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Gerry Scotti: “Money Drop forse non andrà in prime time. Ma non invidio Bonolis”

Il conduttore a ruota libera alla vigilia della nuova edizione di Io Canto

pubblicato 14 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:39


Gerry Scotti rilascia le ennesime dichiarazioni interessanti nel giro degli ultimi mesi. Prima era stata la volta del settimanale Oggi, in cui si era espresso in materia di tv del dolore, poi – in copertina su Tv Sorrisi e Canzoniaveva replicato alle polemiche sui bambini in tv, difendendo manco a dirlo il suo Io Canto.

Il talent show riparte domani su Canale5, con ospiti Al Bano e Marcella Bella (contrattualizzati per Baila), Sabrina Ferilli in promozione per Anna e i Cinque e Gloria Guida. Sui meriti della trasmissione Scotti è tornato quest’oggi in un’intervista a Paolo Scotti de Il Giornale:

“Io Canto è un vero programma nazionalpopolare, è trasversale. Esporre dei bambini di 6 anni, forse, è davvero un po’ troppo (la maggioranza, ora, ha dai 12 ai 16 anni, ndr). Inoltre a quell’età cambiano presto la voce, e puntando noi a mantenere le nostre piccole star lungo varie edizioni, preferiamo averle più mature”.

In un’intervista all’Ansa, invece, ha commentato la sovrapposizione con Ti lascio una canzone:

“Questo tipo di talent è vivo e vegeto. Quando la gente si sarà stancata ci staremo già occupando d’altro. Il nostro compito è anche prevenire il senso di nausea. Piuttosto dovreste chiedere a chi è nella stanza dei bottoni perché noi e Ti lascio una canzone non ci siamo messi d’accordo. Sarebbe auspicabile trovare delle stagionalità diverse. Ma non spetta a noi, non abbiamo potere decisionale nel palinsesto. Non vorrei averlo, altrimenti avrei scelto un’altra carriera. Io faccio il presentatore”.

Sempre sulle pagine del quotidiano Il Giornale, Scotti ha risposto per la prima volta sulla presunta rivalità con il collega Paolo Bonolis, che gli ha di fatto “soffiato” il presidio del preserale. Il conduttore smentisce che l’avvicendamento lo abbia preoccupato:

“Erano anni che chiedevo un ricambio! Il Milionario ha tenuto per una decade: ci voleva finalmente un conduttore con caratteristiche diverse, anzi opposte, alle mie. E chi meglio di Bonolis? D’altra parte mica gli ho fatto un favore, a Paolo. Oggi il preserale è una patata bollente. E’ come se gli avessi detto: caro Paolo, ti regalo una meravigliosa villa sul lago. Ma devi ristrutturarla completamente. Affari tuoi, non t’invidio”.

Di una cosa, però, Gerry sembra dispiaciuto. Pare che Canale5 non sia più sicura di testare Money drop in prima serata, che avrebbe visto il ritorno in quella fascia del classico quiz:

“Avevo accettato di farlo proprio per questo. Ma ora ho il sentore che Donelli, direttore di Canale5, e Salem, responsabile dell’intrattenimento Mediaset, possano trasformare quello stesso materiale in un paio di settimane di preserale. Un po’ mi dispiacerebbe. Ma, com’è che si dice? Ubi maior minor cessat”.

Di nuovo all’Ansa, invece, Scotti sembra non escludere del tutto gli speciali in prime time:

“Verranno confezionate anche alcune prime serate per lanciarlo. Ma non so quando useranno gli speciali della sera, è ancora troppo presto. Lo deciderà il direttore di rete”.

In merito al ritorno anticipato di Italia’s got Talent, Scotti ha commentato sul Giornale il suo rapporto con Maria De Filippi:

“Siamo le due facce della stessa medaglia: lei col suo piglio, io con la mia bonomia. E insieme funzioniamo benissimo. Anche per Lo show dei record sono stato chiarissimo: lo faccio a modo mio, senza tutte quelle schifezze. E’ diventato uno show per famiglie”.

Infine, il presentatore smentisce di aver espresso dubbi sulla conduzione aggressiva di Insinna nella sua Corrida:

“Io non esprimo dubbi sulla mia, di conduzione, si figuri su quella degli altri! E poi il primo a fare il nome di Insinna sono stato proprio io. Avevamo solo delle perplessità, io e la De Filippi, che Mediaset mandasse in onda nella stessa stagione due programmi ‘cattivi’ come La Corrida e Italia’s Got Talent”.

E’ proprio il caso di dirlo: quando c’è di mezzo lo zio Gerry “avanti un altro”… programma. Lui si definisce, non a caso, un “pilota collaudatore”.