Home Notizie Fabrizio Frizzi, Roberto D’Agostino: “Ecco perché in Rai gli tolsero il programma…”

Fabrizio Frizzi, Roberto D’Agostino: “Ecco perché in Rai gli tolsero il programma…”

Fabrizio Frizzi conduceva Per Tutta la Vita quando un battibecco tra Gianfranco Funari e Rosy Bindi segnò la sua carriera, almeno secondo Dago.

pubblicato 25 Marzo 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 22:35

“A Frizzi, che oggi tutti incensano, fu tolto il programma che conduceva perche Funari, che era ospite, litigò con Rosy Bindi che all’epoca era Ministro della Salute. Chi ci rimise le corna fu il povero Frizzi…”

Così Roberto D’Agostino spiega le ragioni per cui il rapporto tra la Rai e Frizzi si incrinò a un certo punto della sua carriera, pur essendo Fabrizio uno dei cavalli di razza dell’Azienda. Ospite di Lucci incontra Funari, chicca proposta da Rai 2 in memoria di Gianfranco Funari e curata da Enrico Lucci, Roberto d’Agostino ha ricordato proprio l’episodio che, a suo avviso, ha costituito un punto di non ritorno nel rapporto tra Viale Mazzini e il conduttore, scomparso un anno fa.

Correva l’anno 1998: nella puntata del 22 febbraio di Per Tutta la Vita, format poi riproposto una quindicina di anni dopo e dedicato a coppie in procinto di sposarsi, Fabrizio Frizzi ospita Gianfranco Funari che racconta, con la vis polemica che lo ha sempre contraddistinto, una sua ‘disavventura’ con il servizio sanitario nazionale, criticandone la gestione. Poco dopo arriva la telefonata in diretta dell’allora Ministro della Sanità, Rosy Bindi, che da una parte contesta le dichiarazioni di Funari e dall’altra riprende Frizzi per non aver svolto adeguatamente il proprio lavoro e di essersi offerto a derive e critiche politiche (“Non usi in senso politico lo spazio che le è dato“).

Il programma di Lucci ha riproposto integralmente lo spezzone, che sottolinea la durezza dell’intervento della Bindi che all’indomani della puntata fu fortmente criticato da Funari che chiese a gran voce le dimissioni del ministro, come testimonia un’agenzia dell’ADNKronos dell’epoca:

“‘Rosy Bindi deve dare le dimissioni da ministro della Sanità per un motivo molto semplice: perché ha utilizzato un mezzo pubblico, la Rai, come se fosse casa sua. Questo dimostra che non si può vivere in questo Paese con un ministro che fa da padrone in una trasmissione di varietà”

dichiarò Funari a Radio 102,5. E a raccontare le reazioni dell’invasione di campo della Bindi ci pensò anche Silvia Fumarola su la Repubblica in un articolo ancora disponibile grazie all’archivio della testata. Lo stesso Frizzi parlò poi di una telefonata col Ministro rasserenante e conciliatrice e gettò acqua sul fuoco, mentre la Bindi sostenne che l’interruzione della telefonata fosse dovuta al cellulare ormai scarico.

Da quella storia sono passati 21 anni, ma dopo quella puntata Frizzi proseguì la sua esperienza nel programma, che continuò fino al 2000 senza pause, per poi riprendere nel 2002. E’ proprio nei primi anni Duemila che la sua carriera sembra segnare il passo: nel 2003 per lui Miss Italia finisce, torna al daily con Guardì e poi nel 2005 passa nella mattina di rai 3 con Elsa Di Gati a Cominciamo bene prima della rinascita con Soliti Ignoti dal 2007. Per d’Agostino, però, quella telefonata della Bindi fu un punto di svolta importante, la ragione per cui “gli tolsero il programma”, anche se il programma continuò. Di certo fu un momento non facile della sua carriera di conduttore, che seppe gestire come sempre con gran classe.