Home Rai 1 Ballarò, lite “storica” nel centrodestra: Sallusti contro Cicchitto (VIDEO)

Ballarò, lite “storica” nel centrodestra: Sallusti contro Cicchitto (VIDEO)

Ripetuti e accesissimi scontri verbali nel corso della diretta del programma di Floris. Volano offese: “vigliacco”, “irresponsabile”, “picchiatore”

pubblicato 1 Ottobre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 13:45

L’immancabile (a Ballarò) Paolo Mieli lo ha definito “storico”. Di certo quello andato in scena stasera nel talk show di Rai3 è stato uno degli scontri più drammatici interni al centrodestra italiano a favore di telecamera. Il precedente che ci viene in mente ‘a caldo’ è abbastanza recente: la telerissa a L’ultima parola su Rai2 (all’epoca condotta da Gianluigi Paragone) tra Bocchino, Urso, Santanchè e Lupi, che rappresentò plasticamente la scissione in itinere tra Fini e Berlusconi.
Veniamo a quanto successo questa sera nel salotto di Giovanni Floris.
Alessandro Sallusti e Fabrizio Cicchitto se le sono date di santa ragione sin dall’inizio della puntata (seguita in diretta da PolisBlog), dedicata quasi esclusivamente alla scissione interna al Pdl (e alla nuova Forza Italia) a poche ore dal voto di fiducia che domani Letta chiederà per il suo esecutivo.

Il direttore de Il Giornale ha provocato da subito il parlamentare Pdl dicendo che “lei sta iniziando a pensarla come Scilipoti”; immediata è stata la reazione:

Non iniziamo a insultare perché questo è un meccanismo polemico che francamente rimando al mittente.

Subito dopo i toni si sono fatti molto più accesi, al punto che Floris ha ammesso in diretta di temere uno scontro fisico tra i due:

Sallusti: “Da vigliacchi quali sono, hanno aspettato il momento di debolezza…”
Cicchitto: “Vigliacco ci sarai te, non è che vieni qua a insultare la gente. Si può avere un parere diverso senza insultare la gente. Sei abituato male”.

Il giornalista ha accusato Cicchitto e i dissidenti del Pdl (cioè chi, con Alfano, ha annunciato che domani voterà la fiducia al governo Letta, mentre Berlusconi ha invitato il partito a optare per la sfiducia) di voler “pugnalare alle spalle il Cavaliere”. Cicchitto ha commentato:

Non c’è niente di peggio dello stalinismo applicato all’analisi politica.

Sallusti ha fatto presente all’ex PSI che con il voto di fiducia “lo (Silvio Berlusconi, Ndr) mollate in mano ai giudici”, altro che difenderlo dalla (presunta) magistratura politicizzata. La replica:

Mi devi far parlare. Vedi di misurare il tuo livello di intolleranza. Non ti rendi conto che stiamo facendo un favore alla sinistra straordinario, con questo scontro che stai accentuando.

La puntata è proseguita fondamentalmente con un Sallusti contro tutti (tra le ‘vittime’ Paolo Mieli, ma anche la neofita Francesca Barracciu del Pd). Cicchitto a proposito del compagno della Santanchè ha parlato di “insulti”, “invettive” e lo ha definito “irresponsabile”. Poi ha chiosato con un “sei un piccolo Vyšinskij”.

Non è finita. L’ex capogruppo Pdl alla Camera ha negato di essere un traditore del Cavaliere (“Non c’entriamo niente con Fini, noi”) e poi ha fatto a sportellate ancora con Sallusti:

Anche se siamo in dissenso con Berlusconi, c’è libertà di espressione oppure arrivano i picchiatori come te? Mi auguro che non porti iella.

Infine, il botta e risposta sulla qualità del foglio diretto da Sallusti:

-“Cicchitto elemosinava gli spazi sul Giornale”.
-“Gli autogol maggiori per il Pdl ci sono stati grazie a Il Giornale. Lo leggo con divertimento, è un giornale umoristico”.
-“Perché volevi scrivere su questo giornale? Supplicavi di scrivere”.

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