Home Luciana Littizzetto Pinocchio: su Raiuno rivive la favola di Collodi, grazie a Bob Hoskins e Luciana Littizzetto

Pinocchio: su Raiuno rivive la favola di Collodi, grazie a Bob Hoskins e Luciana Littizzetto

E’ una delle fiction più attese dell’autunno: stasera (21:10 21:30, in modo da non sovvrapporsi al Littizzetto-show a “Che tempo che fa”) e domani (21:30) Raiuno manda in onda la miniserie in due puntate “Pinocchio”, tratta dalla favola italiana più famosa al mondo e scritta da Carlo Collodi nel 1881, diretta da Alberto Sironi.Per l’occasione,

pubblicato 1 Novembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 21:42

E’ una delle fiction più attese dell’autunno: stasera (21:10 21:30, in modo da non sovvrapporsi al Littizzetto-show a “Che tempo che fa”) e domani (21:30) Raiuno manda in onda la miniserie in due puntate “Pinocchio”, tratta dalla favola italiana più famosa al mondo e scritta da Carlo Collodi nel 1881, diretta da Alberto Sironi.

Per l’occasione, la miniserie prodotta per Raifiction, Lux Vide e Power da Matilde e Luca Bernabei è stata sceneggiata da Carlo Mazzotta (“Boris”) ed Ivan Cotroneo (“Tutti pazzi per amore”), i quali non hanno intaccato la sostanza della favola come noi la conosciamo.

I due, però, hanno preferito focalizzare il loro racconto sul tema della forza della narrazione, introducendo ad inizio storia il singolare incontro tra lo stesso Collodi (interpretato da Alessandro Gassman) ed il falegname Geppetto (Bob Hoskins, doppiato da Massimo Ghini). Grazie all’empatia tra i due, lo scrittore -in crisi- troverà l’ispirazione per scrivere la storia di un ceppo di legno che Geppetto lavorerà ad arte fino a dargli le sembianze di un bambino, il cui nome sarà Pinocchio.

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Toccherà alla Fata Turchina (Violante Placido) donargli la vita, lasciando a Pinocchio solo il cuore di legno, con la promessa che questo sarebbe diventato vero solo quando il bambino avrà imparato a comportarsi perbene. E chi se non il Grillo Parlante (Luciana Littizzetto, qui le sue dichiarazioni a proposito della fiction), strampalato ed impaziente bibliotecario, potrà aiutare Pinocchio a capire che essere bravi non è una strada sempre così facile?

Non mancheranno, lungo la storia, tutti gli altri personaggi che hanno reso celebre il racconto, come Mangiafuoco (Maurizio Donadoni), Lucignolo (Thomas Sangster), la Maestra (Margherita Buy), il Gatto (Francesco Pannofino) e la Volpe (Toni Bertorelli).

Ma tra tutti, a spiccare è il giovane interprete di Pinocchio, Robbie Kay, dodicenne inglese che pare aver più volte commosso la troupe durante le riprese. A lui, quindi, il compito di far dimenticare Andrea Balestri, protagonista dello sceneggiato cult di Luigi Comencini -sempre targato Rai- nel 1971 e con Nino Manfredi. Il paragone tra le due produzioni non tarderà ad arrivare e questo è stato tenuto in considerazione nella realizzazione della nuova versione, come ammesso dagli stessi sceneggiatori, che così hanno commentato questa esperienza:

“Bisogna ammettere che prima di tutto abbiamo sentito che ci tremavano i polsi. Scrivere oggi un adattamento per la televisione della favola di Collodi, per noi che siamo cresciuti con la meravigliosa versione in sei puntate di Luigi Comencini sceneggiata con Suso Cecchi d’Amico, ha richiesto una bella dose di coraggio. Forse anche d’incoscienza. Il nostro Pinocchio non racconta solo la storia di un burattino che impara a diventare bambino, scoprendo i sentimenti e l’affettività attraverso le sue peripezie e un cospicuo numero di sbagli e bugie. È anche la storia di un padre impreparato a fare il genitore, Geppetto, che lentamente scopre quale sia la strada migliore per crescere un figlio e accompagnarlo in un mondo spesso difficile e duro. Un padre che solo alla fine del racconto impara a rispondere alla domanda delle domande: ‘A che serve la vita?’ Una favola, quindi, come deve essere. Ma una favola solidamente impiantata nella realtà, in cui gli incroci e la sovrapposizioni fra il mondo delle cose e quello della fantasia si sciolgono nell’invenzione immaginifica di Collodi. Tanto da regalarci un finale in cui il potere della Favola diventa talmente grande da cambiare perfino la dura realtà delle cose. In fondo non è per questo che si scrivono le storie?”

L’ultima volta che “Pinocchio” è stato rivisitato da qualcuno era il 2002 e Roberto Benigni portò al cinema la favola di Collodi senza ottenere il successo sperato. Sorti migliori ha avuto, dallo stesso anno in avanti, l’omonimo musical con protagonista Manuel Frattini e le musiche dei Pooh e replicato numerose volte. Che ne sarà del “Pinocchio” di Raiuno? Dopo più di 30 anni la Rai riuscirà a incantare ancora i più piccoli -e non solo-?



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Luciana LittizzettoRai 1