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Avanti un altro!, Paolo Bonolis criticato dalla comunità italiana delle Filippine per la gag del “filippino”

La lettera di protesta di un consigliere di Roma Capitale.

pubblicato 15 Novembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:53

Una delle tante gag che Paolo Bonolis propone nel corso del suo game show, Avanti un altro!, non è stata particolarmente gradita dalla comunità italiana delle Filippine. Gli autori della trasmissione di Canale 5, in un impeto creativo non proprio originalissimo a dire il vero, infatti, hanno creato per Bonolis il personaggio del “filippino” ossia un domestico originario, ovviamente, della repubblica delle Filippine.

Con una parrucca e un improvvisato accento filippino, Paolo Bonolis porge al concorrente di turno domande inerenti proprio l’economia domestica, il tutto spolverando la sua postazione con uno straccio.

Oltre alla solita associazione filippino=domestico, il dettaglio che la comunità italiana delle Filippine non è proprio riuscito a digerire è il fatto che questo sketch viene introdotto dall’inno nazionale del paese del sud-est asiatico che Bonolis ascolta con la mano, e lo straccio per pulire, sul cuore.

La comunità filippina, nella fattispecie il consigliere di Roma Capitale Romulo Sabio Salvador, ha inviato una lettera all’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, all’Agcom e a Mediaset, motivando la protesta con queste dichiarazioni:

La comunità è indignata dalla rappresentazione del nuovo personaggio proposto dal presentatore Bonolis, ‘Il filippino’, il quale propone uno stereotipo così limitante del Filippino, che parla in maniera incomprensibile e lavora come collaboratore domestico. L’aspetto più offensivo della caricatura risiede nell’utilizzo, durante l’introduzione del personaggio, della base musicale dell’Inno nazionale filippino ascoltato dal presentatore stringendo sul cuore uno straccio per spolverare. Questa parodia è ancor più deprecabile in quanto in onda in una fascia oraria che annovera tra gli spettatori anche adolescenti e bambini, contribuendo in questo modo a diffondere un messaggio diseducativo che si contrappone al principio di integrazione fra culture che dovrebbe, invece, essere incoraggiato in una società multietnica come la nostra. Infine, ma non meno importante, quanto descritto ha particolarmente toccato la sensibilità della comunità Filippina che in questo momento delicato di lutto nazionale, a causa del tifone Haiyan, avrebbe bisogno di sostegno morale anziché di offese gratuite alla propria dignità.

A questo punto, occorre dire che la comunità italiana delle Filippine ha ragione a lamentarsi del fatto che banali luoghi comuni di questo tipo vengano ancora alimentati però bisognerebbe chiedersi se la comunità in questione abbia avuto da ridire anche nel caso di Ariel, il personaggio di Zelig interpretato da Marco Marzocca, al quale Bonolis sembra essersi ispirato molto (la parrucca è la stessa). A parte il particolare, evitabilissimo, dell’inno nazionale con lo straccio sul cuore, lo sketch è praticamente il medesimo.

Per quanto riguarda Paolo Bonolis, invece, non c’è molto da stupirsi in quanto il conduttore non ha mai disdegnato l’ironia “facilona”. Il fatto che, in ogni puntata di Avanti un altro!, Bonolis riesca a trovare spunti per una risata soltanto grazie a personaggini che definire stralunati è un eufemismo la dice lunga sul tipo di umorismo al quale il conduttore ha ormai abituato ampiamente il suo pubblico.

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