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La RAI regola l’access prime time

A partire da lunedì 11 dicembre la prima serata della RAI inizierà al più tardi alle 21:10. Proprio oggi abbiamo segnalato l’iniziativa Stop alle 21:05, e, quando si dice il tempismo, ecco spuntare la notizia – segnalata da diversi lettori, che ringraziamo – che riguarda da vicino il problema sollevato dai promotori dell’iniziativa. La linea

14 Novembre 2006 10:29

A partire da lunedì 11 dicembre la prima serata della RAI inizierà al più tardi alle 21:10. Proprio oggi abbiamo segnalato l’iniziativa Stop alle 21:05, e, quando si dice il tempismo, ecco spuntare la notizia – segnalata da diversi lettori, che ringraziamo – che riguarda da vicino il problema sollevato dai promotori dell’iniziativa.
La linea generale del nuovo atteggiamento RAI rispetto alle fasce serali del proprio palinsesto era già stata tracciata nel C.d.A. del 18 ottobre, su indicazione del direttore generale Claudio Cappon. Si tratta di (cit.)

prime iniziative di riqualificazione dell’offerta e di rinnovamento dei linguaggi, più differenziati rispetto all’offerta commerciale e con formule innovative capaci di dare risposte alle tante domande inevase del pubblico televisivo.

Traduciamo in fatti, con i nuovi orari di partenza del prime time RAI:
Raitre: ore 21
Raidue: ore 21:05
Raiuno: ore 21:10

Altre misure riguardano inoltre l’inizio della seconda serata, che dovrà iniziare rigorosamente alle 23:10, a partire dal 1° gennaio 2007.
Questo significa che gli sbrodolamenti à la Isola dei Famosi saranno rigorosamente banditi. Frenate i mugolii, suvvia: programmi da due ore, più veloci, più freschi: toccherà inventarsi nuove formule di racconto e di sintesi (sempre siano lodate le Lezioni Americane di Italo Calvino). E’ un tentativo di regolarizzare quel flusso di post-televisione che, a giudizio di chi scrive, ha di certo contribuito al processo di allontanamento del pubblico dalla televisione generalista.
E gli ascolti? In RAI fanno sapere che si mette in conto un contraccolpo, visto che Mediaset non ha adottato – nè sembra avere in programma – misure analoghe. Ma pazienza. Qui si plaude.