Home Nove Accordi & Disaccordi, la bella anomalia dei talk show (ma basta comici)

Accordi & Disaccordi, la bella anomalia dei talk show (ma basta comici)

Il talk show di Andrea Scanzi e Luca Sommi eccezionalmente in prime time sul Nove.

pubblicato 27 Marzo 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:53

  • 21.30

    I due conduttori, Andrea Scanzi e Luca Lotti, entrano in studio. La coppia sembra andare davvero d’accordo. “Siamo in diretta”, ci tengono a precisare.

  • 21.35

    Travaglio, primo ospite della serata, assegna un 6 e mezzo al governo 5 Stelle, dichiarando che stava aspettando da 25 anni una legge anti-corruzione.

  • 21.39

    Travaglio attacca Salvini, chiamandolo “pallone gonfiato”.

  • 21.40

    Il direttore del Fatto Quotidiano ne ha anche per il ministro Bongiorno: “Cosa ci fanno i 5 Stelle con l’avvocato di Andreotti?”.

  • 21.48

    Travaglio: “Non mi meraviglio che Di Battista non si candidi alle Europee. Credo manterrà fede all’impegno di viaggiare. Il fatto che sia disamorato della politica è la ragione per cui non si sia ricandidato in Parlamento. Credo sia deluso da alcune scelte del Movimento 5 Stelle. Lui avrebbe preferito che si bloccasse subito il Tav”.

  • 21.49

    Breve clip sul caso Marcello De Vito. Travaglio minimizza: “Non credo sia un uomo di punta. Si era candidato a sindaco ed è stato trombato. Anche i bambini sanno che il sindaco si sceglie solo gli assessori, non il presidente del Consiglio Comunale. De Vito non è riuscito a fare dei favori perché avrebbe dovuto coinvolgere gli assessori”.

  • 21.52

    Travaglio: “La Raggi non gode di grande simpatia per due motivi: è del Movimento 5 Stelle e ha detto no alle Olimpiadi”.

  • 22.02

    Travaglio cita Crozza: “La Tav è un’opera urgentissima da 28 anni e da 16 governi. Salvini non sa nemmeno che cosa sia”.

  • 22.03

    Entra in studio Martina Dell’Ombra: “Silvio è il mio papi. Con la sua attività sessuale ha fatto distrarre tutti dai suoi reati. Quando c’era lui i pastori sardi non protestavano, festeggiavano al Billionaire. Pensavamo che Gasparri fosse la cosa peggiore che ci potesse capitare, poi è arrivato Toninelli. Pensiamo che Gasparri sia Socrate. Volevi lavorare in tv? Bastava darla. Non volevi? Bastava non darla. Il maggiore regalo che ci ha fatto è stato Salvini. Silvio ha insegnato a Matteo stare in tv e fregare la Meloni non appena si presenta l’occasione giusta. Senza Silvio non esisterebbero Matteo, la Carfagna, la Santanché, nemmeno Marco Travaglio. Marco, fattene una ragione: Silvio è anche il papi tuo!”,

  • 22.07

    Travaglio sul caso Ramy: “Credo che Salvini abbia innescato il pilota automatico. A chiunque lo mette in difficoltà gli dice ‘Fatti eleggere’. Il suo squadrone di social media manager si sono accorti che le reazioni erano negative. I leghisti votavano per altri partiti, altrimenti non sarebbero così tanti. Sono persone normali che agiscono per ragioni molto semplici. Cosa dovrebbero avere contro un ragazzo che ha commosso l’Italia? Altra cosa è lo ius soli e lì arriviamo alla incredibile pagliacciata della sinistra che ha cercato di strumentalizzare una tragedia per una legge che la sinistra non ha voluto fare dopo sette anni di governo. Lo chiedono solo perché sanno che non rischiano niente”.

  • 22.11

    Il giornalista parla di Zingaretti: “Credo si sia già pentito di Zanda tesoriere. Fa il fuoco con la legna che ha. Rivuole il finanziamento pubblico ai partiti”.

  • 22.12

    Travaglio: “Detesto il politicamente corretto. Preferisco dire che sia un cazzaro piuttosto che dire che sia il Ministro della malavita. Penso che la maniera di insultarlo da parte dell’intellighenzia sia un favore a Salvini. Non fa assolutamente nulla se non twittare su qualunque cosa accada. Purtroppo al Viminale non lo vedono quasi mai e tutte le cose che ha promesso sono smentiti dalla cronaca quotidiana che ci dà un Paese in disordine. Mussolini è stata una tragedia nazionale: quei ministri erano persone colte, vedi Gentile. Il fascismo era una cosa terribile, ma seria. La classe dirigente di Salvini è deprimente”.

  • 22.20

    Fine intervista a Travaglio. Tra poco arriva Giorgia Meloni. Sommi a Scanzi: “Ieri ve le siete date di santa ragione dalla Gruber!”. Ma la leader di Fdi entrerà in studio dopo la pubblicità.

  • 22.26

    Ecco Giorgia Meloni: “Da tanto che non vedevo Scanzi. La Lega va benissimo però la presenza mediatica, l’attenzione di cui può godere grazie alla vicepresidenza del Consiglio è enorme. Sfido Forza Italia come seconda forza del centrodestra. Voglio andare in Europa a cambiare tutto. Forza Italia in Europa è stata nella maggioranza. Auguro a Berlusconi ogni bene, ma sono leader di un altro partito”.

  • 22.31

    Meloni: “La famiglia tradizionale sembra diventata in tabù. Non vado al Congresso delle Famiglie a dire che le donne devono stare a casa a stirare e cucinare. Dirò il contrario”.

  • 22.32

    Meloni: “Non penso che qualcuno in Italia voglia abolire la legge 194. Siamo seri. Di me è stato detto che volevo limitare il diritto all’autodeterminazione delle donne perché volevo strumenti alternativi all’aborto. Sono temi che vanno toccati in punta di piedi”.

  • 22.35

    Lotti chiede come mai i politici del centrodestra non siano coerenti con le loro idee. Meloni, riferendosi alla Gruber con la quale ieri ha battibeccato: “Lei è stato elegante. Non ho un approccio confessionale alle cose. Ho a cuore anche le famiglie numerose, pur avendo un solo figlio. Non faccio battaglie su ciò che mi interessa”.

  • 22.39

    Barbara Alberti legge un suo testo sull’aborto. “Solo Papa Bergoglio ci ha teso una mano quando ha parlato dell’aborto come una tragedia per le donne”.

  • 22.41

    Meloni commenta il testo letto da Barbara Alberti: “Non credo che le donne siano sempre consapevoli dell’aborto. Si può impedire che tante donne arrivino a quella scelta perché magari non abbastanza informate”.

  • 22.43

    Meloni su Calenda, che l’ha definita versione burina del Ku Klux Klan: “Lo sto querelando. Mi sono stufata che perché magari sono una donna o di destra con me ci si prendono troppe libertà. Mi dà fastidio da morire questo fatto del burina tipica dei radical chic. La Repubblica mi definisce un giorno sì e uno no la regina di Coattonia, la Argento ha parlato di schiena lardosa fotografandomi una volta al ristorante, Toscani mi ha insultata. Non chiedo voti sull’aspetto fisico. L’intervista alla Meloni si chiude qui. E anche la puntata. Appuntamento a venerdì 5 aprile alle 23.

  • 21.30

    I due conduttori, Andrea Scanzi e Luca Lotti, entrano in studio. La coppia sembra andare davvero d’accordo. “Siamo in diretta”, ci tengono a precisare.

  • 21.35

    Travaglio, primo ospite della serata, assegna un 6 e mezzo al governo 5 Stelle, dichiarando che stava aspettando da 25 anni una legge anti-corruzione.

  • 21.39

    Travaglio attacca Salvini, chiamandolo “pallone gonfiato”.

  • 21.40

    Il direttore del Fatto Quotidiano ne ha anche per il ministro Bongiorno: “Cosa ci fanno i 5 Stelle con l’avvocato di Andreotti?”.

  • 21.48

    Travaglio: “Non mi meraviglio che Di Battista non si candidi alle Europee. Credo manterrà fede all’impegno di viaggiare. Il fatto che sia disamorato della politica è la ragione per cui non si sia ricandidato in Parlamento. Credo sia deluso da alcune scelte del Movimento 5 Stelle. Lui avrebbe preferito che si bloccasse subito il Tav”.

  • 21.49

    Breve clip sul caso Marcello De Vito. Travaglio minimizza: “Non credo sia un uomo di punta. Si era candidato a sindaco ed è stato trombato. Anche i bambini sanno che il sindaco si sceglie solo gli assessori, non il presidente del Consiglio Comunale. De Vito non è riuscito a fare dei favori perché avrebbe dovuto coinvolgere gli assessori”.

  • 21.52

    Travaglio: “La Raggi non gode di grande simpatia per due motivi: è del Movimento 5 Stelle e ha detto no alle Olimpiadi”.

  • 22.02

    Travaglio cita Crozza: “La Tav è un’opera urgentissima da 28 anni e da 16 governi. Salvini non sa nemmeno che cosa sia”.

  • 22.03

    Entra in studio Martina Dell’Ombra: “Silvio è il mio papi. Con la sua attività sessuale ha fatto distrarre tutti dai suoi reati. Quando c’era lui i pastori sardi non protestavano, festeggiavano al Billionaire. Pensavamo che Gasparri fosse la cosa peggiore che ci potesse capitare, poi è arrivato Toninelli. Pensiamo che Gasparri sia Socrate. Volevi lavorare in tv? Bastava darla. Non volevi? Bastava non darla. Il maggiore regalo che ci ha fatto è stato Salvini. Silvio ha insegnato a Matteo stare in tv e fregare la Meloni non appena si presenta l’occasione giusta. Senza Silvio non esisterebbero Matteo, la Carfagna, la Santanché, nemmeno Marco Travaglio. Marco, fattene una ragione: Silvio è anche il papi tuo!”,

  • 22.07

    Travaglio sul caso Ramy: “Credo che Salvini abbia innescato il pilota automatico. A chiunque lo mette in difficoltà gli dice ‘Fatti eleggere’. Il suo squadrone di social media manager si sono accorti che le reazioni erano negative. I leghisti votavano per altri partiti, altrimenti non sarebbero così tanti. Sono persone normali che agiscono per ragioni molto semplici. Cosa dovrebbero avere contro un ragazzo che ha commosso l’Italia? Altra cosa è lo ius soli e lì arriviamo alla incredibile pagliacciata della sinistra che ha cercato di strumentalizzare una tragedia per una legge che la sinistra non ha voluto fare dopo sette anni di governo. Lo chiedono solo perché sanno che non rischiano niente”.

  • 22.11

    Il giornalista parla di Zingaretti: “Credo si sia già pentito di Zanda tesoriere. Fa il fuoco con la legna che ha. Rivuole il finanziamento pubblico ai partiti”.

  • 22.12

    Travaglio: “Detesto il politicamente corretto. Preferisco dire che sia un cazzaro piuttosto che dire che sia il Ministro della malavita. Penso che la maniera di insultarlo da parte dell’intellighenzia sia un favore a Salvini. Non fa assolutamente nulla se non twittare su qualunque cosa accada. Purtroppo al Viminale non lo vedono quasi mai e tutte le cose che ha promesso sono smentiti dalla cronaca quotidiana che ci dà un Paese in disordine. Mussolini è stata una tragedia nazionale: quei ministri erano persone colte, vedi Gentile. Il fascismo era una cosa terribile, ma seria. La classe dirigente di Salvini è deprimente”.

  • 22.20

    Fine intervista a Travaglio. Tra poco arriva Giorgia Meloni. Sommi a Scanzi: “Ieri ve le siete date di santa ragione dalla Gruber!”. Ma la leader di Fdi entrerà in studio dopo la pubblicità.

  • 22.26

    Ecco Giorgia Meloni: “Da tanto che non vedevo Scanzi. La Lega va benissimo però la presenza mediatica, l’attenzione di cui può godere grazie alla vicepresidenza del Consiglio è enorme. Sfido Forza Italia come seconda forza del centrodestra. Voglio andare in Europa a cambiare tutto. Forza Italia in Europa è stata nella maggioranza. Auguro a Berlusconi ogni bene, ma sono leader di un altro partito”.

  • 22.31

    Meloni: “La famiglia tradizionale sembra diventata in tabù. Non vado al Congresso delle Famiglie a dire che le donne devono stare a casa a stirare e cucinare. Dirò il contrario”.

  • 22.32

    Meloni: “Non penso che qualcuno in Italia voglia abolire la legge 194. Siamo seri. Di me è stato detto che volevo limitare il diritto all’autodeterminazione delle donne perché volevo strumenti alternativi all’aborto. Sono temi che vanno toccati in punta di piedi”.

  • 22.35

    Lotti chiede come mai i politici del centrodestra non siano coerenti con le loro idee. Meloni, riferendosi alla Gruber con la quale ieri ha battibeccato: “Lei è stato elegante. Non ho un approccio confessionale alle cose. Ho a cuore anche le famiglie numerose, pur avendo un solo figlio. Non faccio battaglie su ciò che mi interessa”.

  • 22.39

    Barbara Alberti legge un suo testo sull’aborto. “Solo Papa Bergoglio ci ha teso una mano quando ha parlato dell’aborto come una tragedia per le donne”.

  • 22.41

    Meloni commenta il testo letto da Barbara Alberti: “Non credo che le donne siano sempre consapevoli dell’aborto. Si può impedire che tante donne arrivino a quella scelta perché magari non abbastanza informate”.

  • 22.43

    Meloni su Calenda, che l’ha definita versione burina del Ku Klux Klan: “Lo sto querelando. Mi sono stufata che perché magari sono una donna o di destra con me ci si prendono troppe libertà. Mi dà fastidio da morire questo fatto del burina tipica dei radical chic. La Repubblica mi definisce un giorno sì e uno no la regina di Coattonia, la Argento ha parlato di schiena lardosa fotografandomi una volta al ristorante, Toscani mi ha insultata. Non chiedo voti sull’aspetto fisico. L’intervista alla Meloni si chiude qui. E anche la puntata. Appuntamento a venerdì 5 aprile alle 23.

Accordi & Disaccordi rappresenta una piacevole anomalia nel panorama dei talk show: guardandolo si rischia di capire realmente ciò che dicono gli ospiti. Dovrebbe essere la normalità, ma in trasmissioni in cui sono chiamate a parlare dieci persone alla volta non è così scontato.

Andrea Scanzi e Luca Sommi sembrano una coppia davvero affiatata e il fatto che gli intervistatori superino in quantità gli intervistati – il rapporto è sempre di 2 a 1 – rappresenta un punto a favore. La trasmissione, della durata di un’ora e venticinque minuti, fila via tranquilla anche per questo.

Il segmento con ospite Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano e capo di Andrea Scanzi, non regala particolari scossoni, ma offre una puntuale disamina dell’attualità senza liti e urla. Ordinata anche l’intervista a Giorgia Meloni, a differenza della baruffa di 24 ore prima con Lilli Gruber – e lo stesso Scanzi – a Otto e Mezzo.

In occasione dell’eccezionale prime time, il programma ha voluto regalarsi un siparietto comico con Martina Dell’Ombra, che ha fatto dell’umorismo annacquato su Silvio Berlusconi (decisamente in grande spolvero era invece ne La tv delle ragazze). Segno che per fare un buon talk show non sia per forza necessario arruolare un comico.

Accordi & Disaccordi, diretta puntata 27 marzo 2019

A due mesi dalle elezioni europee torna stasera, eccezionalmente in prime time e in diretta, l’approfondimento politico del Nove nel talk Accordi & Disaccordi , condotto da Andrea Scanzi e Luca Sommi.

Nella puntata in onda mercoledì 27 marzo alle 21:25 saranno ospiti il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, per analizzare lo scenario politico all’indomani dell’ultimo voto regionale in Basilicata con un’altra regione ad appannaggio del centrodestra. Ma i dati delle amministrative non sono l’unico nodo che sta mettendo a durissima prova l’alleanza di governo M5S – Lega. Sul piatto, dopo le insofferenze reciproche per gli accordi con la Cina e lo sblocca cantieri, ora a dividere gli “alleati” c’è la questione della cittadinanza a Ramy, il ragazzino eroe di origine egiziana che ha sventato l’attacco al bus a San Donato milanese.

Accordi e Disaccordi tornerà nel consueto spazio di seconda serata, da venerdì 5 aprile alle 22:45.

Accordi e Disaccordi: dove vederlo

Accordi  e Disaccordi ( è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia ed è disponibile anche su Dplay (sul sito www.it.dplay.com). Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

Accordi e Disaccordi: Second Screen

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