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Sta per nascere una Santoro Tv?

Dopo l’inattesa notizia della risoluzione consensuale del contratto fra Michele Santoro e la Rai ritorna d’attualità un rumor circolato qualche settimana fa, soprattutto su Libero e Il Giornale, al quale pochi avevano dato credito. Dietro l’uscita di scena di Santoro dalla Rai, fatto salvo il misterioso ed indefinito ruolo di “collaboratore” per i prossimi due

pubblicato 18 Maggio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 15:39


Dopo l’inattesa notizia della risoluzione consensuale del contratto fra Michele Santoro e la Rai ritorna d’attualità un rumor circolato qualche settimana fa, soprattutto su Libero e Il Giornale, al quale pochi avevano dato credito. Dietro l’uscita di scena di Santoro dalla Rai, fatto salvo il misterioso ed indefinito ruolo di “collaboratore” per i prossimi due anni, potrebbe esserci l’intenzione del giornalista di fondare la sua televisione.

La “Santoro Tv” non nascerebbe dal nulla, ma sarebbe l’evoluzione di Red Tv (ex Nessuno Tv), il canale satellitare lanciato da Massimo D’Alema per dare voce alla sua corrente interna al PD quando il segretario era ancora Walter Veltroni. D’Alema ha progressivamente perso interesse per la sua tv, ormai sostanzialmente alla deriva, senza un progetto editoriale forte per il futuro e con i redattori in cassa integrazione, così Santoro avrebbe avviato una trattativa per rilevarla, magari insieme ad un finanziatore illustre: l’ex presidente della regione Sardegna Renato Soru, fondatore di Tiscali, che di capitali ne ha.

L’idea sarebbe stata ispirata dal successo di Rai per una notte, l’iniziativa di protesta del 25 Marzo al Paladozza di Bologna contro il blocco dell’informazione per la Par Condicio che attraverso un network di tv locali, al satellite e a siti internet aveva raggiunto un considerevole audience. Se Annozero dovesse, come probabile, sparire dagli schermi Rai potremmo ritrovare (anche se lontana dalle potenti frequenze della tv generalista) una “Annozero Tv” nella quale ospitare i personaggi sgraditi al Governo che devono lottare per comparire in video, come Marco Travaglio, o che ne sono stati definitivamente estromessi, come il geniale Daniele Luttazzi. Una nuova tv completamente “libera”, orgogliosamente di parte, al di fuori di un servizio pubblico ormai definitivamente colonizzato “dal nemico” di Santoro.

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