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HBO assume un “controllore dell’intimità” per aiutare nelle scene sessuali

Dopo i casi di molestie e l’ascesa del movimento #metoo HBO vuole monitorare le scene più spinte delle proprie serie tv ingaggiando una nuova figura professionale

pubblicato 26 Ottobre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 06:33

Una nuova figura professionale inizia ad affacciarsi sui set di film e serie tv americane si tratta del controllore dell’intimità o supervisore dell’intimità o coordinatore dell’intimità: difficile dare un nome ben definito a una figura professionale appena nata. Sebbene un ruolo simile sia presente in teatro, per il cinema e la tv si tratta di qualcosa completamente nuovo inaugurato da HBO. E probabilmente non poteva esserci rete più adatta considerando che non mancano le scene spinte e esplicite nelle sue serie tv.

Come ha raccontato prima Rolling Stone, ripreso poi da deadline, la figura del controllore dell’intimità svolge un ruolo di coordinamento e mediazione tra gli attori, i registi e i produttori. La figura è stata introdotta per la prima volta nella seconda stagione di The Deuce la serie ambientata negli anni ’70 e racconta l’industria del porn0 a New York tra film e prostituzione.

Sul set il ruolo è stato ricoperto da Alicia Rodis che gestiva un’associazione nonprofit, Intimacy Directors International, da lei creata proprio per normalizzare queste situazioni intime sui set e aiutare gli attori e i registi a girare scene di sess0. La sua presenza sul set è stata talmente importante che David Simon ha detto a Rolling Stone che non lavorerà più senza un controllore dell’intimità. HBO è decisa a trasformare questa innovazione in uno standard e Rodis si è già occupata di supervisionare il set di Crashing, sta collaborando a Watchmen e Deadwood, inoltre si sta occupando di insegnare il lavoro ad altri che andrano sul set di Jett, su un’ex detenuta, e di Euphoria, il teen drama di HBO.

L’esigenza di introdurre la figura del controllore dell’intimità è nata lo scorso marzo a seguito di una richiesta inoltrata da Emily Meade ai vertici della HBO. L’attrice, che in The Deuce interpreta Lori, prostituta e pornostar, doveva simulare una scena di sess0 orale davanti a tutto lo staff. Il pene non era vero ma, pur avendo già recitato in scene d’intimità, non si era mai ritrovata a dover affrontare una situazione così esplicita e si è sentita a disagio, pensando magari alla reazione dei suoi futuri figli.

Tutte preoccupazioni già presenti nel mondo del cinema e della che hanno però trovato accoglienza da parte della HBO vista la cosiddetta #MeToo era in cui siamo immersi, nata sull’onda dei diversi casi di molestie sui set. Inoltre solo tre anni fa HBO venne travolta da uno scandalo nato sul set di Westworld dove agli attori era stato fatto firmare un consenso alla partecipazione di scene molto esplicite che portò il sindacato degli attori a pretendere un proprio rappresentante sul set. La rete respinse le accuse, sostenendo che si trattava di un modulo creato dalla società che si occupava del casting.

Meade ha sottolineato come spesso si sentisse sola e a disagio affrontando queste situazione, magari aveva freddo o si sentiva troppo nuda ma lei, come molte altre colleghe o colleghe, non avevano mai voluto mettere in difficoltà il resto della troupe, sicuramente a loro volta a disagio. Il ruolo di Alicia Rodis, e di quelle o quelli che ricopriranno questa nuova figura professionale, sarà proprio aiutare a superare queste situazioni di disagio. Giusto per fare alcuni esempi concreti, in un caso come quello di Meade si è preoccupata di fornire lubrificante e spray per la gola e di proteggere le ginocchia poggiate sul pavimento duro.

Il controllore dell’intimità è una figura che offre quindi supporto fisico, psicologico e professionale a un attore. Controlla le sceneggiature, magari è la persona che comunica all’attore/attrice che è stata aggiunta una scena di sess0 non prevista, si preoccupa di verificare i limiti di ciascuna delle parti coinvolte nella scena, si accerta che tutti sappiano quello che sta per succedere sul set.

L’obiettivo è quello di trasformare il set in un vero e proprio ufficio, in cui gli attori possano avere, anche in situazioni intime, da un semplice bacio a scene più spinte, qualcuno che dia loro delle indicazioni adeguate, movimenti giusti da fare, situazioni da evitare, limiti da non superare. Rodis ha raccontato a Rolling Stone come spesso durante scene di intimità le indicazioni che arrivano dai registi siano semplicemente “Quando siete pronti e vi sentite tranquilli, andate” ma secondo lei è importante “dare delle linee guida o una via d’uscita o semplicemente una voce […] senza un coordinatore d’intimità, nel migliore dei casi non riuscirai a raccontare la storia che vorresti. Nel peggiore ti ritrovi con attori vittime di aggressioni“.

Rodis ha spiegato anche come spesso ha incontrato attori che le hanno raccontato un’orribile scena di sess0 girata o come si siano ritrovati in situazioni imbarazzanti, soprattutto quando si tratta di girare scene violente, aggressioni che possano sembrare reali ma che sono pur sempre finzione.

Probabilmente è una figura necessaria da inserire in tutti i set.