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Povera Patria, è polemica per servizio sul signoraggio. Freccero: “Finalmente un programma divulgativo di economia”

Parla Alessandro Giuli, l’autore del servizio: “Inviteremo in trasmissione chi la pensa diversamente”.

pubblicato 27 Gennaio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 02:03

Sta suscitando un mare di polemica un servizio sul signoraggio andato in onda venerdì notte su Rai2 all’interno di Povera Patria, il talk show nato dalle ceneri di Night Tabloid – il cambio di nome è avvenuto per volere del direttore Carlo Freccero – condotto da Annalisa Bruchi.

Il servizio in questione realizzato da Alessandro Giuli, ex vicedirettore de Il Foglio e ora firma di Libero, era dedicato a una delle maggiori teorie cospirazioniste a livello economico, definendo il passaggio all’euro “un esproprio” e omettendo il fenomeno dell’inflazione.

In particolare, Mario Seminerio, fondatore del blog Phastidio, molto seguito a livello economico, ha dichiarato:

“Questa è la condizione in cui è ridotta la Rai, oggi. Una discarica di fake news, con pagamento del canone in bolletta”.

Gli ha fatto eco il professor Riccardo Puglisi, professore associato di Economia all’Università di Pavia (“Su quali libri di testo e articoli di economia vi siete basati per questo orrore?“).

Immediata la difesa dell’autore del servizio. Ha detto Giuli, che si è “sentito trattato come un no vax“:

“E comunque era un editoriale, un mio punto di vista, e non era no euro. Povera Patria non ha intenzione di sparare verità nel cielo e non pretende che tutti siano d’accordo. Tant’è che nella prossima puntata continueremo a parlare di questo tema, invitando in trasmissione chi la pensa diversamente”.

A difendere la trasmissione ci ha pensato anche Giampaolo Rossi, consigliere d’amministrazione Rai in quota Fratelli d’Italia, che ha detto all’Agi:

“Lo storico risultato di ascolti del programma dimostra quanto sia stato vincente, invece, trattare finalmente in Rai argomenti economici e politici finora censurati dal mainstream. La nuova Rai sta scardinando l’ipocrisia del mainstream. La prima puntata di ‘Povera Patria’ ha proposto anche un’inchiesta sulla mafia nigeriana, argomento che prima era tabù, parlarne portava ad essere tacciati di razzismo e xenofobia. Raidue è un laboratorio di nuova informazione”.

Il programma in realtà dal punto di vista degli ascolti ha di che festeggiare, dal momento che alla prima puntata del reboot ha siglato il 5.9% di share. Ha dichiarato con soddisfazione il direttore di Rai2, Carlo Freccero:

“Finalmente un programma che aiuta la divulgazione di carattere economico. Abbiamo affrontato un tema così complesso in una scheda di due minuti, evidentemente di grande interesse. Verrà sviscerato ancora nella prossima puntata”.