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Stasera che Sera sdogana il trash intellettuale: rissa tra il Premio Strega e il sindaco Buonanno

Se la prima di Stasera che Sera era la nuova frontiera del reality, la seconda è pacchianata tricolore come extrema ratio anti-soppressione. Pur di risollevarsi dal flop, senza incorrere in accuse di tv volgare incoraggiate da Busi, la d’Urso prova a risorgere dalle ceneri trincerandosi dietro l’intellighenzia. Poco fa abbiamo, così, assistito a una rissa

pubblicato 16 Gennaio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 09:28


Se la prima di Stasera che Sera era la nuova frontiera del reality, la seconda è pacchianata tricolore come extrema ratio anti-soppressione. Pur di risollevarsi dal flop, senza incorrere in accuse di tv volgare incoraggiate da Busi, la d’Urso prova a risorgere dalle ceneri trincerandosi dietro l’intellighenzia. Poco fa abbiamo, così, assistito a una rissa incredibile, che la nuova formula del programma (un Vieni Via con me ca’ pummarola in coppa) ha aizzato sin dall’inizio della puntata.

Canale 5, infatti, ha pensato bene di aprire le porte a scrittori e grandi firme della cultura italiana per farle sminuire da collegamenti paesani e sindaci bislacchi. Col pretesto di bruciare la festa all’Italia che avevano in serbo Vespa e Baudo, abbiamo assistito a un valzer di stereotipi del più classico degli antagonismi, Nord Vs Sud. In questo contesto, poco prima delle 23.00, il Premio Strega Antonio Pennacchi è insorto contro il sindaco Gianluca Buonanno, reduce dal bis di Waka Waka in versione Let’s Dance:

“Lei crede che abbiano chiamato cinque intellettuali per stare a sentire solo un somaro?”.

Stasera che sera – rissa tra Pennacchi e Buonanno
Stasera che sera - rissa tra Pennacchi e Buonanno
Stasera che sera - rissa tra Pennacchi e Buonanno
Stasera che sera - rissa tra Pennacchi e Buonanno
Stasera che sera - rissa tra Pennacchi e Buonanno

Il sindaco di Varallo si è alzato dal suo posto – era seduto accanto a Mastella – con l’intento di aggredire lo scrittore, a suo dire portavoce della tipica puzza sotto al naso della persona di cultura. La d’Urso li ha fermati in modo imbarazzante:

“Io mi inginocchio davanti all’intellighenzia, ma chiedo rispetto per un altro essere umano”.

Tra i due, poi, si è tutto concluso a tarallucci e vino, con una ridicola stretta di mano che ha visto entusiasta la conduttrice.

E’ il trash d’autore l’unica via di uscita? Tutto si può dire, tranne che Barbarella non sia dalle mille risorse. Chi pensava che Un due tre… stalla fosse il punto di non ritorno della sua carriera si era decisamente sbagliato.