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Ombrelloni – Flavio Furno è Sandro: l’intervista di TvBlog

Arriva oggi su Rai2 e sul web Ombrelloni, la nuova sit-com che ci farà compagnia per tutta l’estate. Flavio Furno è uno dei protagonisti e ci ha raccontato questa avventura.

pubblicato 29 Luglio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 16:11

Oggi alle 12 su Rai.tv è partita Ombrelloni, la serie estiva che racconta vizi e virtù degli italiani al mare in soli 7 minuti a puntata. Si tratta di un nuovo esperimento della Rai, che proporrà gli episodi di questa sit-com la mattina on line, per gli amanti delle web-series, e la sera su Raidue, alle 21. Dal lunedì al venerdì, fino al 6 settembre, potremo seguire le avventure dei nove personaggi alle prese con le vacanze in uno stabilimento balneare. Tra loro c’è Sandro, il classico ‘vitellone da spiaggia’ sempre alla ricerca di un’avventura, interpretato da Flavio Furno, giovane e promettente attore che abbiamo già incontrato in occasione di un’altra web-serie, Kubrick – Una storia porno. Abbiamo chiesto a Flavio di raccontarci questa nuova esperienza televisiva, approfittandone anche per fargli qualche domanda su 1992, la serie tv di Sky Cinema che vedremo in autunno e nella quale anche lui ha recitato.

Tu non sei nuovo a esperienze con le web series ma in questo caso è diverso, visto che andrete in onda contemporaneamente in rete e in tv. Hai riscontrato qualcosa di diverso ora, rispetto alle tue esperienze precedenti per il web?

La sensazione interna è quella di aver partecipato ad un prodotto per la televisione. Gli sceneggiatori hanno trovato un’intelligente mediazione tra un linguaggio che fosse adatto al pubblico televisivo, più trasversale, ma anche a quello del web, più giovane e fresco. Ovviamente abbiamo dovuto tenere presente il fatto che verrà trasmessa alle nove di sera, in fascia protetta!

Credi che questo esperimento di Rai2 possa essere vincente? La televisione e i telespettatori sono pronti a questa novità?

Tutto sommato la Rai ha prodotto in passato altre sit-com. Quello che c’è di diverso in “Ombrelloni” è il contenitore, quello della spiaggia, che dà molti spunti divertenti per raccontare i difetti degli italiani di tutte le età. E poi il fatto che ci siano insieme ad attori già collaudati volti nuovi per il pubblico Rai, che spero imparerà a conoscere e apprezzare.

Il prodotto è destinato a un target giovane o puntate a conquistare un’ampia fetta di pubblico?

Ci auguriamo che possa diventare un piacevole appuntamento per tutta la famiglia, durante l’estate.

In cosa consiste l’originalità di Ombrelloni?

La sceneggiatura è molto divertente, il ritmo è veloce e gli attori sono bravi. Non so se siano veri elementi di originalità, di sicuro li considero un valore aggiunto. E poi ci siamo divertiti tantissimo a girare insieme agli altri attori e al regista (Riccardo Grandi) e si spera che il pubblico percepisca tutto questo.

Tu interpreti Sandro, il classico “playboy da spiaggia”. Quali sono le caratteristiche di questo personaggio che ti piacciono di più e che speri possano conquistare il pubblico?

Sandro è fondamentalmente un superficiale, un “cazzaro” che però gioca a fare il “figo”. Non ho ancora capito quanto ci si senta veramente. È in eterna competizione con Luca, con il quale condivide sopratutto gli innumerevoli “due di picche” da parte di Flavia.

Ombrelloni è girata negli studi Rai di Napoli, quindi ti ha dato anche la possibilità di tornare a lavorare a casa, nella tua città. Vantaggio o svantaggio?

È stato bello ritornare nella mia città anche se non sono tornato a casa, purtroppo. Abbiamo avuto pochissimo tempo libero, ma sono riuscito a ritagliarmi uno spazio per far scoprire Napoli ai miei compagni di lavoro. Ovviamente hanno apprezzato!

Prossimamente ti vedremo anche nella serie televisiva di Sky Cinema 1992. Un progetto importante del quale, immagino, andrai molto fiero. Ci puoi raccontare qualcosa del tuo personaggio?

Roberto Fenati è un poliziotto che, insieme a Venturi (Alessandro Roja), Pastore (Domenico Diele) e Scaglia (Giovanni Ludeno), lavora all’interno della Procura di Milano affiancando Di Pietro nel corso delle indagini. Si tratta di un ruolo piccolo ma in un progetto importante che spero avrà il successo che merita.

Conservi un ricordo in particolare dell’esperienza su quel set? Ti ha arricchito professionalmente e come?

Ho riscontrato una professionalità grandissima da parte di tutti. Giuseppe Gagliardi, il regista, ha un’attenzione e una cura del dettaglio ammirevoli. Una bellissima esperienza della quale conserverò anche un ricordo meno piacevole: il numero di sigarette che siamo stati costretti a fumare! Perché nel 1992 si poteva fumare anche in ufficio!

Ringraziamo Flavio e Alberto Capone della Quattro P che rappresenta l’attore.