Home Affari a tutti i costi, su Discovery Channel ‘nuova’ serie a base di depositi, aste e cianfrusaglie

Affari a tutti i costi, su Discovery Channel ‘nuova’ serie a base di depositi, aste e cianfrusaglie

Al via stasera alle 21.00 su Discovery Channel la nuova serie Affari a tutti i costi: beh, nuova è una parola grossa.

pubblicato 5 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 20:41

Parte stasera, martedì 5 marzo, alle 21 su Discovery Channel (Sky, 401) una nuova serie, Affari a tutti i costi, che vede per protagonisti la coppia di coniugi Brandon e Lori Bernier che glirano gli Usa a caccia di depositi abbandonati da conquistare con sudate e faticose aste con altrettanti agguerriti contendenti che vogliono, fortissimamente vogliono, mettere le mani sui ricordi e le cianfrusaglie di vite altrui a scopo di lucro. Percepite un vago senso di dejà-vu? Beh, sarebbe difficile il contrario: Affari a tutti i costi è infatti l’ennesimo format a base di americani ‘speculatori’ che si divertono a puntare sui ‘box’ abbandonati e messi all’asta dai proprietari degli storage per fare ‘l’affare della propria vita’.
La domanda nasce spontanea: possibile che con tutti i programmi tv dedicati alle aste e al recupero dei magazzini abbandonati, negli USA ci siano ancora box da mettere all’asta?


Prima vi raccontiamo il plot di Affari a tutti i costi, poi vi proponiamo un gioco.
Intanto il titolo originale della serie al via stasera su Discovery Channel è Storage Hunters: negli Usa ha debuttato nel giugno 2011 su TruTv e ha visto concludersi la sua seconda stagione a settembre 2012. 22 gli episodi della prima stagione da oggi in onda, poi probabilmente vedremo anche i 13 della seconda.

Protagonista una coppia di coniugi agguerrita, come conviene al format: Brandon e Lori Bernier sono intenzionati a sbaragliare la concorrenza di altri agguerritissimi ‘cacciatori di depositi’ desiderosi di conquistare i migliori box messi all’asta causa morosità degli affittuari in tutti gli Usa, da Hollywood a New Orleans, da Boston a San Diego. Pochi secondi per visionarli e valutarne la convenienza, snervanti rilanci per accaparrarsi il blocco di oggetti tra cui si potrebbero ‘celare’ opere d’arte, sacchetti di contanti (è successo anche questo), oggetti unici che non ti aspetti.

Compiuto l’acquisto e passato al setaccio il box, arriva il momento della gloria o della sconfitta, che si concretizzerà – però – solo nel momento in cui la ‘mercanzia’ conquistata sarà rivenduta, completando così il cerchio ‘narrativo’ delle avventure di questo genere di ‘cacciatori’, che trovano, in un certo qual modo, una forma di sfogo alla loro voglia di azzardo. Magari più concreto e costruttivo di quello speso ai tavoli da gioco, ma non per questo meno rischioso per le casse di famiglia.

Adesso il giochino: trovate le differenze con (in, su, per, tra, fra) Affari di Famiglia, Affari al Buio, Affare fatto, Affari all’asta, Chi cerca trova e A caccia di tesori. E non abbiamo inserito gli ‘spin-off’ dedicati al restauro dei pezzi trovati nei vari depositi o i ‘tematici’ Affari a quattro ruote e ‘Las Vegas Garage‘, sennò era troppo facile. Buon divertimento.

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