scrivere una bella storia. E penso che ogni bella storia debba avere una forma di coinvolgimento politico. Quando uno si trova in una situazione così congelata come quella che ho vissuto io in Israele in questi ultimi 10 anni allora scrivere vuol dire anche ‘muoversi’. Attraverso le favole, poi, riusciamo a tornare a una sorta di ‘ingenuità’ con cui ri-guardiamo il mondo. E questo in fondo è un’azione ‘politiche’. Dobbiamo autoinsegnarci a ridiventare ingenui e a usare questa ingenuità come arma politica”.

20.43 “Quando scriviamo siamo più intelligenti, più sensibili di quando non scriviamo. E sentiamo l’esigenza di uscire dalle nostre gabbie, dalle gabbie in cui siamo rinchiusi. E scrivere è anche questa sfida, questo superare il limite”: un assaggio dell’atto della scrittura per Moresco.


20.35 La letteratura è una terra di mezzo tra realtà e finzione, chiede Fazio. “Secondo me è una frontiera che dobbiamo attraversare per vedere la vita da una prospettiva diversa. Nella nostra società abbiamo una visione di letteratura come ‘intrattenimento’, una visione molto piccola, buona per tutto, ma invece è qualcosa che ti deve cambiare la vita, è libertà. Come la morte. Ed è per questo che lo scrittore deve occuparsi della morte” risponde Moresco. “I libri importanti sono quelli ‘inevitabili’, quelli in cui senti l’esigenza dello scrittore di scriverli, quei libri che cambiano la vita a chi li scrive e quindi inevitabilmente a chi li legge” aggiunge Grossman.


20.31 Ma si parte dal racconto: per i due scrittori non è possibile raccontare se non si crede nel racconto.

20.28 Lo spunto è dato dalla pubblicazione di “Fiaba d’Amor”, in libreria dal 14 gennaio, di MOresco; Grossman è in Italia proprio per parlare di questo e si sono conosciuti e incontrati per la prima volta ieri. Pare abbiano molto in comune. La ‘fiaba’ è quella di un anziano senzatetto, che probabilmente ha avuto una vita diversa da giovane, che viene soccorso da una bella ragazza che lo cura: questa ragazza a un certo punto svanisce e torna sul marciapiede dove muore di dolore. Quando lei lo scopre muore anche lei, ma i due si rincontrano nell’aldilà e sembra che tornino quasi a vivere in un mondo che non si capisce più se sia di vivi o di morti.

20.27 “questa è una delle rare occasioni in cui ci si può mettere comodi a sentire due grandi scrittori conversare su Vita e Letteratura”: beh, e questa mi sa che è dura da rendere live.

20.25 Dopo la pubblicità spazio alla letteratura con David Grossman e Antonio Moresco.

Che Tempo che Fa, 12 gennaio 2014: Luca Mercalli e il clima mondiale


20.21 Non bisogna mai dimenticare che il Pianeta ha risorse limitate e che bisogna andare verso le smart city, città ecosostenibili. Il modello? Friburgo. Con le sue case a energia rinnovabile. E dire che noi in Italia non solo non sfruttiamo le nostre risorse naturali, ma siamo anche quelli che in Europa consumano più energia per riscaldarsi… Quando si dice l’assurdo. Pubblicità.


20.17 Intanto alluvioni in Europa e incendi in Australia, che nel 2013 ha avuto l’anno più caldo delle sue serie statistiche. E questo è più preoccupante. Insomma, negli USA non è successo niente di stratosferico ma rischia di oscurare il dato planetario, più caldo dell’anno scorso.

20.13 Parte l’anteprima. Si comincia con Luca Mercalli per dare una lettura del superfreddpo registrato negli USA, che ha sofferto temperature persino inferiori ai 34°. Ma non siamo ancora ai record, rassicura Mercalli. Rassicura per modo di dire, sottolineando come siano i +2°+3° in Alaska ad essere più preoccupanti.

20.11 Ancora Blob e poi Che tempo che fa.

Che Tempo che Fa, 12 gennaio 2014, live su TvBlog: anticipazioni

Torna l’appuntamento con la versione estesa di Che Tempo che Fa della domenica, che dopo le feste riprende la sua tradizionale durata, dalle 20.10 alle 22.35. Ad aprire questa prima puntata ‘lunga’ del 2014, che seguiremo live su TvBlog, il meteorologo Luca Mercalli che fa il punto sulla situazione climatica del 2014, con annesse emergenze.

Per la politica torna a sedersi sulle poltroncine bianche dello studio di Fazio il Ministro dell’Interno e vice Presidente del Consiglio Angelino Alfano.

Spazio alla letteratura con David Grossman e Antonio Moresco la lunga pagina musicale che solitamente chiude la puntata è affidata ad Antonello Venditti, che dal 3 febbraio torna in tournée nei teatri italian con ‘70/’80: Ritorno al Futuro. E per scaldare il suo pubblico canta live “Sora Rosa”, “Sara” e “Bomba o non bomba”.

Non mancano poi gli spazi di Luciana Littizzetto e Massimo Gramellini. Appuntamento alle 20.10 live su TvBlog.Che Tempo che Fa, foto del 12 gennaio 2014

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