Home Notizie Sochi 2014, per il Tg5 lo spot della multinazionale P&G è il promo ufficiale voluto da Putin [video]

Sochi 2014, per il Tg5 lo spot della multinazionale P&G è il promo ufficiale voluto da Putin [video]

Nel servizio in onda nell’edizione delle 20.00 il promo viene attribuito a Putin, che mostra attraverso le mamme “un’inedita immagine buonista”. Ehm, per forza è inedita: lui non c’entra nulla…

pubblicato 7 Gennaio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 09:54

 

E’ on line da poche ore ma ha già fatto il giro del mondo: parliamo della campagna ‘Pick them back up’, ideata dalla multinazionale Procter & Gamble per le Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 che prenderanno il via il prossimo 7 febbraio. Un omaggio alle mamme che hanno accompagnato, caduta dopo caduta, i proprio cuccioli verso le Olimpiadi, senza abbandonarli mai, che vi mostriamo in basso (per toglierci subito il pensiero).

Una serie di veri e propri cortometraggi che si avvalgono della partecipazione di atleti olimpici e delle loro vere mamme, come la freestyler canadese Rosalind Groenewoud, accompagnata dalla madre Shanne Matthews, o il bobbista canadese Kaillie Humphries, immortalato con mamma Cheryl Simundson.

Non c’è voluto molto (almeno a coloro che hanno un minimo di memoria storica) per collegarla all’analoga campagna realizzata sempre dalla P&G per Londra 2012, intitolata “Best Job”, di cui gli spot per Sochi 2014 è un ideale sequel, o meglio un capitolo a parte della saga “Thank you mum”. Un modo per ricordare che senza le mamme non saremmo nessuno, e soprattutto che senza le mamme (o facenti funzioni) la P&G non potrebbe fatturare miliardi di dollari con marchi come Tide, Pantene, Gillette, Ariel, giusto per ricordarvi di quale colosso stiamo parlando. E per rinfrescarvi la memoria vi ripresentiamo in basso il mainspot di Londra 2012. Ma c’è un ma…

E veniamo al ‘ma’….

Peccato che la campagna della Procter & Gamble sia stata presentata dal Tg5 come lo spot voluto da Vladimir Putin per promuovere le Olimpiadi più controverse e blindate degli ultimi anni.

Nel servizio confezionato per ‘celebrare’ il milione e mezzo di visualizzazioni registrate dallo spot (e che potete vedere qui, al minuto 25.30), la giornalista Domitilla Savignoni parla del video come

“un inno alle mamme: è il commovente spot voluto da Putin per le Olimpiadi invernali di Sochi”.

Sottolineando il messaggio ‘materno’ del promo, la giornalista aggiunge:

“Un’inedita immagine buonista: il leader russo svela un cuore tenero ringraziando le mamme che hanno accompagnato i campioni in tutte le sfide più difficili”.

 

Peccato che Putin non c’entri nulla, che gli atleti immortalati siano per lo più canadesi e non esponenti della Grande Madre Russia e che il promo serva solo a rinsaldare l’immagine di Procter & Gamble presso il proprio target privilegiato, le mamme di almeno 70 Paesi del mondo che tiferanno per i propri atleti e si immedesimeranno nelle cadute, negli sforzi, nei sacrifici delle loro ‘colleghe’ ora in attesa dei propri ‘bambini’ ai piedi di un podio olimpico.

No, a Putin gli si possono attribuire tante cose, ma non lo spot di Procter & Gamble.