Home Tale e quale show Roberta Bonanno a Blogo: “Tale e Quale, il mio riscatto”

Roberta Bonanno a Blogo: “Tale e Quale, il mio riscatto”

Roberta Bonanno parla di Tale e Quale.

pubblicato 2 Novembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 06:15

Da stasera parte la “caccia” al titolo di Campione di Tale e Quale Show 2018. I migliori sette dell’edizione appena finita contro alcuni grandi protagonisti della scorsa edizione si sfideranno per conquistare il titolo del classico mini-torneo del programma di Rai 1. Tra loro ci sarà anche Roberta Bonanno, classificatasi terza (dietro Antonio Mezzancella e Alessandra Drusian).

Ti aspettavi di vincere?
“La volontà di vincere c’è sempre in chi ci tiene a questo mestiere. Ma Mezzancella è un fuoriclasse e quindi va bene così”.

Mezzancella è un imitatore professionista: non è stato svantaggiante per voi?
“Non è la prima volta che succede. Nel momento in cui si accetta la candidatura di un professionista come lui la sfida diventa anche più interessante per chi partecipa. Poi l’importante è impegnarsi e far vedere cosa si è in grado di fare. Io per esempio ho fatto cose che neanche ero a conoscenza di saper fare. Antonio è un bravo ragazzo e sono contenta per la sua vittoria”.

In cosa ti sei superata?
“Non avevo mai pensato prima di poter fare delle imitazioni. Essere riuscita a dare il meglio, facendo cose diverse, anche tecnicamente dovendo lavorare in diverse parti della mia vocalità, è stato un rischio che ho corso volentieri e che ha portato dei traguardi. Ho anche perso tre chili in queste settimane di lavoro (ride, ndr)”.

L’imitazione più difficile?
“Mina. Vuoi per l’unicità del personaggio, vuoi perché nel suo essere unico non ha delle impostazioni vocali facili da riproporre”.

Con Aretha Franklin ha stupito tutto.
“E’ stata quella che mi ha dato più soddisfazioni, ho addirittura vinto la seconda puntata. Vuoi per l’atmosfera, vuoi per il rispetto che ho sempre avuto per questa artista e per il mondo soul, è stata una grande soddisfazione”.

Imitare Emma, che arriva dal tuo mondo, è stato straniante?
“Emma è un’artista a tutti gli effetti e una cantante per certi effetti simile a me. Non è stato complicato per me farlo a livello di atteggiamento, l’ho fatta con piacere così come ho fatto Alessandra, Noemi e tutte le altre”.

Adesso inizia il torneo. Già si fantasticava sulla rivincita su Marco Carta?
“Non parlerei di rivincita, ma di ricondivisione di un momento. Avrei avuto molto piacere a condividere questa esperienza con lui. Voglio che lui stia bene, che faccia cose belle. Forse per il pensiero comune, dopo quello che è successo ad Amici, c’era anche questa attesa e posso capirlo. Ma io con lui ho superato questo momento. La forza sta nel condividere qualcosa insieme. Siamo cresciuti tutti, oggi abbiamo un approccio diverso alla competizione”.

Tale e Quale è il tuo riscatto?
“Indubbiamente. Non posso dire quello che non è stato e devo essere onesta. Ci sono stati momenti difficili, anche perché il mondo della musica è molto cambiato ultimamente. La vita di un’artista è anche questo: ci sono momenti difficili e momenti più facili. In questi anni non ho mai smesso di cantare, semplicemente la mia voce non è stata associata all’esposizione televisiva. Tale e quale mi ridà la possibilità di rifarmi vedere”.

La tv è etichettante?
“Qualsiasi cosa tu faccia, ci sarà sempre qualcuno che avrà da dire. La televisione dà manforte e le persone hanno bisogno di vedere coi propri occhi. Le etichette ci sono, e io probabilmente sarò sempre Roberta di Amici. Certo, c’è stata un’evoluzione: Roberta ha fatto tante cose nel frattempo. Però chi mi conosce nel profondo sa che c’è molto di più: quella ragazza è diventata una donna, ha vissuto tante esperienze che l’hanno cambiata. Prima era una ragazzina di 22 anni, ora è una donna di 33″.

Adesso hai presentato anche Bonnie, il tuo album.
“E’ il mio terzo anno e arriva dopo un perioso di consapevolezze. Bonnie parla della Robi e di tutte le sue sfumature, quella che è diventata oggi. la qualità più importante che ho conosciuto, e che mi ha salvato per certe cose, è l’autoironia. Prima mi prendevo troppo sul serio. Ora la parte più spiritosa di me è venuta fuori”.

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