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Ulisse – Il piacere della scoperta, su Rai 3 sei nuove puntate con Alberto Angela

Sei nuove puntate per Ulisse – Il piacere della scoperta, da stasera sabato 13 aprile alle 21.30 sempre su Rai 3.

pubblicato 13 Aprile 2013 aggiornato 2 Novembre 2020 09:52

Nuovo ciclo di puntate per Ulisse – Il piacere della scoperta, ormai immancabile appuntamento del palinsesto di Rai 3 che torna da questa sera, 13 aprile 2013, nel prime time del sabato per la gioia di quanti sono stufi di giovani talenti e vip irriducibili.

Sono dodici in tutto le puntate preparate per la nuova edizione di Ulisse, sei destinate alla Primavera – e che accompagneranno il pubblico fino al 18 maggio (salvo variazioni) – e altre sei per ora in ‘frigo’ e pronte per il menu autunnale della rete. Di fatto avevamo lasciato Angela lo scorso Autunno tra i bambini di Antonella Clerici e la posta della De Filippi e lo ritroviamo in primavera contro Milly Carlucci e la ‘highlander’ Maria De Filippi. Certe cose non cambiano mai.

Stasera si parte dall’Australia, “Il continente delle sfide”, come recita il sottotitolo: un continente scoperto da appena 250 anni circa grazie all’esploratore James Cook, un microcosmo che condensa in se città ipertecnologiche e foreste impenetrabili, come quelle che caratterizzano il Kakadu National Park, tra i luoghi protagonisti di stasera, con la sua inconfondibile fauna di canguri e koala. Una terra ricca e misteriosa, con un ‘cuore di roccia’, l’Ayers Rock che troneggia nel mezzo dell’Australia ed è un luogo sacro per gli aborigeni. Già, gli aborigeni: come la flora e la fauna, anche l’antropizzazione del continente ha specificità proprie che Ulisse cerca di esplorare. Basta che poi non si finisca come Corrado Guzzanti e ‘l’abboriggeno’…

Scherzi a parte, la serie di Ulisse di questa Primavera 2013 procede con un viaggio tra i principali vulcani del mondo, da quelli delle Hawaii al nostro Etna, col qualche si ‘chiude’ il segmento ‘dedicato’ all’esplorazione geografica. Terza e quarta puntata di sapore storico con uno sguardo dei costumi amorosi nell’antica Roma, tema oggetto dell’ultimo libro di Angela e non proprio inedito per Ulisse, ma questa volta declinato grazie ai classici di Ovidio, Catullo, Giovenale, Marziale e a una visita al Gabinetto Segreto del Museo Archeologico di Napoli; dall’Antica Roma si va poi alla splendente Versailles di Luigi XV.

Ultimi due appuntamenti, quindi, alla scoperta dell’essere umano, prima con un’esplorazione antropologica sui riti di passaggio tra l’adolescenza e l’età adulta, quel superamento della ‘linea d’ombra’ che segna (o almeno ‘segnava’) l’ingresso dei giovani nel mondo dei ‘grandi’, che le diverse culture hanno celebrato – e continuano magari a simboleggiare – in maniera diversa. Quindi conclusione incentrata sui nostri cinque sensi: vista, olfatto, udito, tatto, gusto sono al centro della nostra conoscenza e delle nostre potenzialità interpretative della ‘realtà’, ma vedremo anche quanto ci si possa fidare delle nostre percezioni.

Il menu, come sempre, è costruito per coprire interessi di varia natura: fuori dai soliti discorsi sul potere della divulgazione e l’importanza di un’offerta ‘educativa’, resta il fatto che Ulisse – Il piacere della scoperta è un prodotto ben fatto e ben confezionato, che mantiene ancora lo stile documentaristico ‘all’italiana’, resistendo agli schemi un po’ troppo mordi e fuggi dell’offerta seriale di matrice anglosassone.

C’è in giro molta imitazione, molta approssimazione. In fondo la tv è come un’edicola: accanto a riviste serie  trovi anche tanta paccottiglia. Sta alla capacità di giudizio del singolo distinguere le cose serie da quelle improvvisate…

spiega Alberto Angela a chi gli chiede se ormai il pubblico non sia ‘sommerso’ da un certo tipo di tv ‘doc’. La risposta di Angela ha il sapore di una massima di Lapalisse, ma mai come di questi tempi sembra lontana anni luce dai comportamenti degli essere umani…. E sembra arrivare da un’altra era geologica anche la ‘spiegazione’ che Alberto Angela dà al longevo successo di Ulisse, da 13 anni in tv:

L’importante è stabilire con il telespettatore un rapporto onesto. Il pubblico deve capire che tu non menti. Deve potersi fidare di te. Per fortuna il tempo in questo è galantuomo: il pubblico finisce sempre per riconoscere la qualità.

Sicuro che questa massima valga anche oggi? Beh, Ulisse è un mondo a parte, in ogni caso, con ritmi propri, taglio proprio, modalità narrative proprie: chi ha voglia di trovare ‘un vecchio amico’ può sintonizzarsi su Rai 3 alle 21.10. Buona serata.