Home I Retroscena di Blogo: Nomine Rai, se vogliamo che tutto cambi bisogna che tutto rimanga com’è

I Retroscena di Blogo: Nomine Rai, se vogliamo che tutto cambi bisogna che tutto rimanga com’è

Le voci dei corridoi dei palazzi romani attorno alla televisione pubblica

di Hit
pubblicato 11 Novembre 2018 aggiornato 21 Gennaio 2021 19:00

Le nomine più urgenti ed impellenti, ovvero quelle dei direttori dei Tg sono arrivate, con Giuseppe Carboni al Tg1, Gennaro Sangiuliano per il Tg2 e Giuseppina Paterniti al Tg3. All’uno e al tre due giornalisti in quota 5 stelle e al due un giornalista in quota lega. Al giornale radio approda Luca Mazzà in area centro sinistra. Si doveva procedere anche alle reti, ma alcuni “ misunderstanding” chiamiamoli cosi, ne hanno rallentato il corso.

I nomi di Carlo Freccero, Casimiro Lieto, Teresa De Santis, Maria Pia Ammirati, Marcello Ciannamea, Ludovico Di Meo (dimentico quelli giusti ovviamente) sono rimasti nell’aria, come bolle di sapone che presto si sono disintegrate, magari in attesa di rimaterializzarsi prossimamente. In particolare il povero Marcello Ciannamea si narra che ormai facesse riunioni come se già fosse stato nominato direttore di Rai1, come nelle migliori situazioni è rimasto Cardinale, dopo che era entrato Papa al conclave, esattamente come accadde a Fabrizio Del Noce che alla vigilia della scelta del Presidente Rai era dato da tutti come il candidato più forte, poi invece sappiamo come è andata a finire.

Ora però l’imperativo è temporeggiare, aspettare che tutto decanti. Le nomine delle reti non sono più così urgenti ed è stato dato mandato agli attuali titolari delle reti, ovvero Angelo Teodoli per Rai1, Andrea Fabiano per Rai2 e Stefano Coletta per Rai3, di andare avanti con il loro lavoro e preparare i palinsesti della prima porzione del 2019, che ovviamente dovranno arrivare sul tavolo dell’amministratore delegato Fabrizio Salini, che li dovrà visionare e approvare.

Calma e gesso dunque, per ora bocce ferme e avanti con i vecchi direttori di rete. Che la voglia di cambiare sia pochina però lo si è capito anche dalla decisione del nuovo direttore del Tg1 Giuseppe Carboni che ha deciso di rinnovare la fiducia a tutti i vice direttori del telegiornale della prima rete della Rai, figli della precedente gestione. Insomma, per ribaltare la frase di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo romanzo Il Gattopardo: “Se vogliamo che tutto cambi, bisogna che tutto rimanga com’è”.

Rai 1