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Mob City, su Tnt la serie tv noir di Frank Darabont (che spera nella seconda stagione)

Mob City è la nuova serie tv di Frank Darabont, tratta dal libro di John Buntin che racconta la lotta tra la polizia di Loas Angeles e la mafia negli anni Quaranta, ispirandosi a racconti reali

pubblicato 4 Dicembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:04

Dagli zombie ai gangster: Frank Darabont, a cui si deve l’adattamente televisivo di “The Walking Dead”, torna sul piccolo schermo con “Mob City”, una miniserie che la Tnt manderà in onda da questa notte per tre settimane, con due episodi a sera. Tratto dal libro “L.A. Noir: The Struggle for the Soul of America’s Most Seductive City” di John Buntin, la serie tv racconta la storia realmente accaduta della lotta tra la mafia di Los Angeles e la polizia negli anni Quaranta, con protagonista il capo della polizia William H. Parker (Neal McDonough) ed il criminale Mickey Cohen (Jeremy Luke).

Una storia noir, che Darabont non conosceva, stando a quanto dice a TvGuide:

“Quando ho trovato il libro, non sapevo di cosa parlasse. Credevo fosse un romanzo breve o una cosa del genere. L’ho preso all’aereoporto di Los Angeles e l’ho letto d’un fiato, ho scoperto che non era un romanzo e che era davvero il miglior racconto di quell’era e di quell’argomento che avessi mai letto. Non ho smesso di leggerlo per due giorni”.

Il regista ammette di essere un grande fan del noir, motivo per cui ha divorato il libro:

“Il fatto che ti piacciano certi elementi è come una questione genetica. Sono stato fan della fantascienza, del cinema e della letteratura fantastica, e sono sempre stato un grande fan del noir. Non so perchè, ma quando ero un ragazzino, se c’era qualcosa in tv di bianco e nero, con le luci basse, signore in difficoltà, ragazzi duri e la loro vita in pericolo con quel clima noir dovevo guardarlo”.

Facile per lui, così, adattare per la televisione il libro. La serie racconta quindi le difficoltà di Parker nel combattere la mafia, dopo aver scoperto che molti poliziotti sono corrotti:

“Parker combatte una guerra su due fronti perchè non è solo contrario alla mafia, ma anche agli elementi corrotti della polizia di Los Angeles, che era ampiamente corrotta al tempo. Era una situazione che si accettava e che ci si aspettava”.

Lo show racconterà di Cohen, che ai tempi era il braccio destro del gangster Bugsy Siegel (Edward Burns), con Sid Rothmen (Robert Knepper) e Ned Stax (Milo Ventimiglia). Dalla parte della polizia, invece, ci saranno il detective Hal Morrison (Jeffrey DeMunn) e Mike Hendry (Jeremy Strong).

Tra la polizia ed i gangster si troverà Joe Teague (Jon Bernthal, “The Walking Dead”), ex marine che lavora in polizia ma che ha dei contatti con la criminalità. Il personaggio non è esistito nella realtà, ma Darabont ha voluto che ci fosse per raccontare ciò che potrebbe essere accaduto ma di cui non ci sono documenti:

“Ho sempre apprezzato la storia, ma ho sempre apprezzato anche la storia sotto la storia, che puoi totalmente inventare. Quella roba nascosta a cui John Buntin non avrebbe accesso. Sono sicuro che ci fossero un sacco di storie che non sono state rese pubbliche. Era l’opportunità per scrivere l’eroe noir che avevo in mente. Sapevo di avere Jon Bernthal, che è il miglior interprete di un ragazzo di quei tempi. E’ molto rappresentativo di quei ragazzi che tornavano dalla Seconda Guerra Mondiale e dovevano dare un senso al mondo dopo la fine della guerra”.

“Mob City” sarà comunque ispirato a fatti realmente accaduti, e Darabont spera che lo show possa essere rinnovato per una seconda stagione per raccontare nuove vicende:

“Il materiale è così ricco, possiamo viaggiare su questo treno per molto tempo e mantenere le storie fresche e convincenti. Ed alla fine, avere un quadro di come la città sia cambiata”.