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L’Ora di Legalità, su Rai 3 in seconda serata il nuovo programma di Loris Mazzetti

In attesa che qualcuno decida sull’insegnamento della storia e dell’educazione civica, ci pensa Rai 3 con un programma in seconda serata che punta a diffondere, e far fiorire, l’impegno civile, non solo tra i più giovani.

pubblicato 5 Maggio 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 20:51

 

“L’Ora della Legalità nasce con l’intento di raccontare la legalità che si evidenzia nell’impegno per la costruzione di pratiche di contrasto civile alla corruzione e alle mafie, nella convinzione che mantenere un faro acceso sul fenomeno criminoso, sul rispetto dell’essere umano in generale, diffondendone la conoscenza, sia la via maestra per il cambiamento. La conoscenza dei diversi aspetti della criminalità organizzata, la sensibilizzazione, la circolazione delle informazioni e l’approfondimento sulla pervasività di questo cancro sociale costituisce una delle missioni del Servizio pubblico radiotelevisivo”.

Così Loris Mazzetti presenta il suo nuovo programma, L’ora di legalità, in onda da questa sera, 5 maggio 2019, alle 23.45 su Rai 3, collocandosi così nella seconda serata domenicale della terza rete Rai. Per fortuna RaiPlay permette di recuperarlo on-demand: e potrebbe essere una buona idea farlo girare per le scuole, ché i contributi tv fatti bene possono molto là dove altro può rischiare di fallire.

La struttura del programma mira a declinare, e raccontare, la legalità in ogni suo aspetto: ogni puntata conterrà un’intervista a un personaggio che ne è simbolo, per ruolo, per fatti di vita o per impegno sociale, e avrà come introduzione il ‘segmento “Le Parole della Legalità”, affidato al dialogo tra gli studenti del corso di Mafie e Antimafia e la docente Stefania Pellegrini all’Università di Bologna, dialogo accompagnato da immagini di repertorio che riguarderanno luoghi di Memoria in linea con gli argomenti della puntata: si va dal  Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, da dove partivano i convogli per i campi di sterminio, a Capaci, dalla Stazione di Bologna a Marzabotto, passando per via D’Amelio, le Fosse Ardeatine, Locri e Riace in Calabria.

Grande importanza viene data anche alla colonna sonora di testa e di coda: la sigla è “Per la bandiera”, scritta nel 1992  – dopo la strage di Capaci per gli uomini delle scorte caduti per mafia e in particolare Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone – da Saverio Grandi, Francesco Guccini, Gaetano Curreri e cantata dagli Stadio; la sigla di coda, invece, è Do it now, dedicata a Greta Thunberg.

L’Ora di Legalità, anticipazioni prima puntata

Il tema della prima puntata è Legalità e Antifascismo. L’introduzione vede gli studenti  interrogarsi sul perché è importante parlare ancora di fascismo: la risposta è nella Costituzione, i cui principi e i cui valori ispiratori “si pongono in netto contrasto con il fascismo, lo combattono e lo rendono illegale”, come ribadiscono alla loro docente.

Testimone della prima puntata non poteva che essere la senatrice a vita Liliana Segre, che di Costituzione e di antifascismo, oltre che della sua disumana sopravvivenza nei campi di concentramento, ha recentemente parlato anche a Che Tempo Che Fa. “Se gli italiani prendessero ad esempio per la legalità la Costituzione, non potrebbero fare errori. Sarebbero dei cittadini perfetti” ricorda la Segre, che ripercorre con Mazzetti la sua storia di donna ebrea, perseguitata dal nazifascismo, dalle leggi razziali alla deportazione. Una vita all’insegna alla lotta all’indifferenza, parola che ha scelto anche come simbolo da iscrivere a imperitura (si spera) memoria sul Binario 21.

La prima puntata propone anche un contributo esclusivo con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ripreso durante l’incontro privato con i superstiti e i famigliari delle vittima della prima strage nazifascista di Monchio, Susano e Costrignano del 18 marzo 1944. L’Ora di Legalità non manca di riportare in tv le testimonianze video di Primo Levi che ricorda la tragedia di Auschwitz e di Enzo Biagi che in una puntata de “Il Fatto” parla con Franco Giustolisi dell’Armadio della vergogna che nascondeva i fascicoli dell’indagini sulle stragi nazifasciste.

L’ora di Legalità di Rai 3 è un programma realizzato con la collaborazione della Sede Rai per l’Emilia-Romagna (mai come in questo periodo, peraltro, al centro di polemiche per la TgR): in redazione, Francesca Campagnoli, Barbara Capuano, Andrea Carini, Dario Collina, Angelo Gorizzizzo, Antonella Mascali, Loris Mazzetti, Giovanni Molaschi, Graziano Paiella, Barbara Paolucci, Stefania Pellegrini, Paola Severini Melograni.

La chiosa però l’affidiamo alla dedica con cui si apre, invece, la nota stampa di presentazione del programma:

“Dedicato a tutti i giovani che non sono tornati dai campi di sterminio come Hanna, Sarah, Esther e Rachele. Dedicato alla studentessa Neda Salehi Agha-Soltan, 26 anni, uccisa il 20 giugno 2009 nella piazza di Teheran mentre manifestava contro il presidente appena eletto accusato di brogli e a Emanuela Loi, 24 anni, che faceva parte della scorta di Paolo Borsellino assassinata il 19 luglio 1992 a Palermo in via D’Amelio. E dedicato ai giovani di oggi”.

E direi anche a chi li deve educare nel rispetto dei valori fondamentali ed essenziali degli esseri umani.

 

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