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Verdi, Narrar Cantando: lo spettacolo di Paolini su Rai 1 a fine anno

La Rai chiude così l’Anno Verdiano, nel 200° anniversario della nascita del Maestro.

pubblicato 21 Novembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:38

Dopo aver a lungo collaborato con La7, per la quale realizzò “Ausmenzen”, “ITIS Galileo”, “Il Sergente”, “Album d’Aprile” (giusto per citarne alcuni dei suoi progetti), Marco Paolini torna in Rai a 15 anni dalla sua ultima messa in scena per la tv di Stato, quell’indimenticabile Vajont trasmesso in diretta dalla diga nel giorno del 34° anniversario della tragedia, il 9 ottobre 1997.

Un gradito ritorno, dunque, perfetto per chiudere l’Anno Verdiano della Rai: come nello stile dell’autore, la pièce racconterà le tante facce del ‘Cigno di Busseto’, dai tormenti politici alle creazioni musicali, dalle vicende personali agli aspetti più ‘imprenditoriali’ della sua attività artistica.

“Verdi non è solo un musicista, è un uomo di teatro che pensa a un disegno generale e poi ne cura ogni dettaglio per arrivare a un effetto mirato. La storia viene narrata dalle parole e dalla musica, ma niente di superfluo deve essere lasciato, per il solo gusto del bello o per l’esibizione della tecnica. Verdi dunque pensa a uno spettacolo globale ed essenziale; il risultato è straordinario perché egli inventa qualcosa che sembra molto più antico di lui. Le sue opere diventano tradizione da subito (non tutte ovviamente…), la gente lo canta anche se non è andata a teatro, la sua popolarità è pari a quella di Garibaldi.“

scrive Marco Paolini nelle note dello spettacolo nel quale il Verdi regista, imprenditore, patriota e politico sarà raccontato anche attraverso la sua musica, spiegata ed eseguita dal violoncellista Mario Brunello, ma rispettando la ‘caratteristica’ degli spettacoli di Paolini, il coinvolgimento non solo emotivo del pubblico.

“Il nostro sarà un Verdi pop. Non nel senso della musica pop, ma nell’idea di popolare, un artista capace di cogliere il bisogno di storie della gente, lo spirito del suo tempo, e di comunicarlo con una musica per tutti.”

aggiunge Brunello, sempre dalle note dello spettacolo che tra novembre e dicembre fa tappa a Rovereto, Monfalcone, Modena, Reggio Emilia, Lonigo e Mestre.

E a testimonianza del suo continuo lavoro di ricerca, Paolini ha scovato uno scritto inedito di Marinetti che descrive i funerali di Verdi a Milano, con uno stile tra cronaca giornalistica e poesia che sarà bello ascoltare nella sua interpretazione.

I tratti distintivi delle pièce di Paolini in tv sono la diretta, l’assenza di spot e la scelta di una location atipica e suggestiva: in attesa di avere conferma delle prime due condizione, si inizia a parlare della location. Per adesso si ipotizza una scelta tra la Villa Verdi a Sant’Agata di Villanova d’Arda o il teatrino di Busseto. La Scala di Milano, infatti, è indisponibile vista la presenza in cartellone de “La Traviata” dal 7 dicembre al 3 gennaio 2014. Lo spettacolo di Paolini, invece, è previsto tra Natale e Capodanno, nella fascia più ‘pregiata’ delle Strenne tv.

 

Foto | @GiulioFavotto per Otium, sito Teatro Regio di Torino