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Un caso di coscienza 5, su Raiuno torna Sebastiano Somma

Su Raiuno Un caso di coscienza 5, la fiction con Sebastiano Somma nei panni dell’avvocato Rocco Tasca, che difende i più deboli

pubblicato 8 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 14:48

Torna dopo tre anni l’avvocato Rocco Tasca (Sebastiano Somma), con “Un caso di coscienza 5”, la nuova stagione del legal thriller in onda da questa sera alle 21:10 su Raiuno. Prodotto da Rai Fiction e dalla Red Film, alla regia delle sei puntate della fiction c’è Luigi Perelli.

Il protagonista, dopo la perdita della moglie Erica (Barbara Livi), ha dovuto crescere da solo la figlia Eva (Karen Ciaurro). Non si è però dimenticato del suo lavoro, sempre deciso a difendere i più deboli in cause legali dove la prepotenza di alcuni e l’inefficenza delle istituzioni potrebbe mettere in pericolo degli innocenti.

Anche in questa stagione i casi di puntata saranno ispirati alla realtà del nostro Paese: si parlerà di razzismo, di violenza nelle carceri, di adozioni internazionali e dei “nuovi poveri”, ma la trama orizzontale della fiction avrà a che fare con un tema caro alle serie tv italiane, ovvero la lotta alla mafia.

Tasca, con l’aiuto di Alice (Loredana Cannata) e Virgilio (Stephan Danailov), indagherà su un traffico illecito di rifiuto tossici, che arrivano a Trieste per mano della camorra, decisa ad espandere il controllo sul territorio. I protagonisti saranno coinvolti in questo caso dal magistrato Giulia Longo (Vittoria Belvedere), da poco tornata a Trieste e decisa a combattere la mafia sempre più presente al Nord.

Ovviamente, ci sarà spazio anche per seguire le vite private dei protagonisti: Alice sentirà il desiderio di diventare madre, e proverà a cercare l’uomo adatto a lei, finendo però col correre qualche rischio. Ad aiutarla ci sarà Rocco, che inizierà a provare qualcosa per la donna.

Forte del successo delle scorse stagioni, “Un caso di coscienza” torna con una formula rodata, che vuole ancora una volta presentare casi vicini all’attualità senza dimenticarsi della componente thriller della fiction. “Questa serie funziona perchè affronta argomenti scottanti e parla di giustizia”, ha detto la direttrice di Rai Fiction Tinny Andreatta, “quest’anno ha deciso di parlare delle infiltrazioni mafiose nel nord-est, un tema di estrema attualità”.

Lo sceneggiatore Andrea Purgatori, invece, ha apprezzato il fatto che la serie sia stata girata interamente in Italia: “in questo modo e’ possibile migliorare la qualità del prodotto”, ha detto.

La forza di “Un caso di coscienza” sta in storie forti e personaggi che ormai sono conosciuti dal pubblico, capace di appassionarsi alle vicende di Rocco e dei suoi colleghi grazie anche all’attenzione alla realtà italiana. Raiuno crede molto in questa fiction, tanto da collocarla la domenica sera, quando la rete punta sulle serie tv per avvicinare il pubblico che scappa dai posticipi.

[Dichiarazioni prese da AdnKronos]