Home Jocelyn a TvBlog: “Sto cercando di riportare Il Grande Gioco dell’Oca in Tv” [Seconda Parte]

Jocelyn a TvBlog: “Sto cercando di riportare Il Grande Gioco dell’Oca in Tv” [Seconda Parte]

Nella prima parte di ieri abbiamo iniziato una interessante chiacchierata con Jocelyn, figura chiave di tanti successi indimenticati della tv italiana e regista dell’ultima edizione del quiz di Raiuno “Reazione a Catena”, con cui sta ogni giorno incassando ottimi risultati. Ora proseguiamo l’intervista, in questa seconda parte, affondando i ricordi nella tv del passato che,

di Hit
pubblicato 14 Luglio 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:08



Nella prima parte di ieri abbiamo iniziato una interessante chiacchierata con Jocelyn, figura chiave di tanti successi indimenticati della tv italiana e regista dell’ultima edizione del quiz di Raiuno “Reazione a Catena”, con cui sta ogni giorno incassando ottimi risultati. Ora proseguiamo l’intervista, in questa seconda parte, affondando i ricordi nella tv del passato che, come ci confessa Jocelyn, potrebbero forse ritornare a far capolino nei prossimi palinsesti televisivi. Buona lettura!

Un programma del tuo passato che riproporresti oggi?

“Un programma che potrebbe funzionare ancora secondo me è “Il Grande Gioco dell’Oca”.”

Il Grande Gioco dell’Oca” fra i tanti titoli proposti nella nostra rubrica della “Tv che c’era“, è quello che i nostri lettori ha giudicato riproponibile con successo al giorno d’oggi. Con un’edizione 2010, a tuo giudizio, avrebbe la forza di tornare in onda ?

“Proprio in questo periodo sto cercando di coinvolgere più nazioni, per ammortizzare i costi, in una nuova edizione del “Grande Gioco dell’Oca”. Per cercare cosi di avere due o tre co-produttori, per realizzare cosi nel medesimo studio le versioni della trasmissione per le varie nazioni coinvolte. Avendo cosi sul palcoscenico solamente i conduttori e i concorrenti diversi. Tutto il resto, scenografie, personale tecnico, figuranti rimane della nazione che ospita le riprese, in modo così di abbassare i costi. “

Quindi c’è una possibilità che a breve “Il Grande Gioco dell’Oca” possa tornare in onda?

Quindi c’è una possibilità che a breve “Il Grande Gioco dell’Oca” possa tornare in onda?

“In questo periodo sto cercando di trattare con le varie nazioni. Diciamo che al momento c’è il 30% di probabilità che il gioco dell’oca possa tornare in video.”

Cosa significa vedere il 70% dei nostri lettori votare sì ad una nuova edizione di questo programma?

“C’è anche una petizione che non ho fatto io e che è sul mio sito proprio sul fatto di far tornare il gioco dell’oca… Il mio sito fra l’altro è gestito da una ragazza, che ha avuto gravi problemi di salute, che si chiama Sabrina. Lei è venuta una volta a trovarmi a 7 per uno, mi ha dato un pezzo di carta con scritto su l’indirizzo di questo sito. Dopo l’ho richiamata e le ho detto che quello sarebbe stato il mio sito ufficiale. Alcuni professionisti del web poi mi volevano fare un sito professionale, ma io non ho voluto, il mio sito doveva essere gestito da Sabrina e doveva essere quello fatto da lei… Tornando al “Gioco dell’Oca”, c’è una grande voglia del programma. Penso che debba essere rivisitato e con i dovuti accorgimenti possa essere ritrasmesso davvero. Il gioco dell’oca è stato davvero un successo mondiale, poi ho anche in mente altri giochi nuovi, cosi almeno chi mi copia può avere nuovi giochi. “

Un altro tuo programma del passato che vedresti in onda adesso ?

“Caccia al tesoro. Il milionario. Conto su di te. Stranamente fra tutti i miei colleghi sono l’unico che ha creato dall’inizio alla fine, dei programmi diversi l’uno dall’altro. Il gioco dell’oca è per esempio la madre di tutte le trasmissioni di action-game show, i suoi giochi per esempio li vediamo in moltissimi varietà del giorno d’oggi, mi viene in mente per esempio “Ciao Darwin”. “

C’è un programma che hai visto in onda e che avresti voluto aver inventato tu?

“E’ un programma della televisione americana. C’è della gente comune che canta delle canzoni, riprendendo il testo da un certo punto del pezzo. C’è stata una versione italiana condotta da Amadeus intitolata “Canta tu”. Ma io però mi riferisco al format originale. C’era un predicatore di colore, per esempio, che aveva una cultura da Rhythm and Blues, fantastico. Il cast era molto ben assortito ed il cast per un programma è fondamentale.”

Qui parliamo di un format nato da una televisione straniera, fra i programmi andati in onda nella televisione italiana, un’idea altrui che avresti voluto aver inventato tu?

“Ti lascio una canzone è l’unico programma, la cui confezione mi è piaciuta. Ma tutto il resto non saprei proprio. “

Il fatto poi che questo programma sia stato proposto anche su Canale5 con il passaggio del suo ideatore e regista, che ne pensi?

“Questa cosa mi ha lasciato deontologicamente male. Son rimasto male, perché io personalmente non l’avrei mai fatto. “

Cosa ti infastidisce della televisione di oggi ?

“Il gossip. C’è un po’ troppo voyeurismo. La nostra missione è di dare sempre qualcosa al pubblico, se non gli dai niente a mio giudizio hai sbagliato. Vuoi ascolto senza dargli niente, ma regalando quello che vuole il pubblico senza educarlo? Secondo me non è una cosa giusta. Con questo non voglio assolutamente fare il professore. A mio giudizio il telespettatore si deve divertire con qualcosa ma che gli porta anche qualcosa. Per esempio nella nostra Reazione a catena, attraverso i quiz impariamo noi stessi delle nozioni che prima non sapevamo, in questo caso la missione di cui parlavo prima è compiuta. Al contrario nel gossip invece cosa vuoi dare? Vieni a sapere delle corna di tizio e di caio, ma a me alla fine cosa interessa? Il telespettatore adesso ha voglia di freschezza, ha voglia di divertirsi, avendo qualcosa di serio da vedere e di ricercato. Mi ha dato fastidio anche vedere per esempio un programma che per tre giorni parla della tragica morte di Pietro Taricone senza dire una parola sulla scomparsa di un grande attore come Aldo Giuffrè, sono rimasto male di questo fatto. Parlare per tre giorni di una persona, mentre dall’altra parte c’è un monumento come Giuffrè che se ne va, quasi nel silenzio,non mi è piaciuto. Questi programmi poi che si attaccano ai morti in questo modo così morboso, molto spesso per fare ascolto, non mi piacciono.”

Concludiamo così la chiacchierata fatta con Jocelyn dal backstage del suo più recente impegno su Rai1 a “Reazione a Catena” ringraziandolo per la disponibilità ed augurandoci di rivederlo presto in onda al timone di nuovi successi.

Rai 1