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Rai, il giornalista grillino del Tg1 e la smentita del comico

Il giornalista del Tg1 Leonardo Metalli viene inteso da alcuni quotidiani come l’esponente grillino all’interno di Viale Mazzini. Ma il blog di Grillo aveva già smentito nel maggio del 2012.

pubblicato 1 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 20:51

La questione è particolare. Leggendo l’articolo pubblicato oggi dal Quotidiano Nazionale (il network che raggruppa La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno) parrebbe che il M5S a pochi giorni dal clamoroso successo elettorale si sia già dato da fare in Rai.
Infatti si legge: “pare che Beppe Grillo abbia trovato una sua milizia anche in quel di Saxa Rubra, dove orbitano le redazioni dei principali Tg e Gr”. Il riferimento è a “una «cellula» grillina” fondata all’interno dell’azienda da Leonardo Metalli, giornalista del Tg1 noto non solo per le cronache mondane e rivolte al pubblico giovane ma anche per essere stato molto vicino all’amico Augusto Minzolini quando il neo senatore pidiellino dirigeva il Tg1.
Per sostenere tale tesi il quotidiano cita la nascita su Facebook di una “pagina dedicata al grillismo aziendale”. Peccato che tutta questa vicenda sia stata smentita già lo scorso maggio proprio dal blog di Beppe Grillo che in un post definiva il fantomatico gruppo una “balla” accusandolo anzi di uso non autorizzato del logo:

Da giorni si cita un fantomatico gruppo Rai 5 Stelle. Non è mai stato autorizzato nessuno in Rai a usare il simbolo 5 Stelle. Chi riporta queste notizie avrebbe almeno il dovere di verificarle. Il simbolo del MoVimento 5 Stelle può essere richiesto dalle liste che si presentano nei comuni e nelle Regioni seguendo le regole presenti nel sito del MoVimento 5 Stelle. È chiaro che per salire sul carro o per generare confusione si moltiplichi l’uso farlocco del simbolo M5S. Prego tutti gli attivisti sul territorio a comunicare allo staff alla mail “Segnala l’uso non autorizzato del logo” eventuali abusi. Chi oggi può utilizzare il simbolo è presente nella lista del portale. Diffidare delle imitazioni e di chi spara balle.


L’estroverso Metalli, autore dell’inno del Movimento 5 Stelle L’Urlo della Rete (questo sì, riconosciuto pure dal vertice del non partito), avrebbe assicurato di trovare sponda per la sua iniziativa, promossa per “discutere con Grillo” della nuova Rai. Agli attivisti grillini che sui forum contestavano al giornalista tale iniziativa del tutto rigettata dal comico, Metalli rispondeva

Ho già chiarito che non è un gruppo ma una proposta. Vogliamo contribuire al cambiamento e alla riforma della Rai Radiotelevisione Italiana secondo il programma del Movimento Cinquestelle aggiungendo l’esperienza e la buona volontà di chi ha pagato per anni l’influenza negativa della partitocrazia e del potere economico senza avere la possibilità di reagire. Ora grazie a voi tutti si potrà ripulire questa MUFFA

Anche sul quotidiano Libero oggi si legge un riferimento a questo fantomatico gruppo. Stavolta però per raccontare come la presunta (anche questa) candidatura del deputato grillino Stefano Vignaroli (36 anni tenico del mixer per il Tg2) alla presidenza della comissione parlamentare di vigilanza sulla Rai sia sostenuta appunto da Metelli & Co, i quali essendo già all’interno dell’azienda potrebbero contare e non poco.

Foto via Facebook

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