Home Rai 4 Fisica o chimica – Libero fa arrabbiare Freccero per l’intervento di Lorenza Lei. Qui si è contro la censura (su Rai4)

Fisica o chimica – Libero fa arrabbiare Freccero per l’intervento di Lorenza Lei. Qui si è contro la censura (su Rai4)

La serie di Rai 4 viene definita porno dal quotidiano, Lorenza Lei la sposta in seconda serata e il direttore si incazza al telefono.

pubblicato 15 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 06:13


E’ strano, e al tempo stesso “educativo”, assistere dall’esterno a qualcosa che spesso a TvBlog tocca ciascuno di noi redattori. In sintesi, mi riferisco al polverone scatenato da un articolo di Francesco Borgonovo sul quotidiano Libero. Il giornalista ha calcato la mano sull’alto tasso di scene di sesso promiscuo e di droga presenti nel telefilm Fisica o chimica, definendole inappropriate per un daytime e invocando puritanamente Lorenza Lei per ripulire il servizio pubblico (era già intervenuto l’Aiart, senza risultato).

A quanto pare, detto fatto: da una telefonata tra lo stesso Borgonovo e Carlo Freccero si apprende che il Dg Rai ha effettivamente chiesto, dopo la lettura dell’articolo, lo spostamento della serie in seconda serata. La vera caduta di stile di Libero, molto più della pubblicazione dell’articolo, sta nell’aver divulgato questa telefonata sul sito.

Era una telefonata privata, non il nastro di un’intervista, e si è rivelata una bruttissima vendetta verso Freccero, notoriamente di animo fumantino nel difendere le sue idee. Per chi volesse recuperarla volano parole così forti che costringe persino noi a “censurarle”. Ve ne riportiamo uno stralcio:

Fisica o chimica
Fisica o chimica
Fisica o chimica
Fisica o chimica

“Complimenti, mi fai togliere Fisica o chimica al mattino, ti faccio i complimenti per il tuo articolo di merda. Lei fa il suo lavoro. Io racconto allora Libero cosa fa. Lei è un censore. Lei troverà una persona che gli fa il c… così. La serie è pedagogica, cretino. Lei, purtroppo, non è un esperto di televisione. (…) Non ho bisogno dei suoi complimenti. Io ho la pubblicità, ho i clienti. Me ne frego di lei. Racconterò del suo direttore che mi chiama quando vuole fare un programma (…) Il digitale non è la Rai, non è Don Matteo. A Mediaset sono impazziti per Rai 4 perché gli faccio il culo tutti i giorni (…) La Lei ora fa il culo perché devo togliere questa serie. C’ho più spettatori io che Libero di lettori. Fate articoli indecenti di pornografia. E poi fate chiudere Santoro e Luttazzi, ma mettete le foto delle ragazzine nude. Siate laici, non prendete ordini dai cardinali (…) Occorre sentire tutti i pubblici. Rai4 non ha questa funzione. Io mi vendicherò. Sarà sangue e sangue scorrerà”.

Toni minatori, ma da cui traspare sicuramente un Freccero eroico nel contrastare le ipocrisie che ammantano il mondo della tv. L’unico errore che attribuirei al direttore di Rai 4 sta in un equivoco che spesso riguarda anche noi di TvBlog. Ogni volta che esprimiamo una critica o una perplessità si è convinti che siamo stati imbeccati dai poteri forti e nessun addetto ai lavori ha fiducia che quanto scritto sia “solo” un’opinione personale, che non c’entra neanche col direttore.

Per il resto, io sono quello che si è preso da Gerry Scotti, in televisione, del perbenista. Il conduttore, a quanto pare risentito da una mia critica in cui gli davo dell’ingrifato a Money Drop, “si è vendicato” invitando il pubblico di Rai 3 a “cercarmi e perseguitarmi” seppur scherzosamente (il che, caro Borgonovo, è un po’ diverso dai routinari insulti telefonici di chi legge una critica al suo lavoro e ti aggredisce per difenderlo).

Quindi penserete io sia del partito che Fisica o chimica sia davvero scandaloso e andasse spostato. Invece no, non solo sono un estimatore della serie ma condivido la teoria del “contesto” di Freccero. Fisica o chimica sarebbe una sera inappropriata nel pomeriggio di Rai2 o Italia1, con una tradizione serial-familiare più trasversale e quindi controllata. Ma Rai 4 è un’altra cosa, non ti ci trovi per caso e chi la guarda ha già una visione più ampia della tv, come della realtà. Come da Gerry Scotti non mi aspetto l’ammiccamento, dall’unica rete Rai veramente di tendenza e coraggiosa non mi aspetto la censura.

Rai 4