Home Notizie E’ successo in TV – 22 febbraio 2006: un pollo mangiato in diretta al telegiornale

E’ successo in TV – 22 febbraio 2006: un pollo mangiato in diretta al telegiornale

Oggi nel passato: Lamberto Sposini protagonista di un gesto in diretta tv che fa discutere

pubblicato 22 Febbraio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 00:23

Qualcuno dirà che questa è informazione spettacolo, ma non lo è” eppure il 22 febbraio 2006 passa alla storia della tv per un episodio cult avvenuto durante l’edizione delle ore 20 del Tg5, allora diretto da Carlo Rossella. In conduzione quella sera c’è Lamberto Sposini, a suo tempo vice direttore del notiziario di Canale 5.

Il periodo è segnato dalla psicosi dell’influenza aviaria, una fobia che fece crollare il consumo di pollo, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Allarmismi e continui casi registrati in giro per l’Italia non aiutano a tranquillizzare il pubblico sotto choc. Per fare la sua parte e convincere gli italiani che sull’aviaria si fa del terrorismo, Sposini, eroicamente salta gli schemi della conduzione abbottonata, azzarda un atto di coraggio e così subito dopo un servizio sulla sindrome da influenza aviaria ha messo in pratica una dimostrazione in tutto e per tutto mangiando del pollo in diretta nell’edizione delle 20 del Tg5.

Con il piatto bello in vista, il giornalista si prende qualche istante per gustarsi il pezzo addentato davanti a milioni di telespettatori, passano 5/6 secondi, mugugna e apprezza “E’ anche buono“. Il frammento è stato ripreso da giornali, telegiornali ‘avversari’, persino da Blob – che non si poteva lasciar sfuggire una tale perla, tanto da incastonarla nel suo album di tormentoni – e Striscia la Notizia.

Per superare le paure irrazionali le immagini valgono più di molte parole e va per questo apprezzato il consumo di pollo in diretta nell’edizione serale del Tg5 da parte di uno dei giornalisti più noti al pubblico televisivo come Lamberto Sposini” affermò la Coldiretti il giorno dopo invitando giornalisti, rappresentanti del mondo delle istituzioni e dello spettacolo, opinionisti e tutti i cittadini a ripetere lo stesso gesto.