Home Notizie Rabona, un goal sbagliato a porta vuota. Vianello inspiegabilmente frettoloso

Rabona, un goal sbagliato a porta vuota. Vianello inspiegabilmente frettoloso

La prima puntata del nuovo programma sul calcio risulta troppo ripiegata sul passato.

pubblicato 19 Ottobre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 06:54

L’intento era nobile, ovvero una trasmissione incentrata sullo storytelling del calcio. La prima puntata di Rabona  Colpo a sorpresa aveva come focus il derby di Milano, in programma sabato sera alle 20.30. Peccato però che il risultato non sia particolarmente esaltante, una vera occasione gettata alle ortiche. O un goal a porta vuota, per usare una metafora calcistica.

Andrea Vianello fa trasparire entusiasmo da tutti i pori, ma appare inspiegabilmente frettoloso nell’esposizione, soprattutto nell’anteprima. E gli ospiti non aiutano, a partire da Fausto Bertinotti, storica anima della sinistra italiana, al quale il conduttore chiede una formazione della sinistra mondiale. Era proprio una domanda inevitabile?

La prima parte del programma si gioca sulla contrapposizione tra il Milan squadra delle classi popolari e l’Inter tifata dalle classi benestanti. Un tema che avrà appassionato un pubblico adulto, nostalgico del calcio anni Settanta di Roberto Boninsegna – anche lui ospite, ma in collegamento – ma così si sprofonda sin dall’inizio nella noia. Tutto il resto, il Berlusconi presidente e le successive proprietà cinesi, vengono appena accennate.

Successivamente l’attenzione si sposta su Genova, patria del calcio – qui fu fondato il primo club italiano, il Genoa Cricket and Football Club nel 1983 – e qui non si poteva non parlare della tragedia del ponte Morandi. Avrebbe meritato maggiore spazio la figura di Piatek, capocannoniere della serie A, anche qui appena accennata.

Chissà se gli autori del programma hanno mai letto testate come Rivista Undici o il sito di Gianluca Di Marzio, esperto di calciomercato in forza a Sky. Rabona avrebbe bisogno di un maggiore racconto del presente, non solo calcistico ma anche a livello geopolitico, così come le storie dei calciatori odierni.

 

23.58 | Il conduttore spiega l’origine della parola rabona, ovvero fa riferimento al rabo, una coda invisibile che altro non è che il piede messo indietro sul piede d’appoggio per segnare. La prima puntata si chiude qui.

23.56 | Vianello mostra le rabone di alcuni calciatori celebri, da Gascoigne a Baggio, passando per Maradona.

23.54 | Il programma ha chiesto al giornalista Cristiano Ferrarese di scrivere un ritratto su Piatek, capocannoniere della serie A. A parte la parentesi iniziale narcolettica, adesso il programma cerca di decollare, ma è tutto raffazzonato.

23.53 | Sotto il ponte Morandi c’è una strada dove oltre un secolo fa è nato il Genoa, primo club italiano.

23.49 | Vianello ospita in studio Riccardo Gazzaniga, scrittore e genovese. Per Vianello “la tragedia del ponte Morandi” è il nostro 11 settembre.

23.43 | Ci si sposta sul campo della Sampierdarenese, a pochi metri dal ponte Morandi di Genova.

23.41 | Vanno in onda alcune immagini che vedono Beppe Viola prendere il tram.

23.37 | Si parla di Beppe Viola con la figlia Marina, venuta in studio da Boston, dove vive.

23.35 | 1977: va in onda un derby troppo brutto. Il cronista Beppe Viola fa vedere le immagini di un altro derby.

23.33 | Vianello chiede a Bertinotti la formazione della sinistra mondiale. Il centravanti sarebbe Karl Marx, il portiere Mao Tse Tung. Da brividi.

23.31 | Boeri rivela che i Moratti gli chiesero di progettare un nuovo stadio per l’Inter. Lui aveva pensato a una mezzaluna.

23.29 | Il simbolo della grandezza di Milano attualmente è il Bosco verticale progettato da Stefano Boeri.

23.28 | Vianello pone un quesito interessante: come mai al massimo splendore della Milano attuale si registra un rallentamento del calcio milanese?

23.23 | La storia del Milan passa ovviamente anche attraverso Berlusconi, oggi presidente del Monza.

23.19 | Antonio Polito parla di quando l’Inter cedette Boninsegna alla Juventus, contro il suo volere.

23.17 | Per Bertinotti il calcio non è religione laica.

23.16 | Pier Cortese canta Vincenzina e la fabbrica di Enzo Jannacci.

23.12 | Vianello rileva una contraddizione in Boninsegna tra il padre operaio e il passato nell’Inter, vista come la squadra dei benestanti. Forse si potevano trovare strade diverse per raccontare meglio l’appropinquarsi del derby della Madonnina.

23.11 | Bertinotti spiega come mai sia milanista.

23.10 | Vianello fa vedere alcuni spezzoni di Italia – Germania 4-3 di Messico ’70, meglio nota come La partita del secolo.  Per fortuna se ne parla poco, altrimenti sarebbe stato scontato.

23.08 | Si entra in studio: Vianello saluta Fausto Bertinotti, milanista, e Roberto Boninsegna, interista e bandiera della Juventus.

23.06 | Ho l’impressione che Vianello vada leggermente di fretta nel suo racconto.

23.03 | Andrea Vianello apre parlando del derby di Milano. Egidio Capra detto Mao, detto Maometto per la carnagione olivastra, che segna il goal decisivo per il Milan. Da allora il termine bauscia entra a far parte della lingua italiana per indicare gli interisti, la squadra delle classi benestanti.

Parte stasera alle 23.00, Rabona – il colpo a sorpresa, il nuovo format di Rai3 condotto da Andrea Vianello. Un programma settimanale, in diretta dagli Studi Rai di via Teulada, sul calcio, ma non di calcio. Rabona, infatti, sarà un programma che parlerà dello sport più bello del mondo come un grande racconto popolare e della società, usandolo, però, anche come modo per essere dentro la notizia, con le storie e i protagonisti dell’attualità.

Un approfondimento originale, in uno studio innovativo e con una conduzione fuori dagli schemi. Un programma pieno di colpi a sorpresa: ospiti inattesi (accomunati dalla passione italiana per il calcio), musica dal vivo, immagini di repertorio, racconti inediti, giochi. E poi tante storie e uomini da raccontare: il territorio, le comunità, le città. Tutte realtà viste attraverso la lente di un campo di gioco. In studio un trio musicale capitanato da Pier Cortese, che molti ricorderanno per la hit di qualche anno fa Souvenir. Nella prima puntata ospiti Roberto Boninsegna, Fausto Bertinotti, Antonio Polito e Giorgio Lauro.

Rabona – il colpo a sorpresa è un programma in 30 puntate di Andrea Vianello, Giorgio Cappozzo, Giovanni Filippetto, Luca Marcenaro, Fulvio Paglialunga e Antonio Sofi. La regia è di Luigi Antonini.