Home Vikings The Bible conquista l’America: oltre 13 milioni di telespettatori per il debutto su History. Bene anche Vikings (6,2 milioni)

The Bible conquista l’America: oltre 13 milioni di telespettatori per il debutto su History. Bene anche Vikings (6,2 milioni)

L’esordio di The Bible, la serie tv di History, è stato visto da 13,1 milioni di telespettatori. 6,2 milioni per Vikings

pubblicato 5 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 20:40

Che siano in Italia o in America ad andare in onda, le vicende narrata dei Libri Sacri riescono sempre ad attirare un gran numero di telespettatori. Ne è una dimostrazione il successo che le prime due ore di “The Bible”, la miniserie di History, hanno riscosso domenica sera in America: l’esordio è stato visto da 13,1 milioni di telespettatori, che diventano 14 milioni considerata la replica notturna.

Il dato è di per sè rilevante, ma lo diventa ancora di più se si considera la fascia di pubblico tra i 25 ed i 54 anni, una delle più appetibili per gli inserzionisti: la premiere di “The Bible” è stata vista da 4,6 milioni di persone appartenenti a questa fascia, rendendo l’esordio della miniserie prodotta da Mark Burnett (lo stesso produttore di “The Voice”, per intenderci) il migliore dell’anno.

“The Bible”, lo ricordiamo, vuole portare in tv attraverso cinque film-tv di due ore altrettanti eventi raccontanti nella Bibbia: l’Arca di Noè, l’Esodo e la nascita, la morte e la resurrezione di Gesù. “Chiaramente, c’era una buona parte di americani che stava aspettando questa serie”, ha commentato Nancy Dubuc, a capo di History, che nella stessa serata ha anche fatto partire la sua prima serie originale, “Vikings”.

Anche qui, il risultato è stato buono: grazie al traino di “The Bible”, la premiere della serie tv che racconta la storia del popolo dei vichinghi ha ottenuto 6,2 milioni di telespettatori, 2,5 dei quali della fascia 18-49 anni. Entrambe le serie hanno regalato al network una media della serata di 8,3 milioni di telespettatori.

Azzeccata, quindi, la strategia di History di proporre da una parte una serie adatta ad un pubblico in cerca di uno specifico tema e capace di raccontare la Bibbia al vasto pubblico, dall’altra uno show che strizza l’occhio al pubblico maschile, con un racconto fatto di intrighi e battaglie che unisce storia ed epica.

[Via DeadlineHollywood]

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