Home Rai 1 Mission, Giancarlo Leone annuncia: “In onda senza pubblicità, obiettivo è 10-12% di share”

Mission, Giancarlo Leone annuncia: “In onda senza pubblicità, obiettivo è 10-12% di share”

All’accusa di aver allestito un set cinematografico rispondono le organizzazioni Unhcr e Intersos

pubblicato 2 Dicembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:12

Non si placano le polemiche intorno a Mission, il programma che andrà in onda mercoledì prossimo, 4 dicembre, su Rai1 in prima serata.
A far discutere è ancora l’estratto video con protagonisti Emanuele Filberto e Paola Barale, che già era stato criticato dal Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico. L’interrogativo polemico lanciato dal grillino (“È stato allora costruito un set cinematografico ad hoc?”) a proposito della location in cui agiscono i due vip è stato rilanciato con forza dal mensile sul mondo no profit, Vita, sul cui sito si è parlato di “reality condito da comparse africane”. A questa accusa sono arrivate le piccate repliche, attraverso Il Corriere della Sera.

Nino Sergi, presidente di Intersos (la ONG umanitaria che ha collaborato al programma), ha detto:

Ma pensano che siamo impazziti? Come potremmo, noi che lavoriamo sul campo da anni, spettacolarizzare la presenza dei rifugiati? Nel mondo del sociale comincia a esserci qualcosa di molto marcio.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Laura Lucci, funzionario Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati):

Siamo sconcertati dalle assurdità su Mission. Le critiche sono ormai inaccettabili, diffamanti. È vergognoso che si possa dire che abbiamo allestito dei set. Il casting l’ha fatto la Rai: l’idea era trovare persone che usassero un linguaggio adatto al pubblico di Rai1. Loro consentono di trasmettere dei documentari che altrimenti mai sarebbero andati in onda su Rai1, a quell’ora. Fanno puntare i riflettori su realtà dimenticate.

A proposito del cachet riservato ai vip (700 euro al giorno), la Lucci quando le è stato chiesto se quei soldi farebbero comodo alle missioni, ha risposto assicurando che “il personaggio famoso aiuta a diffondere un messaggio il cui ritorno è ben più ampio”.

Infine le dichiarazioni di Giancarlo Leone, direttore di Rai1. Le più ‘originali’:

Su questo programma abbiamo investito molto e vorrei avere ancora più budget per convincere in futuro altri a partire. Non mi vergogno a offrire soldi per questa causa. E posto che molti hanno poi devoluto i compensi in beneficienza, a me non interessa il mezzo ma il fine: far conoscere questi temi parlando un linguaggio televisivamente interessante così che non sia un programma per pochi.

In realtà Leone ha annunciato che l’obiettivo di share “è tra il 10 e il 12% di share, tra i due e i tre milioni di spettatori: ben sotto la media di rete. Ma saremmo felici”. Il direttore di Rai1, evidentemente molto prudente, ha inoltre svelato che durante Mission non ci sarà pubblicità in quanto “mi sembrava improprio interrompere un programma del genere con degli spot”.

Ricordiamo che le due puntate di Mission andranno in onda il 4 e il 12 dicembre, con la conduzione di Michele Cucuzza (che, con Barbara De Rossi, ha realizzato la puntata pilota, nel Sud Sudan) e Rula Jebreal.
Quattro missioni vedranno i vip impegnati in diverse crisi umanitarie: vivranno per dieci giorni in un campo rifugiati con gli operatori di Intersos Francesco Pannofino e Candida Morvillo (in Mali), Lorena Bianchetti e Cesare Bocci (Ecuador), Al Bano e le figlie Cristel e Romina jr (Giordania), Emanuele Filiberto e Paola Barale (Repubblica Democratica del Congo).

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