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Michele Misseri anche a Porta a porta. E’ ora di dire basta!

Michele Misseri ospite a Porta a Porta. La trasmissione cerca di spacciare per esclusiva l’ospitata

pubblicato 19 Ottobre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 02:41


Michele Misseri in esclusiva a Porta a Porta, si legge in un comunicato stampa diramato dalla Rai. Un comunicato che sembra una barzelletta: quale sarebbe l’esclusiva, visto che Michele Misseri è in onda a tutte le ore e su tutte le reti (domenica era collegato in diretta con Domenica Cinque, tanto per dirne una)? Riportiamo interamente il comunicato:

A Porta a Porta, in onda mercoledì 19 ottobre dalle 23.15 su Rai1, Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana (Ta) scomparsa il 26 agosto e ritrovata morta in una cisterna, racconterà in esclusiva la sua verità. Nella trasmissione condotta da Bruno Vespa, inoltre, gli ultimi sviluppi del processo

Attenzione, cari lettori, perché Misseri racconterà la sua verità. Che abbia aspettato l’intervista di Bruno Vespa per raccontare come sono andate veramente le cose? Che da un anno a questa parte si sia inventato versioni su versioni in attesa che Bruneo (cit. da Dagospia) lo volesse come ospite nella sua trasmissione?

Perdonerete l’ironia, ma l’ennesima ospitata di Misseri ha gettato la sottoscritta nello sconforto. Uno sconforto derivato da mesi di cronaca nera continua e da un servizio pubblico sempre più scarso. Mi chiedo come sia possibile che le nostre reti facciano a gara per avere in studio o in collegamento un uomo che da mesi si proclama colpevole di omicidio; una persona che per rendere credibile ciò che dice, mima le circostanze dell’assassinio di una ragazzina, raccontandone i particolari più macabri.

Mi chiedo per quale motivo i vertici Mediaset e Rai – soprattutto questi ultimi, visto che si tratta della tv di stato, finanziata dai poveri cittadini – si rendano complici di cotanto scempio senza riuscire a dire basta. E la cosa più assurda è che oramai nemmeno più gli ascolti giustificano le tante ore di cronaca nera sul piccolo schermo. Lo si è visto anche domenica, quando entrambe le ammiraglie si occupavano contemporaneamente del delitto di Avetrana.

Giletti e Brachino hanno forse fatto il botto? Non particolarmente, come oramai non fanno più ascolti eclatanti – anzi, tutt’altro – i vari contenitori che quotidianamente si occupano dei casi che ormai tutti conosciamo a memoria. La morbosità dello spettatore è stata soddisfatta ancor più del necessario ed è giunto il momento di smetterla sul serio.

E i signori che stanno ospitando Misseri nelle proprie trasmissioni dovrebbero farsi una domanda: se le persone vanno considerate innocenti fino a prova contraria, un uomo che si autoproclama assassino come dovrebbe essere considerato (valutazioni strettamente personali a parte)?