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Empire, arrestato Jussie Smollett: l’aggressione subita non sarebbe stata vera

La Polizia di Chicago ha arrestato Jussie Smollett, interprete di Jamal in Empire, che il mese scorso aveva denunciato un’aggressione da parte di due persone e che, ora, sembra abbia mentito

pubblicato 21 Febbraio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 00:24

Un caso che ha dell’incredibile, che potrebbe concludersi con la vittima che diventa colpevole e rischia di finire dietro le sbarre. A fine gennaio vi avevamo riportato la notizia dell’aggressione ai danni di Jussie Smollett, l’interprete di Jamal in Empire. L’attore aveva accusato due uomini di averlo aggredito, picchiando ed insultandolo con commenti omofobi e razzisti, fino a stringergli una corda intorno al collo.

Immediate le manifestazioni di solidarietà da parte dei creatori della serie tv e della Fox, il network che negli Stati Uniti manda in onda lo show (in Italia va in onda su FoxLife). Per la Polizia di Chicago, dove era avvenuto l’episodio, però, qualcosa non quadra nelle dichiarazioni dell’attore ed in tutta la vicenda. Così, inizia ad indagare.

Ad insospettire gli inquirenti il fatto che Smollett, a quanto pare, non volesse consegnare il proprio telefono alle autorità, oltre alla mancanza di immagini nei circuiti di video sorveglianza della zona in cui si sarebbe verificata l’aggressione. Un video, però, viene trovato, e mostra i fratelli Olabinjo ed Abimbola Osundairo comperare maschere e materiali utilizzati per la presunta aggressione.

I due fratelli vengono così interrogati la settimana scorsa e trattenuti per 48 ore: dopo aver collaborato con la Polizia, vengono rilasciati. Qualche giorno dopo, mentre la Fox annuncia di aver ripreso a girare gli ultimi episodi della quinta stagione della serie, il colpo di scena: Smollett viene arrestato. L’accusa è di aver mentito sull’aggressione e di aver chiesto ai due fratelli (che lavorano come comparsa all’interno dello show e come personal trainer dell’attore) di simulare l’attacco.

Ora per Smollett la situazione si fa grave: se dovesse essere ritenuto colpevole, rischia fino a tre anni di galera. Resta poco chiaro il motivo per cui avrebbe deciso di mettere in scena l’aggressione, anche se qualcuno ipotizza che l’attore, dopo aver ricevuto delle lettere minatorie con offese razziste ed omofobe, non abbia ottenuto il sostegno che sperava dalla Fox.

Mentre la Polizia cerca di fare chiarezza sull’accaduto, il network non si esprime sul futuro del personaggio interpretato da Smollett. Le riprese proseguono, mentre la Fox sta valutando le opzioni a sua disposizione. Certo è che, però, di fronte ad una situazione simile, per l’attore le cose potrebbero farsi difficili anche sul set.

[Via DeadlineHollywood]