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Figuraccia di Christina Aguilera al Super Bowl: sbaglia l’inno nazionale

L’emozione di cantare davanti a oltre 100 milioni di persone può giocare brutti scherzi. E lo sa bene Christina Aguilera, artista famosa in tutto il mondo, che da oggi può “vantare” nel suo curriculum anche una figuraccia davvero indimenticabile. La Aguilera era stata scelta per aprire l’evento sportivo dell’anno, il 45esimo Super Bowl (per la

7 Febbraio 2011 09:56

L’emozione di cantare davanti a oltre 100 milioni di persone può giocare brutti scherzi. E lo sa bene Christina Aguilera, artista famosa in tutto il mondo, che da oggi può “vantare” nel suo curriculum anche una figuraccia davvero indimenticabile. La Aguilera era stata scelta per aprire l’evento sportivo dell’anno, il 45esimo Super Bowl (per la cronaca, vinto dai Green Bay), ma qualcosa è andato storto.

Dopo pochi secondi dall’inizio dell’inno nazionale americano, tra un gorgheggio e l’altro, anziché cantare “O’er the ramparts we watched, were so gallantly streaming“, la Aguilera ha mischiato due frasi – una delle quali cantata un paio di secondi prima -, creando “What so proudly we watched at the twilight’s last reaming“.

Boato del pubblico, che evidentemente l’inno nazionale americano lo conosce meglio della cantante. La Aguilera però ha continuato a cantare come se nulla fosse, scusandosi in un secondo momento davanti alle telecamere delle tv americane. Prima della Aguilera, un “incidente di percorso” era capitato a Janet Jackson, che aveva “scapezzolato” in diretta televisiva mentre cantava l’inno americano nell’esibizione tra un tempo e l’altro.