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Presadiretta, Rai 3, ritorna in tv. Riccardo Iacona intervista Walter Ricciardi

Arrivato alla sua ventesima edizione, questa sera alle 21.15 torna Presadiretta su Rai 3, il programma di approfondimento e di inchieste di Riccardo Iacona e Cristina De Ritis

pubblicato 8 Gennaio 2019 aggiornato 2 Novembre 2020 09:56

Una puntata ben strutturata la prima per il nuovo anno di Presadiretta, che ha riaperto questa sera un nuovo ciclo di inchieste per il 2019 con servizi e approfondimenti sui combustibili fossili.

Riccardo Iacona, giornalista, presentatore ma anche autore del programma, è sempre lo stesso: capace, sicuro di sé, dalla comunicazione chiara ed efficace a supporto di una conduzione professionale e pulita. Vista la difficoltà dei temi trattati, vediamo anche stavolta il grande ritorno degli aiuti grafici proiettati in studio, utilissimi per mettere a fuoco in modo più semplice e veloce alcuni tra i punti focali del discorso – in questo caso soprattutto, visti i temi sì ambientali ma anche filo-politici ed economici.

Le domande alle quali Presadiretta si era ripromessa di rispondere nel corso di questa prima puntata erano anzitutto due: ‘perché si stia ancora investendo sul carbone’ e ‘perché non ci si concentri maggiormente sulle energie green’.

Le risposte arrivano quasi subito, già a partire dal secondo servizio, durante il quale dall’Italia si passa all’Europa – e in particolar modo a due dei paesi più inquinanti ed inquinati del nostro continente: Germania e Polonia.

Se i primi minuti di Presadiretta potevano correre il rischio di lasciare lo spettatore parzialmente smarrito, a causa di informazioni su carbone, gasolio ed aziende elettriche anche troppo tecniche per chi di questo argomento ancora dovesse saperne poco, così non è quando la narrazione vira sull’internazionale. Col passare dei minuti, ogni cosa si fa chiara: anche i meno attenti riescono a recuperare il filo logico di tutto il discorso, e a ricostruire poco a poco il grande puzzle di inchiesta pensato da Presadiretta per questa sera.

Una linea editoriale, quella del programma di Rai 3, sicuramente molto simile ad altri format già visti su questa e altre reti, ma non per questo banale. Anzi, la particolarità di Presadiretta sta proprio qui: nell’essere simile a tanti altri ma nel sapersi differenziare. Presadiretta infatti risulta migliore – poiché capace di far la differenza tra un format mediocre e fintamente approfondito, e un vero programma di inchiesta capace di ridare alla parola ‘informazione’ il significato intrinseco che si merita.

Se fossimo onesti, dovremmo riconoscere che ultimamente i programmi televisivi di vera inchiesta e informazione scarseggino, includendo tra questi (purtroppo) anche alcuni telegiornali. In un mondo in cui si è sempre più alla ricerca di notizie sensazionalistiche e dove anche i temi più importanti vengono trattati con qualunquismo, senza andare davvero al fondo delle cose e lasciando al telespettatore la presunzione di saper già tutto senza in realtà avergli spiegato niente, Presadiretta è un’eccezione.

Un programma semplice e senza troppi orpelli dove non è tanto il presentatore, Riccardo Iacona, a parlare, ma i servizi preparati dalla sua squadra al completo. Presadiretta ci ricorda come il giornalismo andrebbe fatto: con la verifica delle fonti, l’approfondimento di ciò che si racconta, e la documentazione a supporto di tutte le tesi presentate, senza quindi lasciare domande in sospeso e men che meno spazio al contraddittorio.

I servizi della puntata, inizialmente molto critici sui comportamenti ‘statalisti’ di Italia e Europa e sull’utilizzo dei combustibili fossili, chiudono con il raccontare anche l’esatto contrario, rinforzando la tesi che Presadiretta non cerchi a tutti i costi di indirizzare in modo univoco l’informazione. Così, conosciamo anche molteplici esempi positivi e propositivi firmati Italia, che ci raccontano di come nel nostro Bel Paese ci sia qualcuno che alle energie green ci voglia credere davvero, investendo sul fotovoltaico ma non solo.

In diretta da Cagliari arriva, tra le altre, anche la testimonianza di Alfonso Damiano, professore di Ingegneria Industriale all’Università di Cagliari, che paragona l’energia sostenibile a internet sostenendo che per dimenticarci dei combustibili fossili occorra anzitutto fare rete.

Ospite in studio Walter Ricciardi, ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità licenziatosi con 8 mesi di anticipo rispetto alla fine del suo mandato. Come sempre, è lo stesso Riccardo Iacona ad intervistarlo a inizio puntata, ancor prima che il tema dei combustibili fossili venga accennato. L’intervista, c’è da dirlo, stride con tutto il resto. Non venendo contestualizzata, rischia di apparire come niente più che il tentativo di legarsi in modo ‘facile e veloce’ all’attualità, forse nella speranza di avvicinare maggiormente Presadiretta alla cronaca dei giorni nostri. Le domande rivolte da Iacona all’ex presidente Ricciardi sono interessanti, chiare e precise, ma del tutto non pertinenti agli argomenti trattati nel resto della puntata. Non venendo contestualizzate, rischiano anche di perdersi in significato e contenuti per tutti quei telespettatori che non sanno di cosa si stia parlando.

La domanda sorge spontanea: è davvero necessario aprire Presadiretta  (per altro proprio nei suoi 15 minuti di anteprima) con interviste che nulla hanno a che vedere con gli argomenti che verranno poi trattati nel resto del programma? Forse la cosa andrebbe ripensata.

L’ultimo servizio in chiusura è off-topic: si parla infatti di Bari e della sua giustizia al capolinea. Dall’estate scorsa  il capoluogo pugliese non ha più un Tribunale perché l’edificio è stato dichiarato inagibile, così i processi sono stati spostati nelle tendopoli della Protezione Civile, tendopoli che sono state chiuse qualche mese dopo. Ad oggi, la giustizia a Bari è ginocchio. L’argomento è sicuramente interessante ma approfondirlo alle 23.30 passate, spostando la concentrazione dello spettatore da un tema all’altro, abbassa ulteriormente il suo livello di attenzione e probabilmente impedisce il vero raggiungimento dello scopo dell’operazione, ossia quello di far da traino alla puntata della prossima settimana, dove si parlerà proprio di Palazzi di Giustizia e delle loro difficoltà.

 

Presadiretta: presentazione nuove puntate 2019

Dopo qualche mese di ‘stop’, ritorna questa sera (e per la sua ventesima edizione in tv) il programma di Riccardo Iacona e Cristina De Ritis.

Questa sera, in prima serata alle 21.15 su Rai 3, ricomincia Presadiretta, e lo fa con una nuova stagione di 9 puntate durante le quali il programma – che da sempre ha voluto porre l’obiettivo su inchieste giornalistiche e di approfondimento non per forza legate soltanto alla nostra attualità – entrerà a capofitto nelle questioni più vive del nostro paese, a cominciare dal dibattito pubblico dei nostri giorni.

La prima puntata, in onda stasera, si concentrerà sulle politiche energetiche italiane. Si intitolerà Fossile – Il Lungo Addio e vedrà in studio un nuovo ospite ad aprire un nuovo ciclo di inchieste: Walter Ricciardi, ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Ad intervistarlo sempre il giornalista Riccardo Iacona, che gli chiederà anzitutto dei suoi rapporti con il Governo e delle ragioni per cui Ricciardi abbia consegnato le sue dimissioni solo poche settimane fa.

Le domande alle quali Presadiretta si ripromette di rispondere sono molteplici, come, ad esempio, perché si continui ad investire così tanto in sussidi per i combustibili fossili anziché scommettere davvero sulle energie rinnovabili.

Ma i temi toccati nel corso della stagione del programma non si arresteranno qui, e saranno 7 in totale: ambiente, giustizia, famiglia, dazi, farmaci, l’ascensore sociale, e l’Europa.

Così, dalle prossime settimane vedremo Presadiretta entrare anche nei Tribunali italiani, per raccontarci della “macchina della Giustizia che rischia il collasso“, prima di passare, nella puntata successiva, alla politica internazionale affrontando il tema della guerra dei dazi inaugurata dal presidente degli Stati Uniti d’America, Trump.

Nel corso delle 9 puntate si ritornerà anche a parlare di politica italiana con un approfondimento sulle ultime riforme sulla famiglia attuate dai politici del nostro paese. Non mancherà un’intera puntata dedicata ai farmaci e in particolar modo all’abuso di antibiotici, con un’inchiesta che ci spieghi come sia possibile che secondo l’OMS i medicinali veramente essenziali per la nostra salute siano circa 400, ma ne vengano prodotti ogni giorno decine di migliaia.

Infine, una puntata-approfondimento su ciò che forse non ti aspetti: l’attacco di sostanze chimiche che potrebbero causare drammatiche conseguenze al nostro cervello – mentre in chiusura di stagione si tornerà a parlare di ambiente e di energie rinnovabili con un viaggio in Costa Rica, primo paese al mondo che usa solo energie green.

Chiuderà il ciclo di stagione l’ascensore sociale – che Presadiretta ci spiega come in Italia non funzioni più perché chi nasce povero muore povero e, dati alla mano, la povertà assoluta in Italia è aumentata in 10 anni del 182 per cento. Inoltre, non mancherà una puntata interamente dedicata alla crisi dei valori europei, tra spinte sovraniste e politiche fiscali.

I nove appuntamenti in totale, per questa ventesima edizione del programma, lasceranno posto anche a denunce e proposte, oltre che ad esempi propositivi per migliorarsi e imparare.