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Tiki Taka, il caso Wanda Nara trattato come evento. Con tanto di promo ‘speciale’

A Tiki Taka il caso Wanda Nara viene trattato come un evento. Prima il promo ‘speciale’ durante Non mentire, poi i continui lanci in sovrimpressione e la scritta ‘esclusiva’. E il programma inizia ufficialmente con l’intervista

pubblicato 18 Febbraio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 00:39

Un’intervista presentata come un evento. Tiki Taka gioca il jolly Wanda Nara e lo fa nella settimana più bollente per la moglie – e agente – di Mauro Icardi, a cui l’Inter ha tolto la fascia di capitano.

Una vicenda calcistica – legata al rinnovo del contratto del giocatore coi nerazzurri – e al contempo televisiva, con Mediaset che ha tentato fin dal principio di ‘gonfiare’ l’appuntamento.

Non solo l’immancabile marchio dell’esclusiva esposto in alto a sinistra, ma anche un promo nel bel mezzo di Non mentire, dove il ‘caso Wanda’ è divenuto inevitabilmente centrale, anticipando di fatto i risultati e i gol della domenica.

Pronti via ecco il commento di Napoli-Torino. Il pensiero però è tutto per le imminenti parole della showgirl-procuratrice, che vengono rilanciate da un serpentone eloquente: “Tra poco Inter-Wanda, tutta la verità“.

Il momento pare arrivato, ma Pierluigi Pardo manda la pubblicità. Al rientro parte la sigla del programma. Sì perché l’intero blocco precedente viene isolato nell’anteprima e la trasmissione – perlomeno secondo il rilevamento Auditel – comincia proprio con l’attesissimo faccia a faccia.

La parentesi di oltre mezz’ora contiene di tutto. Dalle lacrime di Wanda alla telefonata dell’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta, che sembra voler ricucire lo strappo.

Terminato il confronto, la ragazza resta in studio seppur con un tono dimesso. Ascolta le critiche dei presenti, replica a monosillabi. Poco importa, lo scoop è già stato servito.

Quando ad agosto Wanda Nara fu scelta come volto femminile di Tiki Taka le strade percorribili furono subito chiare: o avrebbe fatto imbufalire l’universo anti-interista, oppure ad arrabbiarsi sarebbe stata la stessa dirigenza nerazzurra.

Mediaset ha colto la palla al balzo, potendo oltretutto contare su un avvio di trasmissione ad un orario decente e ‘competitivo’.