Home Porta a porta L’Aquila 10 anni dopo: Vespa sorvola di nuovo la “sua città ferita” per Porta a Porta (VIDEO)

L’Aquila 10 anni dopo: Vespa sorvola di nuovo la “sua città ferita” per Porta a Porta (VIDEO)

Bruno Vespa torna a sorvolare L’Aquila 10 anni dopo il terremoto del 2009.

pubblicato 7 Aprile 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 21:52

Come nel 2009. Dieci anni dopo, Bruno Vespa risale su un elicottero per raggiungere la sua “città ferita” e mostrare al pubblico tv come sta ora, “dopo una lunga convalescenza“. Non prima, però, di aver ricordato come stava L’Aquila quel mattino del 6 aprile 2009 riproponendo le immagini realizzate in volo per verificare i disastrosi danni a poche ore dalla scossa della notte prima, quella che alle 3:32 della notte tra il 5 e il 6 aprile distrusse la città e molti centri intorno al capoluogo. Quel volo di Vespa su L’Aquila è rimasto nell’immaginario collettivo del racconto di quel sisma – tornando come un format all’indomani del terremoto in Centro-Italia nel 2016 – e viene riproposto in apertura del reportage in onda nella puntata di Porta a Porta di giovedì 4 aprile 2019.

Un’alternanza tra le macerie del 2009 e la ricostruzione del 2019: lo sguardo di Vespa sulla città è quello di chi ne coltiva la storia e la cultura, che ne evidenzia le ricchezze artistiche e architettoniche, come in una puntata di Meraviglie. Oggi non c’è quella concitazione incredula di chi non immaginava tanta distruzione, ma c’è orgoglio per la ricostruzione della cupola della Chiesa del Suffragio, dolore per il Duomo ancora sventrato, rabbia per il Teatro Comunale ancora ingabbiato, anche dalla burocrazia, per il quale gli ‘scappa’ un “mi sono un po’ pentito di aver messo i tre milioni raccolti con Porta a Porta nel Teatro perché il lavori sono in corso e in colpevole ritardo“.

Vespa continua il suo giro tra quel che è rinato e quel che ancora è in briciole: nel suo speciale si incrociano anche testimonianze e luoghi al centro di alcuni altri appuntamenti dedicati al decennale, particolarmente ricco di commemorazioni (a differenza di quanto successo nel 2014). Ritroviamo infatti Eleonora Calesini, allora studentessa 20enne, ipoudente, che ha raccontato a Lino Guanciale le sue ore sotto le macerie nel docufilm L’Aquila 3:32 – La generazione dimenticata, e vediamo Vespa in giro per la scuola media Mazzini, la stessa visitata da Diego Bianchi nel suo lungo reportage, anche’esso costruito tra passato e presente, andato in onda nella puntata di Propaganda Live di venerdì 5 aprile.

Quel che un po’ stupisce è che la puntata non si sia aperta con l’omaggio a L’Aquila 10 anni dopo ma arrivi a metà puntata, dopo l’attualità politica, incarnata da un’intervista a Nicola Zingaretti. In questo ritorno a casa, però, lo sguardo non cambia: la priorità è data al patrimonio artistico e culturale della città, con un cenno alle testimonianze dei sopravvissuti e una sottolineatura sull’immobilità della ricostruzione pubblica. Ma, come in quel volo in elicottero, si resta piuttosto in superficie. Meglio così. I pelouche tra le macerie questa volta mi pare siano stati messi da parte…

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