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Danza con me, Roberto Bolle il 1 gennaio 2019 su Rai Uno: le dichiarazioni della conferenza stampa

Danza con me, Roberto Bolle il 1 gennaio 2019 su Rai Uno.

pubblicato 18 Dicembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 04:10

Torna “Danza con me“, l’appuntamento del 1 gennaio su Rai Uno, in prima serata, con Roberto Bolle protagonista assoluto.

Il programma, andato in onda il primo giorno dell’anno 2018, ha ottenuto il Rose D’or, il premio dedicato ai programmi televisivi e radio dell’EBU (European Broadcasting Union) che maggiormente si sono distinti per originalità e qualità dei contenuti.

Sono davvero molto felice: portare la danza in prima serata sulla rete ammiraglia degli italiani sembrava una sfida impossibile, invece ‘Danza con me’, oltre ad entusiasmare pubblico e critica in Italia, si è fatta notare anche a livello europeo. Un grande successo per tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e hanno lavorato per realizzarlo, e un grande successo per la danza in generale: l’opportunità storica di segnare un cambiamento culturale, in cui la danza e il balletto possano essere percepiti come una forma d’arte vicina alle persone e in grado di arrivare ai loro cuori e smuovere emozioni. Un ringraziamento e un pensiero alla Ballandi e a Bibi, che per primo ha visto le potenzialità dello spettacolo – ricordo che mi diceva sempre ‘Stai facendo una cosa grande’ – e alla Rai, che più di tutti ha rischiato, scommesso e soprattutto creduto nell’importanza di questo progetto.

Molti gli ospiti di “Danza con me”. Roberto Bolle sarà affiancato da Pif e ci saranno Alessandra Ferri, Cesare Cremonini, Valeria Solarino, Stefano Accorsi, Fabio De Luigi, Luca e Paolo, Ilenia Pastorelli, Pierfrancesco Facino, Valerio Mastandrea, Sergio Ribini e Rocco Papaleo.

Ecco le dichiarazioni della conferenza stampa.

Enrico Motta, direttore produzione: “Anche quest’anno ci hanno chiesto di realizzare un sogno in questo laboratorio.
Dargli una forma, una visibilità, bisogna interpretarlo, il sogno. Bisogna creare un’empatia con il sogno da riprendere.

Claudio Fasulo collega la sala stampa con la direttrice di Rai Uno, Teresa De Santis, al telefono:

“Approfitto di questa occasione, saluto un grande protagonista come Roberto Bolle e saluto il collega Enrico Motta. Questo appuntamento ha per noi un valore duplice, illumina la rete con la bellezza e si superano i peccati di una idea polverosa e antica della danza. Bolle ha fatto vivere la danza in luoghi diversi dal concreto, dai canoni classici. Rai Uno ha offerto un ponte, una grande manifestazione e rappresentazione di talento. Grazie per questo grande lavoro tra danza e tv. Una operazione che rimane ancorata all’eleganza classica della danza. Ci sono stati grandi risultati d’ascolto, quasi 5 milioni, ci fa capire quanto è stato importante questo lavoro e quanto dobbiamo crederci”

Ha preso poi la parola Claudio Fasulo, organizzazione e Risorse Umane:

“E’ una versione atipica, uno storyboard, un film. Diamo 5, 6 settimane di riprese. E giriamo tutto come fosse un film. Ogni passaggio regolato e scritto sulla carta. Ci sono un sacco di ospiti importanti. Realizziamo questo prodotto unico, è uno show unico al mondo con un punto di riferimento assoluto dell’arte come Roberto Bolle. Il 1 gennaio è una scelta augurante, un biglietto da visita. Il nostro buon proposito è dimostrare, ancora una volta, che un tipo diverso di televisione è possibile. Voglio personalmente ringraziare Ballandi.

Si aggiunge Andrea Ballandi:

“Fu l’ultimo programma televisivo che Bibi riuscì a vedere. Fu felice, gli ha regalato momenti di felicità in una situazione difficile per lui. Siamo più che orgogliosi a replicare questo show prestigioso. Ringraziamo Roberto e la Rai per aver dato alla Ballandi questa possibilità”

Ecco quindi le parole di Roberto Bolle:

“Sono veramente contento di presentare una nuova edizione di Danza con me. Voglio partire ringraziando la Rai, l’ha voluto realizzare e fare una collocazione prestigiosa e significativa. Ringrazio la Rai, Ballandi, voglio dedicare questa edizione a Bibi. Lui venne sul set a incoraggiarci e sostenerci. Vide la trasmissione, ci sentimmo anche dopo. Credo sia stata una grande gioia per lui veder realizzato e crescere questo prodotto. E’ davvero cresciuto tantissimo. Senza Bibi questo programma non ci sarebbe, ha sempre creduto in me. Nessuno lo credeva, io per primo. Lui diceva che avrei dovuto fare un programma televisivo, ero contento ma non me la sentivo. C’è stata la partecipazione a Sanremo 2016… dopo l’idea di creare qualcosa di importante. Senza Bibi e la sua visione non saremmo qui a parlare di questo programma. E’ fatto da una squadra bella e importante. Quello che mi piace dire è che il lavoro fatto da tutti i reparti porta a un risultato straordinari che vedete in televisione. Un gruppo di lavoro molto affiatato, ognuno ha dato il meglio di sé. E’ un programma dove c’è tantissimo impegno e voglia di metterci in gioco e superare i nostri limiti. Veniamo messi nelle migliori condizioni per creare tutto. E’ il risultato di un lavoro che dura tanti mesi. Abbiamo un cast straordinario, tanti ospiti. Bellissimo sia sul piano della danza che su quello degli ospiti. I numeri sono tanti, Pif sarà il mio compagno di viaggio in questa edizione. Ci sarà anche Alessandra Ferri con cui tornerò a ballare, dal 2007 non ci siamo più esibiti insieme. Balleremo insieme per la prima volta per il pubblico italiani. Passi a due, duetti… Uno show molto ricco, gli studi sono quelli del Portello e speriamo si possa trasformare in un punto creativo della Rai. Grandissimo impatto scenico, fuori dai canoni dei normali studi televisivi. Rispetto all’anno scorso ci saranno tanti numeri corali in più. Ci saranno anche più allievi dell’Accademia (con omaggio a Moulin Rouge). Abbiamo voluto dare una maggior parte e importanza ai testi, per lanci, tagli e anche piccoli monologhi che aiutasse il racconto. Vedo un grande interesse e cambiamento di percezione della danza anche da parte dei giovani. Tante sono le dimostrazioni di questo, dai numeri e dall’entusiasmo con cui è stata accolta la seconda edizione con il riconoscimento del Rose D’Or. Quello che riscontro quotidianamente con l’evento On Dance, ho toccato con mano l’entusiasmo della gente Per la prima volta quest’anno ci saranno 2 date all’Arena di Verona, il 16 e 17 luglio 2019. Mi auguro che anche questa trasmissione abbia successo come l’anno scorso, se lo merita. Ma il percorso credo sia segnato, è in atto un cambiamento a livello culturale. Sicuramente il successo dell’anno scorso mi ha dato una grandissima carica e voglia di fare meglio. La squadra è stata riconfermata Da questi punti di riferimento, ci siamo rimessi in gioco. Non è mai facile “la seconda volta” ma i numeri sono importanti.

E’ stato mostrato un video con il ballerino impegnato a danzare con un enorme macchina/robot sotto le note di “La cura” di Franco Battiato. Un passaggio emozionante e delicato. Su questo, l’etoile ha aggiunto:_

Abbiamo imparato da punti che potevano essere migliorati: dai testi alle scene di massa, tutti insieme. E avere una qualità ancora maggiore per chi è stato ospite. Abbiamo alzato l’asticella rispetto allo scorso anno, credo che sarà superiore il risultato rispetto all’anno scorso. Settare e programmare questa macchina richiede tempi lunghi ed è anche rischioso. E’ qualcosa di particolare che abbiamo voluto per sondare il rapporto tra uomo e macchina, che fanno sempre più parte del nostro tempo. Era bello avere un partner robotico con cui fare questo duetto con cui, con questa musica, dona una emozione particolare. Mi sono sentito più a mio agio in tv, ho voluto mettermi più in gioco in questa edizione. Credo di essere cresciuto rispetto all’anno scorso”

Resterà, invece, limitato ad uno solo l’appuntamento annuale di “Danza con me”:

Fare due puntate vorrebbe dire sminuirne una. Noi facciamo una puntata che è un concentrato di ironia e bellezza. in 2 ore e mezza sei coinvolto in maniera totale, farne due sarebbe sminuire, diminuire… Preferisco sia una sola e qualcosa di straordinario.

Infine ha assicurato che rifarà, a maggio, a Milano, la settimana della danza (“On dance”).