Home Grande Fratello Bollywood vs Grande Fratello inglese: 1 a 0

Bollywood vs Grande Fratello inglese: 1 a 0

Nel caso non aveste proprio di meglio da fare, potete tirare un sospiro di sollievo per la fine del “quasi incidente diplomatico” tra Londra e New Delhi che aveva visto coinvolto, incredibile ma vero, il britannnico Celebrity Big Brother. Già, perché mentre da noi si fa il toto-gnocca al gf7, in Inghilterra le linee telefoniche

pubblicato 20 Gennaio 2007 aggiornato 6 Settembre 2020 08:24

Nel caso non aveste proprio di meglio da fare, potete tirare un sospiro di sollievo per la fine del “quasi incidente diplomatico” tra Londra e New Delhi che aveva visto coinvolto, incredibile ma vero, il britannnico Celebrity Big Brother. Già, perché mentre da noi si fa il toto-gnocca al gf7, in Inghilterra le linee telefoniche di Channel four si arroventavano per fare fuori una concorrente semi-vip (in realtà solo partecipante alla terza edizione del Grande Fratello “normale”), Jade Goody, macchiatasi di insulti razzisti. Parliamo, per inciso, di un personaggio che ai tempi si era fatta notare per l’ignoranza e il candore con cui credeva che Cambridge fosse un sobborgo di Londra. Tutto nasce quando gruppuscolo di concorrenti femminili, capeggiato da lla Goody, si accanisce in modo sempre più insistente contro una rivale all’interno della casa, l’appariscente diva di Bollywood Shilpa Shetty, “rea” di non parlar bene l’inglese, di avere un nome poco memorizzabile e di altre “solide” ragioni per essere isolata. Che si sia trattato di razzismo o piuttosto di bullismo (come in molti hanno fatto notare), magari al servizio delle inevitabili “strategie di gioco”, non ci è dato sapere. Fatto sta che prendersela con una diva del firmamento bollywoodiano non è stata un’idea geniale, perché da un momento all’altro sulle strade di New Delhi si sono presentati manifestanti devoti alla Shetty e inferociti contro le rivali, politici del calibro di Tony Blair e Gordon Brown sono stati costretti a intervenire in merito a un reality, cosa che di certo non si sarebbero aspettati, e pare che telefonate siano state fatte tra la perfida Albione e il subcontinente. Alla fine di tutto, l’82% dei televotanti si è pronunciato per l’uscita di una mortificata Jade Goody, mentre un grosso sponsor del programma, Carphone Warehouse, si faceva fatto di nebbia e Channel Four si faceva, da parte sua, un altro po’ di pubblicità. Perché, lo diceva anche Wilde, “parlatene male, ma parlatene”.

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