Home Grande Fratello Cecchi Paone a Klauscondicio: “La Tv è piena di gay, ma non lo dicono. Ora il GF mi piace”

Cecchi Paone a Klauscondicio: “La Tv è piena di gay, ma non lo dicono. Ora il GF mi piace”

Alessandro Cecchi Paone, intervistato da Klaus Davi (ne hanno parlato anche i colleghi di Queerblog), rivela come il fenomeno di conduttori gay e bisex nella televisione italiana sia diffusissimo e accusa apertamente di vigliaccheria quanti continuano ad evitare il coming out rimanendo nell’ombra:Rai e Mediaset sono piene di conduttori gay e bisex, ma sono dei

pubblicato 7 Gennaio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 19:41


Alessandro Cecchi Paone, intervistato da Klaus Davi (ne hanno parlato anche i colleghi di Queerblog), rivela come il fenomeno di conduttori gay e bisex nella televisione italiana sia diffusissimo e accusa apertamente di vigliaccheria quanti continuano ad evitare il coming out rimanendo nell’ombra:

Rai e Mediaset sono piene di conduttori gay e bisex, ma sono dei veri e propri vigliacchi perché non fanno coming out. Tutti ne parlano nei corridoi delle televisioni e non è un segreto per nessuno, ma poi, a telecamera accesa, diventano vigliacchi e codardi. Non è machismo, secondo me è vigliaccheria, hanno paura. Sono il contrario del machista, hanno una paura tremenda. So di conduttori gay e bisex che non lo rivelano. Ci sono delle persone che fanno finta di essere qualcosa che non sono. Ma nel mondo omosessuale è inutile negare, si viene a sapere subito, frequentano certi ambienti e la gente parla. Detto questo, non credo che in tv questi cripto gay o bisex facciano rete.

Cecchi Paone, fino a questo momento iscritto alla lunga lista dei detrattori del Grande Fratello, vuole anche rettificare la sua vecchie presa di posizione sul reality di Canale 5, ritenuto il programma “più gay friendly” vista la partecipazione di concorrenti come il transgender Gabriele Belli e l’omosessuale dichiarato Maicol Berti:

Oggi il Grande Fratello è gay friendly e combatte la xenofobia. E’ quanto di meglio ci possa essere nella cultura popolare contro la xenofobia; basta vedere che lo scorso anno ha vinto un rom arrivato dall’Albania. Anche sulla questione gay, non c’é un programma più omosessuale del Grande Fratello, è molto gay friendly.


Il direttore di Marcopolo, canale satellitare dedicato ai viaggi e alla natura, risponde anche quando sollecitato sul rapporto fra Silvio Berlusconi e gli omosessuali, lui che rivelò la sua tendenza bisessuale proprio mentre era impegnato nella campagna elettorale per le Europee del 2004 in cui era candidato con Forza Italia.

Berlusconi non è un omofobo, nella maniera più assoluta. Quando feci coming out, fu il primo a chiamarmi e a dirmi: “Hai fatto bene, grazie”, dopodiché provvide a far stampare ancora più manifesti e volantini in cui io ero ritratto con lui accanto.

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