Home Notizie Lando Buzzanca: “Ma quale suicidio! Mi sono tagliato con un bicchiere”

Lando Buzzanca: “Ma quale suicidio! Mi sono tagliato con un bicchiere”

“Possono dire e scrivere quello che vogliono, ma io mi sono tagliato con un bicchiere d’aranciata dentro la vasca da bagno”: nessun suicidio per l’attore, impegnato sul set de Il Restauratore 2.

pubblicato 9 Agosto 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 15:45

Ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso, ma oggi Lando Buzzanca dà al Corriere della Sera la sua versione di quanto accaduto due giorni fa, quando è stato ricoverato in ospedale per dei tagli che hanno subito fatto ‘gridare’ al suicidio con tanto di ‘biglietto di addio’ propagandato dalle agenzie di stampa

Un’ipotesi scartata subito dal fratello dell’attore, che ha subito smentito la notizia, e ora ci pensa proprio Buzzanca a smontare una per una le ‘bufale’ circolate in queste ore sul suo conto.

Partiamo dai fatti: cosa è successo davvero due giorni fa a casa Buzzanca?

“Avevo lavorato tutta la giornata fino a tarda sera. Ho trascorso una notte insonne. La mattina mi sono alzato all’alba e, per rilassarmi, ho deciso di non farmi la doccia ma un bagno disteso nella vasca. Mi sono portato un bicchiere di aranciata fresca. Forse mi sono disteso troppo, i riflessi si sono allentati. Il bicchiere è scivolato dal bordo della vasca e mi sono ferito per raccoglierne i pezzi che rischiavano di ferirmi anche peggio… E poi non so… devo aver perso i sensi…”.

In pratica un incidente domestico. Niente a che vedere con la decisione di togliersi la vita perché senza lavoro, come paventato nel presunto biglietto d’addio che secondo le agenzie sarebbe stato ritrovato sul comodino, ma non è mai realmente esistito. L’attore è, invece, impegnato sul set de Il Restauratore 2, sequel di una delle serie più popolari degli ultimi anni, di cui va orgoglioso:

“Ma figurati se uno si suicida mentre sta lavorando a un progetto di otto puntate in tv! Fra l’altro, questa nuova serie del Restauratore sta venendo meglio della prima”.

Altra leggenda da sfatare, quella che vuole Buzzanca in crisi con la memoria:

“Vorrei vedere gli altri a recitare in maniera decente con i copioni che vengono cambiati in continuazione: per un solo episodio ne scrivono una tonnellata! Io mi preparo sul primo che mi danno, arrivo sul set e me ne danno un altro perché hanno cambiato le battute. Mi preparo sul secondo, torno in scena e me ne danno un terzo, perché è ricambiato tutto. È una catena di montaggio! Una gabbia di matti! Devi lavorare senza pensare ed è gravissimo. Certo, ci sarebbe l’ausilio del gobbo, ma per carità! Non mi piego a recitare in quel modo”.

Certo, un set ad agosto non è mai una passeggiata di salute, specie se hai un carattere forte e deciso a far valere le proprie posizioni anche in merito alla sceneggiatura della fiction che stai interpretando: Buzzanca confessa, infatti, di non essere d’accordo sull’introduzione di un certo personaggio nella serie e di averne discusso con gli autori e rivendica il suo modo di recitare, parlando di sé in terza persona (“Buzzanca si cala nel personaggio, lo interpreta, lo sente dentro di sé, si immedesima nel ruolo, alla Strasberg“). Ma in ogni caso, nulla di quanto accaduto sul set ha a che vedere con l’incidente occorso mercoledì 7 agosto.

“Possono dire e scrivere quello che vogliono, ma io mi sono tagliato con un bicchiere d’aranciata dentro la vasca da bagno”,

ribadisce Buzzanca è fermo nel respingere al mittente ogni tipo di fantasia su un suo presunto suicidio, anzi pensa ai prossimi progetti, visto che gli hanno proposto il ruolo di un nonno e di un commissario. Ma lui vorrebbe raccontare “la storia di un violinista, che ha fatto tanti sacrifici per diventare il migliore e, dopo tanti successi, viene messo da parte perché è diventato vecchio”.

Certo, un personaggio che sembra nascondere o sublimare la paura della vecchiaia, male di cui però Buzzanca dice di non soffrire:

“Non mi fa paura la morte, temo solo la malattia. La vecchiaia? Ma se mi danno vent’anni di meno! L’attore Rodrigo Guirao Diaz, come me in Terra ribelle, disse ‘Buzzanca acchiappa più donne di me!'”.

Il ‘merlo maschio’ non si smentisce. Ad maiora.