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Fermiamo le ragazze del “calippo e ‘na bira”

Se è vero che 15 minuti di celebrità li possono avere tutti, è anche vero che per molta gente 16 minuti sono già troppi. E le ragazze del “calippo e ‘na bira” hanno già rotto gli zebedei. Quanta scurrilità!, penserà qualcuno. Ma se vogliamo parlare di loro, dobbiamo diventare dei borgatari – attenzione, non coatti,

pubblicato 25 Settembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 12:29


Se è vero che 15 minuti di celebrità li possono avere tutti, è anche vero che per molta gente 16 minuti sono già troppi. E le ragazze del “calippo e ‘na bira” hanno già rotto gli zebedei. Quanta scurrilità!, penserà qualcuno. Ma se vogliamo parlare di loro, dobbiamo diventare dei borgatari – attenzione, non coatti, perché i coatti sono quelli che “se litigano”, mentre i borgatari sono gente “der popolo” – e un pochino di volgarità è certamente consentita.

Riassunto delle puntate precedenti. Romina Olivi e Debora Russo sono due quindicenni romane che, intervistate per caso da SkyTg24 in estate sul litorale di Ostia, diventano protagoniste involontarie di un video tormentone che per settimane catalizza l’attenzione del web. Vengono soprannominate le ragazze del “calippo e ‘na bira”, strappano una risata per il loro modo di parlare e vengono più volte intervistate dai media nazionali, dove la loro mancanza d’amore per lo studio viene messa subito in risalto.

Sembrava finita lì, ma la nuova stagione televisiva era in agguato. Mediaset se le contende: da una parte Piero Chiambretti, che riesce ad arruolarle nella sua trasmissione, dall’altra Barbara D’Urso, che – si legge in giro – le avrebbe volute nella sua. Terza a litigassele è Silvia Toffanin, che le ricicla per uno spazio “d’opinione” all’interno di Verissimo che non si è ben capito che cosa dovrebbe riguardare. L’opinione delle due ragazze però è chiara: “ce piace”, “nun ce piace”, “ao'”.

Non si può certo dire che siano loquaci. La parlantina manca loro perché 1) sono due ragazzine 2) sono di un’ignoranza abissale, e non tentano nemmeno di nasconderlo. Eppure la tv fa a gara per averle e viene davvero da chiedersi perché. Sono lo specchio della nostra società? Si spera di no. Sono dei facili bersagli? Questo è certo, e la Toffanin e soci oggi l’hanno dimostrato, ironizzando in modo fin troppo gratuito sulla loro scarsa cultura. Ma per diventare dei personaggi televisivi ci dev’essere dell’altro.

E quindi? Sia chiaro, sarebbe sciocco per le calippo girls non approfittare dell’interesse dimostrato dai media nei loro confronti, è “la tv” in questo caso – e in molti altri – ad essere colpevole. Ma in un paese in cui il successo televisivo arriva spesso grazie alla partecipazione a qualche reality show, Debora e Romina sono la dimostrazione che non serve nemmeno presentarsi ad un provino per diventare famose. Basta non conoscere l’italiano e avere una pessima preparazione, ed il gioco è fatto.

Si spera che questo nuovo fenomeno mediatico venga stoppato in fretta. Per ora non ci resta che constatare che l’ignoranza trionfa. Sempre.

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