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Fardelli di Italialand

La prima puntata del nuovo spettacolo di Maurizio Crozza

pubblicato 23 Maggio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 04:34


Fardelli di Italialand
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Fardelli di Italialand è in onda in questo momento su La7. E Maurizio Crozza propone, in maniera allargata, un collage di quel che ha già mostrato nelle sue performance pre-Ballarò e del suo Italialand – Nuove attrazioni, declinato in versione “tecnica”. Tecnica nel senso che, nel frattempo, è arrivato Mario Monti, che il comico genovese continua a raffigurare come un robot.

Forse non tutte le battute saranno dirompenti, ma non si può negare una cosa: la narrazione tragicomica dell’Italia che propone Crozza è un magma informe che il comico riesce a mettere insieme in uno spettacolo che funziona, che strappa risate e applausi ma che, soprattutto, ahimé, suscita indignazione. Sì, perché tutte le vicende di cui si parla in Fardelli di Italialand, le dichiarazioni dei politici, le loro facce, le notizie che riguardano l’Italietta peggiore, prese singolarmente sono anche tollerabili, perché uno le diluisce con tutto il resto della sua giornata. Messe tutte assieme, mescolate sapientemente in questo bignami dell’Italia contemporanea, invece, dipingono un quadro talmente tragico, talmente fosco, che la risata lascia subito spazio a quel sentimento che ti rimescola gli acidi dello stomaco e solletica l’ulcera – e se non ce l’hai, rischia di fartela venire.

Non è certo un difetto. Anzi. Quel che mi chiedo è: arriverà, il messaggio di Crozza? E a chi? Chi sarà il pubblico-tipo di questo spettacolo? Persone consapevoli? Persone inconsapevoli? Gente che ha voglia di indignarsi? Lo so, non c’entra molto con la messa in onda, ma della capacità di Crozza di condensare in un tic linguistico, in una caricatura, in una rivisitazione di questo o quel personaggio, in un’espressione, la realtà contemporanea, ho già detto molto.

E allora mi piaceva pensare a come sarà, questo pubblico a casa che va a cercarsi il comico su La7. Un pubblico che sorride, o magari ride a denti stretti. E mentre ride, forse, si indigna. Poi, però, spegne la tv e ritorna alle sue attività di sempre, e quell’indignazione se la tiene lì, oppure prova a fare qualcosa per cambiare il mondo in cui vive? Questo non lo posso sapere. Lo può sapere il pubblico di cui sopra. Crozza, almeno, prova ad accendere la miccia del pensiero critico. E lo fa in maniera durissima quando dice

«Schettino è la metafora di questo paese. Siamo pieni di persone incapaci che siedono ai posti di comando».


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La7Maurizio Crozza