Home Festival di Sanremo Sanremo 2019, Fiorello al fianco di Baglioni sui compensi: “Porta soldi alla Rai, la gente si indigni per ladri ed evasori”

Sanremo 2019, Fiorello al fianco di Baglioni sui compensi: “Porta soldi alla Rai, la gente si indigni per ladri ed evasori”

Fiorello si schiera al fianco di Baglioni nella polemica sui compensi per i conduttori del principale evento tv italiano.

pubblicato 18 Gennaio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 02:35

“Perché i giornali e la gente si indignano con i conduttori del Festival di Sanremo Claudio Baglioni, Claudio Bisio e Virginia Raffaele per i compensi? E perché non ci si indigna allo stesso modo verso i delinquenti che rapinano, per quelli che non pagano le tasse (e quindi rubano soldi ai contribuenti) o per i politici che mangiano con le mazzette sulle opere pubbliche?”

Così Fiorello interviene nella (solita) polemica sui compensi dei conduttori di Sanremo, quest’anno alimentata anche (se non soprattutto) dal vicepremier Salvini. Lo fa con una story su Instagram nella quale si ritrova a ribadire un principio che evidentemente va ribadito ogni anno, non solo a Sanremo ma anche a ogni inizio stagione tv (citofonare Fazio…).

La tv è un mercato, per cui

“se Baglioni porta tantissimi soldi alla Rai, come ha già dimostrato l’anno scorso, guadagna questo […] A quelli che si indignano, vorrei dire che Baglioni ha una carriera di anni e anni. Tutti i personaggi partono da zero e poi alcuni ce la fanno […] L’artista lo fai se hai talento, come Baglioni, Bisio e Raffaele che oggi guadagnano soldi, mica li rubano. Ma vengono messi sulla pubblica piazza e martoriati, vituperati, lapidati dalla gente che guarda e si indigna”.

Come riporta l’ANSA, nel messaggio social di Fiorello c’è spazio anche per una notazione personale, non rara quando si parla di lui, visto che è uso mettere la faccia ed esporsi affermando quel in cui crede:

“C’è stato un momento della mia vita in cui non guadagnavo niente. Ora sì, pago le tasse e mi dovrei vergognare? […] Parlo a te, che fai la gavetta nei locali, provini per i talent, che magari frequenti una scuola di recitazione per inseguire il tuo sogno: se un giorno ce la farai, e te lo auguro, sappi che finirai sul giornale e ti incolperanno perché in Italia chi ce la fa è uno stronzo, un coglione che ruba i soldi dei contribuenti….”.

Un messaggio rivolto a ‘nuora, perché suocera intenda”: una suocera che ha le fattezze di chi sobilla l’indignazione a un tanto al chilo, chi trova terreno fertile – e ne approfitta – nella scarsa conoscenza dei mercati, che non ha il termine “oggettività” tra i suoi preferiti e che è sempre pronto a puntare il dito.

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