Home X Factor Che X Factor sarebbe senza Facchinetti? Il conduttore: “Io non me ne vado come Morgan”

Che X Factor sarebbe senza Facchinetti? Il conduttore: “Io non me ne vado come Morgan”

Francesco Facchinetti è riuscito a far sorridere perfino Aldo Grasso, uno con l’umore giusto una tacca sotto quello di Kafka. Il severissimo critico del Corriere della Sera, infatti, ha avuto buone parole per il conduttore di X Factor, indicandolo come unica nota positiva del talent show di RaiDue. Non a torto, probabilmente, considerato che il

pubblicato 4 Dicembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 20:36


Francesco Facchinetti è riuscito a far sorridere perfino Aldo Grasso, uno con l’umore giusto una tacca sotto quello di Kafka. Il severissimo critico del Corriere della Sera, infatti, ha avuto buone parole per il conduttore di X Factor, indicandolo come unica nota positiva del talent show di RaiDue. Non a torto, probabilmente, considerato che il livello tecnico dei cantanti di questa edizione ha sfiorato l’abisso e le beghe tra i giudici hanno fatto parlare quanto e più delle esibizioni. In una bella intervista a Il Giornale“Di sicuro l’ultima è stata la puntata migliore di tutte. Avevamo la serata peggiore, il mercoledì, poi Bonolis con il suo Peter Pan su Canale 5 ci ha tolto pubblico, specialmente quello femminile: in certe sere a X Factor avrebbe potuto apparire Gesù ma tanto l’ascolto non cambiava. Su questa edizione c’è stato il tiro al piccione, specialmente quando le cose andavano così così. Anche le uscite di Simona Ventura mi hanno messo in forte imbarazzo. E Morgan che dice: ‘Non lo rifarò più’… Sono dichiarazioni inutili e dannose, specialmente per me. Oltretutto lui ha già un contratto di due anni. Io a X Factor mi sento come a casa mia”.

Non solo X Factor. Facchinetti sta per sottoscrivere un contratto triennale con la Rai. Presenterà, come già detto, Il più grande (italiano di tutti i tempi), un format BBC in arrivo nella prima serata di RaiDue dal 12 gennaio 2010. Produce un nome mica da poco: Bibi Ballandi.

“Quando sono entrato nel suo ufficio c’erano tutte quelle foto lì, da Morandi a Panariello, e lui mi ha detto con il suo accento romagnolo: se fai il bravo, poi potrò attaccare anche la tua, di fotografia. Ne Il Più grande (il titolo cambierà sempre…) cercheremo di individuare, attraverso il televoto, il miglior italiano di sempre, da Dante Alighieri a Fiorello. Ma attenzione: niente politici in attività. E lo faremo con filmati, ricostruzioni, opinioni in modo che anche i più giovani possano capire di che cosa stiamo parlando. C’è il meccanismo delle sfide: San Francesco contro Padre Pio, Leonardo contro Benigni e via così. Starò due mesi a Roma, la nostra squadra è da paura, c’è anche l’autore Giovanni Benincasa che è adrenalinico come piace a me”.

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