Home Notizie Rudy Zerbi e il passato Demenziale (video)

Rudy Zerbi e il passato Demenziale (video)

La rete rispolvera degli scheletri nell’armadio inquietanti del giudice di Italia’s got Talent.

9 Febbraio 2012 12:37

Che Rudy Zerbi avesse un passato a dir poco goliardico non è un mistero. Per uno che è stato preso in giro per anni dalla Gialappa’s, prima di diventar il miglior Amico di Maria (dopo Garrison che se no si offende), è il minimo. Peccato che qualche giorno fa il nuovo web-canale tv del quotidiano Libero abbia rispolverato uno scheletro nell’armadio pazzesco sul suo conto.

A quanto pare il tanto esigente prof di Amici e giudice di Italia’s got talent, che rivendica un passato da ex discografico della Sony, si è cimentato a sua volta con la musica con esiti piuttosto discutibili. Era il 1991 (aveva 22 anni, oggi ne ha 43 da poco compiuti), quando il figlio di Davide Mengacci si presentava nella sala comunale di Novate Milanese al Festival del Demenziale.

Era nientemeno che il frontman del gruppo Thoeni e i Vigliacchi del liscio. In quell’anno presentava il brano ‘Ladro a chi’ sulla cleptomania, dopo aver vinto l’edizione precedente del Festival con “Loreto”, che narrava di una coppia scoppiata perché lei impone al fidanzato la presenza di un criceto rompiballe.?Come riportato su Youtube, “il trio sul palco comprendeva, oltre al noto ex discografico, Gianluca Barezzi, oggi giornalista, e Vittorio Cilimbini, esecutivo in una importante azienda lombarda”.?

Dopo il salto, vi proponiamo altri tre video, ovvero l’esecuzione di altri due brani inediti, ‘Diretto’ e ‘Bulloni’ (che Zerbi lancia sul pubblico!), e una traduzione letterale della canzone dei Beatles “Eleanor Rigby”, dal gruppo stravolta in “Giocando a Rugby”.

A quanto pare Zerbi avrebbe inciso, sempre nel 1991, all’Hammill Studio di via Casoretto a Milano (oggi Real Sound) un brano dal curioso titolo “Se tu fossi un’autoradio ti amerei di più”, mai pubblicato.

E’ vero che Zerbi riproporrà i suoi grandi successi sul palco di Italia’s? Ci contiamo, eh, anche perché così la sua repressa voglia di visibilità personale è finalmente confermata.