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Rocco Schiavone 2, riassunto terza puntata del 31 ottobre 2018: Pulvis et Umbra

Rocco Schiavone 2018, le anticipazioni e il riassunto della terza puntata della seconda stagione.

pubblicato 24 Ottobre 2018 aggiornato 12 Marzo 2021 10:16

Rocco Schiavone questa volta deve arrendersi ai ‘poteri forti’, o meglio a Servizi e Antimafia.
Tutto inizia col ritrovamento del cadavere di un trans, morta soffocata e poi gettata in un fiume. La prima difficoltà è riuscire a capire di chi si tratti: grazie all’autopsia si può iniziare a indagare da un ristorante giapponese che dà le prime indicazioni sulla sua identità. La vittima si fa chiamare Sonia Perez, in arte Juana: in questo modo si riesce a risalire anche alla sua abitazione, che si scopre essere stata completamente svuotata. Qualcuno è passato a far sparire le prove, senza che nessuno nella palazzina sentisse nulla.

Proprio la palazzina in cui viveva Juana è la chiave di volta: il padrone di casa è un ‘pezzo grosso’ di Aosta che aveva affittato in nero e sapeva che la trans usava il suo appartamento per accogliere i clienti, ma che, si scopre, ha un fratello che lavora all’AISI. E neanche i condomini scherzano: c’è la vedova di un carabiniere, scomparso da 8 anni, ma anche lui legato ai servizi; c’è il sig. Valenti, originario di Avellino, che pensa che prima o poi doveva succedere col lavoro che faceva; poi c’è un giovane, Ivano Perelli, che attira su si sé i sospetti per l’alibi fasullo, ma si scopre che è dovuto al fatto che lui è gay e non l’ha detto al rigido padre, un potente avvocato della zona. Frequenta proprio uno del palazzo, il commercialista Diego Fabiani, o almeno così si presenta. Altra figura in commedia un uomo registrato dalle telecamere di sorveglianza davanti alla casa di Juana la sera dell’omicidio: si chiama Marco Rossè e quando viene raggiunto dalla polizia chiama proprio Fabiani. Insospettito Schiavone scoprirà presto che Fabiani è un agente segreto sotto copertura. Rossé l’ha chiamato perché qualcuno lo aveva contattato la notte della morte di Juana: lui aveva deciso, non senza dubbi, di andare da lei, ma vide dalla finestra che il trans era legato ed era evidentemente morto per una pratica erotica; nella notte fu contattato da un uomo che gli disse di non raccontare nulla a nessuno e di contattare il numero, che poi si sarebbe scoperto di Fabiani, in caso la Questura lo cercasse.
Quando Schiavone, poi, decide di tornare a interrogare Valenti trova anche la sua casa vuota.

A questo punto la situazione si fa più chiara nella mente del Vice Questore: come dimostrato dalla nuova titolare della Scientifica, Michela Gambino (Lorenza Indovina), una sciachimichista complottista convinta che il potere sia nelle mani del Club dei 300, nell’appartamento di Juana sono stati trovati dei peli di cane rossi, come quelli del cane di Valenti. E’ stato lui a praticare lo Shibari con Juana e quando la donna è morta ha preso il cadavere e lo ha gettato nel fiume. Ma ora è scomparso, la sua casa è vuota, i tabulati telefonici di Juana risultano cancellati: qualcuno sta facendo il vuoto intorno a lui. L’unica spiegazione è che sia un camorrista pentito sotto copertura.
A confermarglielo, indirettamente, il fatto che a un certo punto compare sulla scena del crimine un altro tecnico della scientifica, Farinelli: questo perché, si scoprirà dopo, la Gambino non si è prestata al teatrino messo in atto dalla Questura per creare una verità di comodo che non facesse saltare la copertura degli agenti e soprattutto la protezione del pentito.

E allora nella conferenza stampa indetta dal Questore, che avverte Schiavone di quanto stava per dire, si racconta un’altra storia e si inventa un altro omicida. Una storia completamente inventata che mette Schiavone di fronte a un bivio: continuare e perseguire la verità o piegare la testa. Sceglie la seconda, consapevole della realtà dei fatti e del mondo in cui vive. Antonio non la prende bene e minaccia di andare a lavorare altrove. Ma la verità, spesso, non interessa a nessuno
Intanto Gabriele si lega sempre più a Rocco: lo cerca con qualsiasi scusa, lo aspetta, resta a dormire da lui. Per Schiavone diventa una Rottura di Coglioni di Ottavo Grado, ma si capisce che a questo 15enne si sta affezionando, anche perché gli fa compagnia, insieme a Lupa.
Caterina, intanto, sembra essere meno nei pensieri di Rocco, anche se ormai anche Italo ha capito che ci sta provando con lei, soprattutto ora che la loro storia è naufragata. Ma nella vita di Rocco ci sono sempre gli amici di Roma: Sebastiano sta cercando disperatamente Baiocchi e arriva a minacciare la figlia, che dice di non sapere nulla di lui, ma che in realtà nasconde in casa. Baiocchi chiede quindi aiuto a un amico in un’Ambasciata per documenti falsi e una via di fuga, ma il tempo sta per scadere: un uomo armato entra nella sua stanza d’albergo mentre dorme.

Rocco Schiavone 2, terza puntata in diretta

  • 21.29

    Si parte. Una telecamera di servizio. Un incrocio, un uomo al cellulare…

  • 21.29

    Gabriele intanto cerca disperatamente un contatto con Schiavone: gli chiede se può dargli ripetizioni di latino, visto che ha fatto il classico. E così Rocco se lo porta in commissariato.

  • 21.30

    Un jogger vede in un ruscello il corpo di una persona morta.

  • 21.32

    Gabriele conquista un grado 8 sulla scala Schiavone delle Rotture di Coglioni.

  • 21.33

    Arrivato in commissariato, Schiavone non trova più i mobili nel suo ufficio, perché arriva in quei locali l’Ufficio del Gabinetto della Polizia Scientifica. Lui è stato spostato dall’altra parte del corridoio… Come fa innervosire Schiavone a prima mattina, praticamente.

  • 21.35

    La vittima è una MtF, un uomo in transizione. Un trans, quindi, di una 30ina danni, senza intimo. “Questa è una puttana, mica la regina d’Islanda” dice il medico legale. E sta per arrivare un’altra della Scientifica, quella che ha ‘scippato’ l’ufficio a Rocco.


  • Eccola, Michela Gambino, commissario della Scientifica. Oddio, è una sciachimichista, parla del Club dei 300, di Soros andato a vivere su un’isola senza rotte aeree.

  • 2139

    Sto aspettando che scherzi la commissaria della Scientifica, ma per ora non avverto ironie. Meraviglia!

  • 21.40

    A Schiavone l’hanno messo in uno sgabuzzino, praticamente. “Da adesso si adotta il metodo Schiavone: mi faccio li cazzi mia, non faccio più un cazzo… l’hanno voluto loro, visto che ci tengono tanto a noi alla Questura di Aosta. Segue lezioni su uso di EstiCazzi e Me’ Cojoni: “Avete appena imparato l’articolo n. 7 della Costituzione Romana”.

  • 21.43

    Sebastiano va a casa della figlia di Baiocchi: le mette le mani addosso e minaccia il figlio se non le dice dove sta il marito, Lei dice di non saperne nulla, lui invece è nascosto in casa.

  • 21.48

    Pubblicità.

  • 21.52

    Il Questore non è soddisfatto del lavoro della squadra di Schiavone, che vuole più rispetto. “Torni a fare il suo lavoro e le prometto che le cose cambieranno”.

  • 21.54

    Con Caterina è finita, ora hai campo libero, dice Italo a Rocco.

  • 21.55

    Causa della morte della trans, scomparsa intorno alle 20,00 dopo aver mangiato sushi, soffocamento, non annegamento. Tante operazioni chirurgiche, ma “sui 23 centimetri a riposo bisognava ancora lavorare”. Adoro la scrittura di Schiavone.

  • 22.01

    Si cercano indizi sul nome della vittima e sui suoi assassini: si parte da un ristorante giapponese. Cuana il nome, forse La figlia del proprietario dice che era a cena domenica. A quel punto si cercano agganci sui siti di escort.

  • 22.07

    Gabriele intanto resta a dormire, sempre più spesso, da Rocco, che così è meno solo, anche se vuol fare come sempre il duro.

  • 22.10

    Schiavone trova l’appartamento della trans, Sonia Perez, che si faceva chiamare Juana. La casa è stata completamente svuotata di tutto.

  • 22.11

    Ivano Petrulli, vicino di casa di Sonia, che però dice di non dormire mai in quella casa.

  • 22.13

    Una delle vicine è una vedova, già sposata a un Carabiniere. Dice che Sonia riceveva in casa e aveva un Suv nuovo di zecca. Ma nel parcheggio non c’è.

  • 22.14

    Si va poi dal signor Valenti, originario di Avellino. Dice che prima o poi doveva succedere…

  • 22.17

    Michela è pure complottista… Pubblicità.

  • 22.00

    Schiavone interroga anche un commercialista, che domenica dice di essere stato a studio.

  • 22.25

    Baiocchi cerca documenti falsi e un modo per fuggire. Chiede aiuto a uno di un’ambasciata sudamericana.

  • 22.27

    Nei suoi interrogatori Schiavone va dal proprietario di casa, il dott. Bertò per i contratti di affitto di Juan Pedro Perez. Affittava a nero e dice di sapere anche che lì batteva. “Ah, ha una bella faccia come il culo” dice Schiavone. “Il padrone di casa consegna sempre la casa pulita e in ordine” dice quel bell’omino lì.

  • 22.31

    La mamma va a trovare Caterina, perché il padre non ha il suo numero: deve fare una brutta operazione al cuore e vorrebbe vedere la figlia. Lei non ha nessuna intenzione: si augura che muoia.

  • 22.33

    Dai sopralluoghi la Gambino ha trovato dei peli, che però sono, forse, del cane di Schiavone…

  • 22.35

    Si controlla l’alibi di Petrulli, il vicino di casa. Qualcosa non torna. Il padre non risponde se non convocato in Questura, mentre i tabulati del telefono di Juana sono puliti, come se non esistessero. Qualcosa non torna e il PM si infuria per i metodi non ortodossi di Schiavone che ha fatto controllare le utenze senza il suo permesso.

  • 22.38

    Dalle immagini della sorveglianza si riconosce l’uomo al telefono che stava di fronte a casa di Juana: è uno che vende caldaie e si chiama Marco Rossè. E quando vede Schiavone entrare nel negozio chiama qualcuno al telefono

  • 22.40

    Rossé per Schiavone è un bradipo… Lui dice di non essere mai andato da una prostituta e dice che aspettava un amico che abitava da quelle parti. Lascia al vicequestore il numero di telefono e spera così che possa capire chi chiamava quella sera. Pubblicità.

  • 22.47

    I peli non sono del can di Schiavone, ma è un cane rossastro. Più dei peli di corda di juta in casa. Che unito al gancio trovato sul pilastro…

  • 22.47

    Ivano, il vicino, non era dalla ragazza, ma di un uomo con cui ha una storia. Il padre, all’antica, non lo sa. Quella sera era con Diego Fabiani, il commercialista, il vicino di casa: erano nel suo studio. Gli chiede anche del trasloco di casa di Juana, ma dice di non aver sentito nulla. Tra gli altri condomini ce n’è anche uno con un cane…

  • 22.52

    Il medico legale conferma i sospetti di una pratica sessuale, lo shibari, ma si domanda perché uno che ha fatto svuotare l’appartamento abbia poi lasciato il corpo in un fiume. Assassino con amici potenti e, secondo Schiavone, vive anche lontano. Inizio a pensare al padre di Ivano…

  • 22.54

    Schiavone va a fare un giro notturno nell’ufficio di Fabiani e scopre che l’ufficio è una copertura.

  • 22.56

    Si scopre che Rossé ha chiamato Juana domenica notte e che quando era in negozio ha chiamato Fabiani. Nei giorni Rossé ha ricevuto anche due chiamate dagli uffici della Questura di Biella… Evidentemente Fabiani è dei Servizi. Schiavone chiede un appuntamento al PM Baldi.

  • 22.56

    Schiavone aggiorna il PM, che a sua volta esprime le sue preoccupazioni: il fratello di Bertò lavora all’Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI), il marito della vedova era carabiniere, anche lui invischiato con i servizi, mentre Bernardo Valenti, quello di Avellino, praticamente è un fantasma. E quando vanno a casa sua la trovano svuotata. Anche questa.

  • 23.00

    Schiavone mette alle strette Rossè. Lui non voleva andare in quella palazzina. Dalle scale ha visto Juana legata. Poi il cane del vicino l’ha spaventato. E’ tornato a casa e alle 6 ha avuto una chiamata: un uomo è andato a trovarlo per dirgli di non dire niente e di chiamarlo se la Questura l’avesse cercato.

  • 23.03

    Schiavone va a casa di Fabiani e ci trova un uomo che gli dice di farsi da parte. “Valenti è uno che ha la lingua molto lunga…”: in pratica Valenti è un pentito sotto protezione ed è stato lui evidentemente a ucciderla.

  • 23,04

    A Schiavone hanno ridato la vecchia stanza.

  • 23.06

    Il Questore si prepara a una conferenza stampa in cui la verità sarà addomesticata, perché ci sono cose più grandi di loro.

  • 23,08

    “Sta giornata di merda non la dimenticheremo facilmente, Andrea” dice Rocco al Questore. Farinelli inventa tutta una storia: a ucciderla sarebbe stato uno straniero…

  • 23.10

    La Gambino non si è prestata alla verità ammaestrata. E così conquista la stima di Schiavone.

  • 23.10

    “Della verità non frega un cazzo a nessuno…” dice Schiavone ai suoi. Un camorrista evidentemente una persona nel fiume la butta. Schiavone ferma le indagini, Antonio si risente: vuole la libertà.

  • 23.12

    Spiegone di Schiavone per rimettere a posto i pezzi del puzzle sotto forma di racconto, anche in VO, a Gabriele. Il ragazzino si sta legando incredibilmente a lui.

  • 23.14

    Rocco si prende qualche giorno di vacanza e va a Roma. Sebastiano intanto non si fa vedere da tempo e Schiavone dice ai suoi amici di stargli vicino.

  • 23.14

    Ma l’ultima scena è un uomo con un pugnale che entra in una camera d’albergo mentre Baiocchi dorme…

Rocco Schiavone 2, anticipazioni terza puntata del 31 ottobre 2018

Rocco Schiavone 2, anticipazioni terza puntata del 31 ottobre 2018: “Pulvis et Umbra”.

Mentre Rocco (Marco Giallini) si reca in questura assieme a Gabriele per dargli ripetizioni e provare a salvarlo dalla bocciatura, un passante scorge un corpo senza vita galleggiare nella Dora. Si tratta di una donna transessuale di identità sconosciuta, strangolata. Per questa nuova indagine, Rocco deve confrontarsi con Michela Gambino, commissario della polizia scientifica che, oltre a nutrire un grande numero di teorie complottiste, ha anche rilevato l’ufficio del vice-questore.
A Roma, intanto, Sebastiano (Francesco Acquaroli) sembra aver perso completamente la bussola, accecato dal desiderio di vendetta per la morte della sua Adele e minaccia fisicamente la figlia di Enzo Baiocchi (Adamo Dionisi) nel tentativo disperato di avere notizie che lo portino a scovarlo. Baiocchi, pur di fuggire, chiede ospitalità e documenti nuovi a Juan Gonzalez Barrio, un malvivente sudamericano con cui ha lavorato in passato, lasciando dietro di sé una scia di sangue.

Rocco Schiavone, la serie

Rocco Schiavone è il protagonista dei romanzi polizieschi scritti da Antonio Manzini: è un vicequestore della Polizia di Stato, romano nel profondo, che si ritrova ‘sbattuto’ ad Aosta. A interpretarlo Marco Giallini. La seconda stagione è frutto di una coproduzione Rai Fiction – Cross Production – Beta: in tutto quattro puntate tratte dai romanzi  7-7-2007  e Pulvis et Umbra e dal racconto Buon Natale Rocco, editi in Italia da Sellerio.

La sceneggiatura è firmata da Antonio Manzini e Maurizio Careddu, direttore della Fotografia Fabrizio Lucci, Scenografia di Francesca Passadore, Montaggio Alessio Doglione.

Rocco Schiavone 2, come seguirlo in tv e in live streaming

Rocco Schiavone va in onda per quattro mercoledì su Rai 2 e Rai 2 HD (DTT, 502) a partire dal 17 ottobre 2018. E’ possibile vedere la serie in live streaming su RaiPlay, dove è disponibile anche on demand.

Rocco Schiavone 2, second screen

L’hashtag ufficiale è #RoccoSchiavone.

 

 

Rocco Schiavone