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Grande Fratello & GF Vip: abolire le eliminazioni. Perché no?

L’idea provocatoria di TvBlog per il futuro del reality show di Mediaset. Voi che ne pensate?

pubblicato 16 Novembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 05:38

La terza edizione del Grande Fratello Vip ha evidenziato tutti i propri limiti.

L’effetto novità delle prime edizioni è svanito, la ricerca di concorrenti funzionali e televisamente affascinanti si sta facendo sempre più ardua, il regolamento, nonostante la malleabilità, presenta evidenti falle e può essere facilmente “raggirabile” dai concorrenti più scafati.

Il Grande Fratello Vip 3 è partito con il freno a mano tirato, giusto per usare un eufemismo, e ogni volta che è riuscito ad rialzare la testa, creando dinamiche interessanti e sviluppabili (o semplicemente creando dinamiche…), il GF Vip ha sempre fatto “harakiri”, togliendo di mezzo la scheggia impazzita artefice dell’improvviso ravvivamento del programma.

Il GF, a dire il vero, non è neanche del tutto colpevole: è normale che, chi si espone, divida il pubblico e se i detrattori superano numericamente i sostenitori, la frittata è fatta.

La seconda piaga, inoltre, è che i concorrenti “giovani”, di solito i più scafati, come scritto in precedenza, fanno gruppo, si fanno scudo tra di loro ed eliminano i concorrenti “vecchi” che, solitamente, danno il via alle dinamiche più interessanti e non sono affatto interessati a fare le serate in discoteca, dopo il reality, per sfruttare l’hype.

A posteriori, quindi, possiamo sostenere che la trovata dei “nominabili” (nelle ultime edizioni standard, il GF decideva chi era nominabile e, di solito, i prescelti erano tutti coloro che stavano facendo da tappezzeria) non era così malaccio e, sicuramente, riproponibile.

A questo punto, però, possiamo azzardare un’idea ancora più estrema, anche assurda o “malsana”, se vi va, ma assolutamente attuabile: eliminare le eliminazioni.

Abolire nomination ed eliminazioni e utilizzare il televoto, strumento indispensabile anche per misurare il feedback del pubblico, per altri fini.

A primo impatto, abolire le eliminazioni può apparire come un’idea stupida ma analizziamo la situazione in modo ancora più approfondito con un bell’elenco:

1. modificare un format internazionale non è semplice ma considerando che il regolamento del Grande Fratello, nelle ultime edizioni, è stato tutto fuorché rigido, questo problema non dovrebbe assolutamente presentarsi;
2. la cerimonia delle nomination e quella dell’eliminazione, spesso e volentieri, occupano pochissimo tempo nell’eterna puntatona serale di quattro ore; a volte, le nomination vengono trattate quasi come un “impiccio” tant’è che, in qualche puntata di quest’edizione, in un senso o nell’altro, le nomination classiche sono già state abolite;
3. l’abolizione delle eliminazioni sarebbe una svolta storica come lo è stata, a suo tempo, l’apertura del reality show ai vip e le svolte storiche fanno bene ad un programma che esiste da 20 anni e che, anche quest’anno, andrà in onda ben due volte nella medesima stagione televisiva.
4. senza le eliminazioni, il GF potrebbe tornare ad assumere la connotazione di esperimento sociologico che aveva nel 2000 e che, anno dopo anno, è andata inesorabilmente persa visto che i concorrenti hanno avuto sempre più contatti con l’esterno;
5. il Grande Fratello non è la Costituzione, stravolgerlo non sarebbe uno scandalo nazionale.

Come potrebbe funzionare, quindi, un GF senza eliminazioni?

Si potrebbe ipotizzare un reality show più snello nella durata e con un numero ristretto di concorrenti.

In caso di assenza di dinamiche, potrebbe essere solo questione di tempo perché la mancanza di eliminazioni è un elemento che i concorrenti non possono ignorare e che, psicologicamente, può incidere con il trascorrere del tempo.

Non dimentichiamoci, inoltre, l’importanza della selezione di personaggi giusti (la povera Martina Hamdy, ad esempio, sbeffeggiata da tutti, è semplicemente troppo “brava ragazza” per il GF, giusto per fare un esempio) e degli escamotage che il GF può utilizzare per solleticare i concorrenti.

Possiamo anche ipotizzare un GF “dittatore” che possa prendere decisioni drastiche verso i concorrenti meno svegli, con il televoto che può essere utilizzato per l’assegnazione di premi o punizioni (il televoto potrebbe essere utilizzato anche per una classifica stile Amici che potrebbe creare ulteriori dissidi e spunti di discussione nella Casa).

Con questa formula, quindi, un concorrente potrebbe lasciare la casa unicamente con l’abbandono volontario che sarebbe un’altra carta da giocare durante la diretta.

L’abolizione delle eliminazioni, inoltre, potrebbe anche essere utilizzata solo per i primi 2/3 dell’edizione, con il rush finale che procederebbe con normali nominaton ed eliminazioni.

Insomma, le variabili sono molte.

E’ davvero così insensata come idea?

Diteci la vostra.

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