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I Retroscena di Blogo: Fremantle si sfila da The Voice per lasciare il posto a… Fremantle

The Voice si farà, su chi lo farà c’è una piccola grande ambiguità nascosta

di Hit
pubblicato 23 Febbraio 2019 aggiornato 21 Gennaio 2021 19:05

Si è tanto scritto in questi giorni rispetto alla tormentata genesi della nuova edizione di The Voice. L’intento di Rai2 è piuttosto chiaro, dare al proprio programma lo stesso smalto della produzione del talent più maestoso e costoso della televisione italiana, ovvero X Factor (che però ormai più che un programma tv è diventato una operazione di marketing). Per fare questo Carlo Freccero ha chiamato la società di produzione che si occupa del talent di Sky, ovvero la Fremantle.

Le notizie di questi giorni ci dicono della contrarietà di Fremantle rispetto alla decisione di Rai di non dare l’ok al coach Sfera Ebbasta, decidendo così di “sfilarsi” rispetto alla realizzazione di questa nuova serie di The Voice. Il direttore di Rai2 ha però prontamente detto che il programma si farà anche senza Fremantle e che la produzione dello show sarebbe stata curata da Talpa, che ha appunto nel catalogo Voice.

Va detto però che Talpa media Italia è una business unit di Fremantle, quest’ultima che ha acquisito quindi il catalogo della società di Marco Tombolini. Tombolini, che è diventato dirigente di Fremantle, ha portato con se il catalogo Talpa, questo per rendere Fremantle più appetibile alla televisione generalista, visto che la società di Lorenzo Mieli frequenta di più la pay tv e Sky in particolare, rispetto alle reti cosi dette “tradizionali”, dove a parte “L’amica geniale” non ha fatto grandi numeri. Tradotto si potrebbe dire che Fremantle si “sfila” da The Voice per lasciare il posto a Fremantle, per dirla in modo un pochino brutale, ma che probabilmente rende l’idea.

Il programma infatti sarà realizzato con il gruppo di autori di Fremantle che sta già lavorando da tempo al programma (settimana prossima la decisione su chi sostituirà Sfera). Dietro quindi alla discussione su chi realizzerà questa nuova edizione del talent show condotto da Simona Ventura, forse, c’è una piccola ambiguità nascosta, ora non più tanto nascosta.

Questa dello “sfilamento” appare alla fine più una operazione di comunicazione, che di certo avrà fatto piacere a Sky che non avrebbe visto di buon occhio il fatto che la società che gli realizza X factor, in qualche modo si “sporcasse” (senza offesa per nessuno, è solo un termine per rendere meglio l’idea) producendo The Voice.

Questa situazione che si è venuta a creare forse fa bene a tutti, Rai, Sky e Fremantle. Andrà bene anche a The Voice? Lo scopriremo dal 23 aprile su Rai2.