Home Il maschilismo di Striscia: l’intervista di Giampaolo Fabrizio (Bruno Vespa) a Renata Polverini

Il maschilismo di Striscia: l’intervista di Giampaolo Fabrizio (Bruno Vespa) a Renata Polverini

Nel video, l’intervista di Giampaolo Fabrizio nell’imitazione di Bruno Vespa a Renata Polverini, candidata della destra alle regionali in Lazio. Proprio ieri vi parlavo dello sfruttamento del corpo femminile in televisione e di come non vi sia più spazio per una donna normale nei palinsesti televisivi, così come emerso dal documentario di Lorella Zanardo, Il

di marina
pubblicato 10 Febbraio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:40

Nel video, l’intervista di Giampaolo Fabrizio nell’imitazione di Bruno Vespa a Renata Polverini, candidata della destra alle regionali in Lazio. Proprio ieri vi parlavo dello sfruttamento del corpo femminile in televisione e di come non vi sia più spazio per una donna normale nei palinsesti televisivi, così come emerso dal documentario di Lorella Zanardo, Il corpo delle donne.

Ebbene, ieri è venuto fuori un lato maschilista (notato in passato anche da Gad Lerner) di Giampaolo Fabrizio e del team di Striscia la notizia che conferma il dato. Le parole usate per intervistare Renata Polverini sono di quanto più offensivo si possa usare nei confronti di una donna: mettere in dubbio la sua identità femminile poiché impegnata in politica, erroneamente ritenuta un territorio maschile. Fabrizio nei panni di Vespa chiede quasi demenziale:

Si faccia vedere…innanzitutto complimenti, ma allora Lei è donna?

Una signorile Polverini, invece di piazzargli sulla faccia uno schiaffo gli risponde garbata, che lei sì è proprio una donna.

E subito dopo aver lanciato il sasso, il Fabrizio nasconde la mano e dice che:

E’ il giornalista Feltri a sostenere che lei non sia una donna.


Però continua imperterrito con l’attacco sessista:

E’ vero che il Pd e il Pdl hanno candidato lei e la Bonino, perché dopo lo scandalo trans alla Regione hanno voluto scoraggiare ogni fantasia erotica?

Alla Polverini non resta che fare un bel respiro e rispondere che è stata scelta per le sue competenze e senza nessun retropensiero. Infine Fabrizio non pago delle bassezze sin qui espresse chiude l’intervista:

Visto che lei è stata catapultata in politica come la Carfagna le manca solo un calendario seminuda e può aspirare al Governo.

Dunque di ironia non ne ho vista, come per altri servizi e nel lavoro spesso di altissimo livello che Striscia, il programma più visto della giornata (come strillano i loro comunicati stampa che quotidianamente riceviamo) confeziona ogni giorno. A questo punto mi chiedo: ma che speranze ci sono per le ragazze e i ragazzi che li guardano quotidianamente, di capire che non ci sono territori riservati al maschile o al femminile ma che vi sono solo persone che possono essere competenti o meno? Che le donne normali esistono e si devono vedere in televisione senza facili attacchi alla loro quotidiana estetica? Che le donne si impegnano il doppio degli uomini e che per fare carriera vanno all’università e non in uno studio fotografico a fare calendari?

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